FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
“EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA“.
SECONDA SETTIMANA DI CORSO.
ACCOGLIENZA E PRIMO GIORNO.
Domenica 19 febbraio 2012
Eccoci di nuovo insieme tra baci ed abbracci per affrontare la seconda parte del corso. Alle ore 18 ci si ritrova infatti al Centro di Medicina Sociale per la consueta accoglienza. Il Dr. Loiacono si fa aiutare da una valletta d’eccezione, Maura ad introdurre la serata. Coadiuvano Maurizio ed Alberto.
Come sono trascorse queste due settimane di intervallo? Molta è la voglia di raccontare le emozioni ed i vissuti che sono spunto per arrivare alla presentazione di questa seconda parte del corso, la parte pratica in cui saranno protagoniste le dinamiche di vita. Il dottore ci accompagna a riconoscere attraverso i brevi racconti dei partecipanti la necessità della teoria-prassi, di cui la volta scorsa si sono delineati i protagonisti: i tre personaggi dell’uno-trino. Sarà un viaggio “mistico”, in cui entreremo nel livello metastorico per poi tornare alla vita, alla storia.
Lunedì 20 febbraio 2012

Nel trovarci a festeggiare Renato per il suo compleanno immediatamente si crea una dinamica in cui Giacomo viene invitato fare gli auguri al padre. Questo diventa spunto per una lezione, in particolare a Paola, ma anche a tutti i presenti, su come l’Epistemologo globale è in grado di condurre una dinamica e di portarla a termine realizzando un intreccio. Infatti grazie all’intervento di Martino e delle tre sorelle C., vengono introdotti nuovi elementi per continuare il viaggio: i rapporti asimmetrici tra padri e figli e la possibilità di crescere anche nella famiglia molteplice. Il Dr. Loiacono ha esemplificato questi concetti attraverso la lettura di un brano del Mahatma Gandhi sull’inferno e il paradiso; successivamente ha continuato ad accogliere nuovi racconti relativi alla pausa tra le due settimane del corso; un fondo comune emerso da queste è come uscire da una relazione asimmetrica e crearne una in cui si è uguali nella diversità. La modalità più efficace è quella di “porgere l’altra guancia”, che è una strategia attiva finalizzata al cambiamento ed alla crescita.

Alla ripresa dopo il pranzo, per verificare la corretta comprensione dei tre personaggi dell’uno-trino, e cioè padre, figlio e spirito, abbiamo letto e commentato la novella “Il treno ha fischiato” di Luigi Pirandello (1910). Il protagonista Belluca è molto rappresentativo dei giorni nostri in cui siamo schiacciati fra due o più identità psicotiche, che nella nostra vita si alternano senza intervalli liberi. L’insonnia di una notte permette a Belluca, l’ascolto del fischio del treno che tutte le sere passava: ogni identità psicotica prima o poi va in crisi e permette l’ingresso di qualcosa che già c’è, ma che non vediamo (il “figlio”). Ma lo “spirito” non è sufficiente a realizzare un vero cambiamento, e Belluca si ritaglia soltanto un piccolo spazio di libertà all’interno del vecchio. Ma la vita è un treno che fischia e viaggia, e la forza che lo spinge è la “dynamis“. Essa è la forza che ci fa sentire vivi, indipendentemente da ciò che abbiamo intorno e si esprime in ogni ambito. E’ ciò che ci permette di superare la logica degli opposti, quindi creare dinamica ovvero l’intreccio fra gli opposti.

A questo punto viene presentata la “griglia generale” delle dinamiche di gruppo. Partiremo dai meccanismi psicotici: stato quiete, come si seleziona il bisogno, e come si crea una dinamica di passaggio per arrivare a una nuova identità (fase spirito). Le cose che comprendiamo bisogna cambiarle.
Paola
e
Silvia