
iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 – Cod. fisc.: 90032770415. Presidenza tel.: 328-6147257
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
RIFLESSIONI PERSONALI SUI
POMERIGGI LETTERARI GLOBALI:
UN RAFFINATO SAVOIR-FAIRE APPLICATO ALL’INTERPRETAZIONE
DI FIABE E RACCONTI
COSIDDETTI “LETTERARI”
PER ILLUMINARE QUELLE PARTI
CHE OGNUNO SERBA DENTRO DI SÉ
Eravamo ad Albino a fine ottobre, tutti “full-immersi” nel corso “Approccio globale all’Adolescenza”, quando Benedetta mi ha proposto di scrivere un articolo sui Pomeriggi letterari globali da poter pubblicare nel prossimo numero di “Limax”. Ho subito accettato, trovando ottima la sua idea e pensando che un bilancio inerente questa attività proposta dalla nostra Associazione alla Salute ONLUS Marche andava fatto – ahimè! – da molto più tempo! Mea culpa…
Ed eccomi qui, a Fano, davanti al mio computer a pensare a tutto ciò che potrei raccontare su questi Pomeriggi che – attraverso le teorie cucite da Mariano su misura per ogni fiaba, racconto o brano biblico letto – hanno illuminato quelle parti vitali, pezzi o ingredienti che sono indispensabili per la nostra crescita, per procedere nel viaggio anche quando le tenebre sembrano non nascondere nulla tranne se stesse.
Rendere conto in modo esaustivo di ciò che hanno rappresentato e rappresentano i Pomeriggi letterari globali non avrebbe senso (non si tratta qui di una pubblicazione dedicata ai Pomeriggi) e soprattutto sarebbe impossibile! A questo ci penseranno le persone che si offriranno o vorranno occuparsi di raccogliere il know-how leggendo gli atti, riascoltando oppure rivedendo le tracce audio-visive dei vari incontri…
Mi piace dunque partire da ciò che sento e ho sentito e vissuto nel corso del tempo per approdare dove non ancora so! Bene, io, mi immergo; vediamo dove… sopraggiungo.
Tutto cominciò a fine febbraio 2010 poco dopo il corso di Quadrimensionalismo…
Un giorno, Mariano propose a Sandra, Raffaele e a me di organizzare dalle nostre parti un pomeriggio dedicato all’interpretazione globale di una fiaba. Aveva scelto un’opera di Charles Perrault: “Le chat botté” – Il gatto con gli stivali.
Il Dr. Mariano Loiacono, ideatore del Metodo alla Salute, si era appena aggiudicato la Presidenza della Fondazione “Nuova Specie”; oltre ad avere il piacere di interpretare una fiaba in chiave di Epistemologia globale, avrebbe dunque preso due piccioni con una fava, poiché era risoluto a rimboccarsi le maniche per andare a raccogliere fondi in tutta Italia per “l’appena ideata” Fondazione… Era risoluto come al solito a “fare per primo”.
Detto fatto. Il 22 marzo 2010, di lunedì, c’incontrammo per la prima volta tutti a Cartoceto, a una quindicina di chilometri da Fano… Ricordo che vivemmo con piacere il Pomeriggio, non sospettando che sarebbe stato il primo di una così lunga serie. Questo primo e fondamentale incontro ci permise di porre le premesse dei successivi appuntamenti. Fu determinante anche per me perché mi sentii premiata da Mariano… Per la prima volta, sentivo di poter partire dalla mia specificità in un’iniziativa proposta dall’Associazione alla Salute. Fu in quell’occasione che iniziai a riprendermi il “pezzo letteratura” che nel passar degli anni, specie dopo l’Università, si era staccato come tanti altri pezzi dal mio intero molto frantumato!… Mi piacque inoltre molto il tandem nato allora con Sandra perché ci diede l’opportunità di iniziare a viverci da “uguali nella diversità”, affrancandoci lentamente (a passo di lumaca) dal legame storico di sorelle “simbiotiche-antibiotiche”.
 |
Presentazione del “Pomeriggio letterario globale” a Cartoceto (PU) |
 |
Lettura della fiaba Il Gatto con gli stivali in lingua originale |
|
In quel periodo, la nostra Associazione viveva un momento di grande attività e concretezza: un quintetto leader convinto, energico e abbastanza amalgamato si dimenava per socializzare ed aprire all’esterno un punto di vista nuovo sulla vita basato sul “crossingover”. L’Associazione alla Salute stava crescendo e noi insieme a lei: era importante confrontarci con l’esterno e crescere come Gruppo di Lavoro e come Rete alla Salute. In questo siamo stati condotti di fase in fase da Mariano che coglieva l’occasione dei Pomeriggi letterari per supervisionarci, proponendo nei momenti in cui qualcuno di noi rischiava di arenarsi nuove prospettive per lui e di Gruppo.
 |
Ancona, mercoledì 6 gennaio 2010. Convegno della “Befana interetnica”. |
 |
Presentazione del progetto “Uguali nella diversità: dalla intolleranza al crossingover”. |
Nello specifico di questi Pomeriggi letterari globali, l’accompagnamento di Mariano è stato significativo e lo è tuttora: il suo raffinato savoir-faire applicato all’interpretazione delle fiabe o qualsiasi brano cosiddetto “letterario” ci fa sempre viaggiare. Partendo dalla sua esperienza quarantennale riesce a ricavare significati profondi per la vita e ad illuminare quelle parti che ognuno serba dentro di sé.
Mi viene in mente la parte “spirito” del Gatto con gli stivali, la sua capacità di ottenere ciò che brama perché è forte di un “massimo globale”: un progetto di vita nel quale si riconosce e per il quale spende tempo ed energie.
Mi piace anche ricordare la protagonista de La Bella e la Bestia che si sforza di mantenere attive ed armoniche tante parti di sé: si affanna e lavora dalla mattina alla sera (“padre”), ma ciò non le impedisce di dedicarsi alla lettura o alla musica e di conservare la sua dolcezza (“figlio”).
Se penso alla fiaba di Barbablù vedo la sua stanzetta buia nella quale sono nascosti tutti i cadaveri-nodi e la solitudine di quel personaggio orrendo di cui nessuno riesce ad andare oltre la mostruosità neanche il suo autore…
Nel racconto yiddish Il Principe che si credeva un gallo, la situazione è opposta: un vegliardo sconosciuto (un semplice operatore del Metodo alla Salute o un Mariano Loiacono) riesce ad innescare dinamiche di vita con un ragazzo impazzito inaspettatamente e a riportarlo in agio, perché “per tirar fuori qualcuno dal fango, bisogna talvolta che un amico ci si voltoli con lui”.
Infine voglio ricordare il racconto di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi in cui l’umiltà, la costanza e la saggezza del personaggio principale permettono di far crescere una foresta laddove prima vi era solo il deserto.
 |
“Aveva pensato che quel paese sarebbe morto per mancanza d’alberi. Aggiunse che, non avendo altre occupazioni più importanti, s’era risolto a rimediare a quello stato di cose”. |
Termino qui il viaggio attraverso l’immersione-sogno perché L’uomo che piantava gli alberi mi stuzzica molto e mi riporta singolarmente al sogno concreto di cui Mariano ha iniziato a parlare circa due anni fa. Spesso e volentieri ho ringraziato Mariano per tutto quello che faceva per me, per la mia famiglia e per la mia vita… Ma i buoni propositi che a volte ho lanciato in aria come “chicchirichì”, quando Mariano stava male o mi sembrava deluso, sono anche andati scemando perché non partivano da me, ma dalla paura di deludere un padre, una guida, Mariano. Credo che fino a poco tempo fa la componente metastorica non ancora trovasse un suo giusto posto nella mia vita… Negli ultimi tempi, invece, sento di essere approdata a questa parte metastorica che mi sto imponendo di ascoltare maggiormente, di rispettare, entrando in dinamica a partire dalla mia specificità e dal mio progetto di vita.
In questo mio kairòs (“tempo favorevole”), mi propongo di far parte di coloro che raccoglieranno in modo sistematico il know-how dei Pomeriggi letterari globali.
Cindy Recchia
Segretaria Ass. alla Salute ONLUS Marche
4 Commenti
Benedetta Palmieri
Cara Cindy, ti ringrazio per l'invito che mi hai rivolto a lasciare un mio sincero commento. Credo che ogni scritto abbia il suo valore intramontabile e come ogni cosa che viaggia dentro la vita deve avere una propria voce.
La prima volta che ho partecipato al pomeriggio letterario(il gatto con gli stivali)ho pensato veramente di trovarmi dentro qualcosa di importante, di nuovo e di introvabile…l'idea di fare teoria-luce attraverso la lettura di una fiaba, tra l'altro fiabe lette e rilette in età prematura che non avrei mai pensato di rivisitare con occhi e tempi diversi, mi entusiasmava, e ancora oggi è un momento che ritorna per me, per la mia vita sacra, che a volte si arena e che mi ridona la spinta a rivedere e ripartire.
Si sente che questo progetto ti appartiene, so il duro lavoro e la fatica che hai dovuto fronteggiare per riuscire a godere di qualcosa che partisse più da te, ed oggi che vedo una donna in viaggio sento che il tuo deserto sta cominciando realmente a dare i suoi frutti.
Sei una brava accompagnatrice, una dolce e forte figlia e madre che ora sta mettendo finalmente in atto la sua parte spirito e credo che di questo tu te ne debba prendere il merito, e anche tutto il positivo che genera.Ogni volta che ci fermiamo a rivedere attraverso altri antenati con l'aiuto e la teoria di Mariano sento che ci stiamo regalando un altro stralcio di vita che ci conduce nella nostra metastoria.GRAZIE!
Con tanto affetto, Benedetta.
Unknown
Carissimi Luca e Federico,
vi ringrazio molto per i vostri bei commenti! Sento che nella nostra cara Associazione alla Salute, in tanti, cronopatici e/o kairostici, stiamo in viaggio!… Mi piace vedere la nostra Rete alla Salute regionale crescere di anno in anno. E voi siete due persone sulle quali si può contare perché siete entrambi onesti e affidabili.
Auguro a te, Luca, buona continuazione e buon esercizio di discesa-risalita nei tuoi vortici-profondità! 😉
A te Federico che con grande sincerità e coraggio procedi in questo viaggio, auguro una proficua seconda settimana di corso di "Epistemologia globale e Dinamiche di Vita". Che possa permetterti di mettere dolcemente in movimento il piede fermo! Ti meriti questo ed altro.
Vi abbraccio forte e vi voglio bene,
Cindy
Anonimo
Al momento non so fare altro che lanciare un chicchirichì di ringraziamento.
ho già collaborato con i Pomeriggi Letterari. E lo sto ancora facendo nonostante i miei limiti e ritardi dovuti a quello che sono e al Corso di Epistemologia che mi sta rovesciando come un calzino.
Al tuo post voglio rispondere con la favola di Chango che in me rispecchia ancora il livello più superficiale di "speranza" in quello che sto andando, non so neanche io in che modo, a fare!
Ma in te rivedo l'aspetto del progetto di vita in cui il piccolo Chango si immette. Perché è nei periodi di mare calmo che i pescatori predispongono la barca per la tempesta.
E tu [b]sai[/b] più di me cosa tutto questo significa, perché tu [b]sei[/b], ogni giorno che passa, una barca sempre più "kairoica".
un abbraccio,
Federico
Luca Pieroni
Cara C. sono reduce anche da facebook, quindi un bel "mi piace" al tuo articolo lo metto volentieri perché ho trovato molto bello che dai valore all'organizzazione dei pomeriggi letterari.
Arrivano sempre in mezzo a tutti i nostri vortici ed ogni volta, attraverso un volo sopra culture altre, depositano nelle nostre vite un nuovo semino pieno di vita che puntualmente germoglia e si intreccia con la vegetazione che trova intorno. I vortici si modificano e nasce qualcosa di nuovo.
A me fa cosi!!
Un saluto con il gelato, la neve, la brioche con la nutella e un dolcissimo jazz francese che c'è in sottofondo mentre sto scrivendo.
Lu-luca