CMS (FG), venerdì 24 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE. Seconda settimana. Quinto ed ultimo giorno.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono

EPISTEMOLOGIA GLOBALE E

DINAMICHE DI VITA“.
SECONDA SETTIMANA DI CORSO. 
QUINTO GIORNO.

Siamo arrivati alla fine di questo burrascoso, ma meraviglioso viaggio.

Il Dr. Loiacono ha dato inizio a questo giorno conclusivo della seconda settimana di corso di “Epistemologia globale e Dinamiche di Vita”, dopo aver ascoltato i pareri sull’andamento della festa del giovedì sera,  dove vi  è stato il piacevole coinvolgimento dei partecipanti.

Ha teorizzato, dicendo che la festa è una buona occasione per alleggerire il codice analogico schiavizzato e appesantito, che con la danza e la musica si autorizza ad alleggerirsi.

La teoria è stata piacevolmente interrotta dall’arrivo di A. che ha voluto confermare di essersi divertito e di aver ballato durante la serata con diverse fanciulle.

Il nostro accompagnatore continua  a teorizzare perché la “Teoria” e la “Prassi” sono come la “luce” e il “calore” emanato dal Sole.

Noi abbiamo bisogno di luce e calore ed è per questo che la teoria è vita e per fare teoria bisogna partire dal “fenomeno vivo” e per prendere luce e calore è necessario fare vuoto (svuotare il codice bio-organico ed analogico).

La musica è il mezzo che prova a liberare il proprio corpo e a comunicare con il codice bio-organico.
Commenta la mail che A. ha ricevuto dal fratello e procede alla lettura dell’aneddoto dell’asino, da cui scaturisce l’invito a considerare gli eventi negativi della vita come occasione di crescita.

Quando si perde lo stato quiete si sta male perché emergono i dolori inclusi in quell’equilibrio. Mettendo fuori il dolore, ritorna il desiderio, si sta nella confusione e se non si vuole soffrire si scappa e si perde la vita. Per riconquistarla bisogna accogliere il dolore e non farsi fermare dalle resistenze, confidando nella rete, in quanto da soli è molto più difficile superare la fase di profonda sofferenza.
Solo abbandonando la parte “cammello”, la parte “leone” si mette in cammino e conservando lo spirito metastorico con il tempo e la pazienza, dopo la caduta ci si può rialzare.

L’ avverbio “ANCORA” ci salva sempre in quanto ci permette di stare in viaggio.

Per stare nella vita si ha bisogno di proiettare le parti mancanti all’esterno, ma le proiezioni non ci fanno crescere e vanno superate con le delusioni.

Con la lettura del “E’ Tempo” ribadisce il concetto che oggi è tempo di cogliere il momento del nostro Spirito Creatore.

Il corso è una semina,  nella speranza che ci sia un salto nella vita.

“L’isola che non c’è” viene cantata dal numeroso gruppo, che arricchito dalla teoria-prassi del Dr. Loiacono porta a casa un bagaglio prezioso con la presa di coscienza che accogliendo il negativo può costruire e continuare il viaggio incarnando lo Spirito creatore per arrivare alla terra promessa e poter affrontare i problemi che sorgono man mano.

Una commozione tenera, delicata, profonda e generale ci pervade  con l’ascolto della dedica dettata dal cuore di Albertina che il Dr. Loiacono salutandoci ha voluto regalarci: “VI VOGLIO BENE”.

Vita

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