CMS (FG), lunedì 13 febbraio 2012. RACCONTO GLOBALE DELLA MIA VITA – ANNO ’70.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
RACCONTO GLOBALE
DELLA MIA VITA –
ANNO ’70,
condotto dal Dr. Loiacono.
condotto dal Dr. Loiacono.
Lunedì 13 febbraio 2012 si è svolto presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia il 18° “Racconto globale della mia Vita”; nei “Racconti globali”, seguiti ai “Sabati di Maria” il Dr. Loiacono legge e commenta i diari della sua vita, traendone spunto per riflessioni sui meccanismi della vita, e sulle origini del Metodo alla Salute.
Siamo all’8 febbraio 1970, durante il secondo anno del corso di laurea in Medicina presso il Policlinico Gemelli di Roma. L’obiettivo è quello di concludere gli esami entro il mese di giugno, obiettivo ambizioso, ma necessario per assicurarsi la borsa di studio (Presalario) e per tranquillizzare la famiglia sul fatto che la relazione, intrapresa da circa un anno con Giovanna, non nuocesse al suo profitto.
Il giovane Mariano Loiacono sta rielaborando il suo vissuto religioso, fino ad allora pietra miliare della sua esistenza dopo gli anni trascorsi dai Comboniani. Quali sono le prospettive concrete che vengono offerte dalla religione cristiana ai grandi dilemmi dell’umanità: malattia, vecchiaia e morte? Qual è il significato del nostro essere figli di Dio? Qual è quello della risurrezione dei corpi? E dell’amare Dio come se stessi?
E’ un periodo infatti in cui la sofferenza vissuta durante l’infanzia e la giovinezza si fa sentire, pesante, anche nel corpo; Mariano si rende conto di essere chiuso nel mondo delle ‘afferenze e pre-efferenze’, cioè della percezione e rielaborazione, perché nel passare all’efferenza, cioè al fare, all’agire, i suoi codici indeboliti non lo sostengono.
Questa è una caratteristica che si porterà con sé negli anni, aiutandolo a comprendere, inglobare, massimizzare le possibilità; sarà poi l’”essere buttato” da solo nel “mare magnum” della cura dei tossicodipendenti che lo costringerà ad uscire da questo mondo tutto proprio e gli farà capire che fermarsi al solo comprendere non serve se le dinamiche non si chiudono con le efferenze.
Tornando ai giorni nostri e guardando Giovanna, il Dr.: “Paola ti riconosci? E’ anche a te che voglio parlare, come a Lara e Marta! I cerchi nella vita vanno chiusi. L’onnipotenza di chi si ferma a voler comprendere tutto e di più, è in realtà vera impotenza; conservare tutte le possibilità significa non averne nessuna. Bisogna accettare il proprio ruolo storico, cioè decidere, altrimenti la nostra storia rimane imbrigliata”.
9 febbraio 1970: anche gli studi di medicina di per sé a chi non è superficiale sollevano quesiti: se è vero che siamo costituiti di proteine, lipidi, glucidi etc. Chi siamo? E se siamo una unità nuova ed unica, come la casa è altro rispetto ai mattoni ed alla calce che la costituiscono, che senso ha l’esistenza delle singole parti? Ma a ben vedere cosa è la crisi se non il perdere la nostra unità ed il riemergere delle parti? Non è forse il limite un’opportunità per una analisi, occasione per raggiungere una nuova unità delle parti, magari in una situazione più fusionale e di maggiore pienezza di vita?
11 febbraio 1970, crisi con la fidanzata e futura moglie Giovanna. “Ci amiamo ma i nostri mondi sono troppo lontani… forse è tutto un’illusione ed anche i miei ideali sono sogni’”. In questo momento di crisi profonda è la spiritualità che viene incontro al giovane Mariano, spiritualità già presente come fede in qualcosa che ci deve essere, anzi certamente c’è, di più grande, che dia un senso alle nostre vite.
Ma il senso della missione è forte è sentire che la sua vita ha un senso e se Dio lo ha guidato in questo amore ed in questo progetto significa che certamente avrebbe permesso anche la sua realizzazione. Bisogna crederci anche contro tutte le evidenze, e pregare è chiedere questo. Con Giovanna amarsi è la premessa, ma non basta, bisogna avere una prospettiva più ampia, una fede più grande in qualcosa che trascenda la nostra stessa vita e le dia un senso. E’ proprio la metastoria, quella di cui il mondo di oggi è carente e che è alla base di tanti fallimenti anche nei rapporti di coppia.
Paola
1 Commento/i
Anonimo
Grazie Paola per il tuo bellissimo post. Mi ha permesso di avere il senso di continuità con il RACCONTO GLOBALE. Grazia.