Villa Terronia (FG), mercoledì 16 novembre 2011. PROGETTO RAINBOW DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE. QUARTO GIORNO.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono  




PROGETTO “RAINBOW”

 

QUARTO GIORNO

DI NAVIGAZIONE
PER L’ARCA DEI RAINBOWNAUTI





E’ venerdì e stiamo ancora scrivendo il post di mercoledì; ci dispiace non riuscire ad aggiornarvi per tempo ma qui il lavoro è intenso e le energie a fine giornata scarseggiano


Quarto giorno di navigazione per l’arca dei Rainbownauti. Il sole continua ad accompagnare e riscaldare il nostro viaggio, un caldo sole autunnale a cui ci rivolgiamo  tutte le mattine con gli esercizi della nostra Maestra Daniela, da soli, in coppia o in cerchio. Chi più chi meno, ognuno con le sue difficoltà cerca di mettere in movimento il proprio corpo spesso bloccato, cenacolo di antichi dolori



Su questo tema si è deciso di impostare il lavoro della mattinata, prendendoci cura, coccolando, accarezzando i corpi degli accompagnati spesso piegati dalla loro sofferenzaVilla Terronia si è trasformata appositamente in un Centro Benessere dedicato a loro; un applauso a tutti coloro i quali hanno avuto il coraggio di aprirsi oltre le proprie paure e resistenze. Un applauso ad Alberto e a Ruggero che scelgono di farsi massaggiare  rispettivamente da Daniela, Luigi T. ed Enrico, e poi ancora un grande applauso a Nicola che accetta di giocare al dottore e all’ammalato con Maria Antonietta. Un altro grande merito va a Luigi C., Flavio e Luigi S. che accettano di farsi radere e lavare da Lara, Marinella, Raffaele e Luca. Tutte dinamiche cariche emotivamente sia da parte degli accompagnati che degli accompagnatori.

A seguire, dopo una pausa per il pranzo, ci hanno raggiunti a Villa Terronia Mariano Loiacono e Giovanna Velluto. Mariano ci legge il documento che ha scritto riguardo i tre progetti avviati dalla Fondazione Nuova Specie: il progetto “FAAMA”, il progetto “Rainbow” e il progetto “Ti ricovero a casa mia” che come le tre caravelle stanno sfidando le colonne d’Ercole della psichiatria tradizionale. Il nostro capitano Mariano come Colombo osa perché sa che non è tutto qui, sa che c’è altro oltre gli psicofarmaci, i presidi e le comunità psichiatriche.


Dopo una raccolta di contributi da parte dei Rainbownauti Mariano rivolgendosi a tutti noi ci augura di improntare il nostro lavoro alla Homelife, cercando di far risuonare tutte le note perché tutte ugualmente importanti senza mai dimenticare di conservare un po’ d’olio per la nostra lampada, ciò ci garantirà di arrivare alla fine.

“Non dimentichiamo che siamo tutti uniti dalle dinamiche e dalle storie vissute rispetto alle istituzioni psichiatriche in cui gli operatori sono scelti per concorso. La nostra rete ha formato delle competenze diffuse: ognuno è nel progetto per desiderio e non per obbligo. Questo gruppo è come una piccola cellula che seppure di dimensioni di millesimi di millimetri riesce a far cose più grandi di una montagna


A proposito delle relazioni con l’esterno Mariano, usando l’esempio del feto nell’utero, consiglia al gruppo di interrompere la comunicazione. Infatti soltanto la chiusura dell’utero dall’esterno permette al feto di vivere il viaggio metastorico.
 
Questo tipo di progetto mette in gioco anche gli accompagnatori a differenza di quanto accade nelle istituzioni in cui vi è una distanza di sicurezza preservata tra medico e paziente: Mariano ci mette in guardia quindi dal rischio di effetto groviera ovvero il riemergere di nodi negli accompagnatori uterini coinvolti nelle dinamiche.
 
A proposito dei sei embrioni Mariano ha inoltre  fatto un po’ di teoria usando per canovaccio il Graal delle Profondità: ciascuno dei Graal dei sei accompagnati ha la parte delle rappresentazioni che alimenta i piani carenti di bioorganico e soprattutto di analogico, inoltre ognuno dei graal è specifico e specifici sono i piani.

Concludiamo con l’augurio di esserci il prima possibile… dentro di noi, nelle nostre vite, nella nostra metastoria…. e nel Blog.

I cosiddetti
Maria Antonietta
e
Massimiliano

3 Commenti

  1. filippo di altamura

    buona navigazione compagni e compagne di viaggio…spero che la vostra barca salvi un pò i naufraghi di questa società che ormai è un titanic che affonda…

  2. Gabriella N.

    Con il rammarico per non esserci, continuo a seguirvi e vi ringrazio per l'intensità emotiva che trasmettete con questi post, spero che si giungerà anche ad una pubblicazione di questa esperienza. Auguro ai piccoli embrioni di navigare nelle acque uterine con fiducia e agli accompagnatori di godere ogni attimo di questa gravidanza. Un abbraccio forte a ciascuno di voi

  3. annamaria

    Complimenti per il post a Maria Antonietta e Massimiliano anche da parte di Agata che vi suggerisce "di mettere un pò di peperoncino calabrese nel seguire e accompagnare Ruggero e Nicola". Vi voglio bene e avanti tutta!
    Annmaria

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