CMS di Foggia, sabato 26 novembre 2011. PROGETTO RAINBOW DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE. QUATTORDICESIMO ED ULTIMO GIORNO!

 

 
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS


Presidente: Dr. Mariano Loiacono


 

PROGETTO “RAINBOW”.
QUATTORDICESIMO 
ED ULTIMO GIORNO 

DI NAVIGAZIONE!
 

La prima tappa si è conclusa, siamo al bilancio finale.
Lungo i corridoi del Centro di Medicina Sociale, subito un momento particolarmente intenso e commovente: l’abbraccio dei 6 ragazzi, vestiti a festa per l’occasione, con i familiari, dopo la navigazione durata 14 giorni.
 
Segue l’introduzione, alla presenza di giornalisti, del Dr. Mariano Loiacono, ideatore e direttore scientifico del progetto: il progetto “Rainbow” è uno dei tre progetti sperimentali,  in atto al momento, insieme al progetto “FAAMA” ed al progetto “Ti ricovero a casa mia”: per scoprire terre nuove bisogna avere il coraggio di andare oltre le Colonne d’Ercole, così come fece Colombo quando si avventurò alla scoperta di quello che poi si rivelò essere un nuovo continente.
 
I tre progetti, o tre caravelle, presuppongono un punto di vista diverso rispetto dalla psichiatria tradizionale, e cioè che i ragazzi “cosiddetti psicotici” possano rinascere a vita nuova se si crea loro un “utero devoto” arrivando ad un pieno recupero, e cessando l’uso degli psicofarmaci. Non a caso tra i naviganti del progetto o “Rainbownauti” sono presenti ragazzi che, più avanti nel percorso, partendo da una situazione di disagio sono diventati accompagnatori di altri ragazzi e altri che, partendo da una situazione di apparente svantaggio o cosiddetti “anticamente abili” hanno dimostrato invece in questo ambito competenze  particolarmente preziose.
 
E’ la volta dei sei ragazzi che fanno l’ingresso in sala, presentati da Raffaele, che con tre pensieri musicali subito magicamente ricreano l’atmosfera del progetto: il primo “Someone like you” magistralmente cantato da Marta, seguito da “Waheguru” un mantra che veniva proposto da Daniela ogni mattina, e “Gente che spera” degli Art 31.

E’ la volta di Annamaria che a nome dei familiari dei ragazzi consegna a tutti i Rainbownauti in dono un ciondolo che rappresenta una piccola lumaca, simbolo del viaggiare lento e sicuro, accompagnata da una poesia di Apolide che riprende l’attraversamento de “Le colonne d’Ercole”.
 
Segue la presentazione del video, realizzato da Michele, Marta, Lara ed Eka in cui si succedono sulle note di dolci melodie, le immagini dei momenti più salienti deì giorni passati. 
E’ un momento profondamente toccante, in cui dalle immagini, suddivise in base ai colori dell’arcobaleno ed accompagnate da aforismi di Kandinskij, traspare l’intensità, la profondità e la sacralità delle emozioni che i ragazzi hanno vissuto.
 
Ecco quindi che viene esposto quello che è stato il percorso di ognuno dei sei ragazzi o “embrioni”, ognuno proposto da uno o più accompagnatori devoti: Enrico per Luigi S., Silvio per Luigi C., Davide per Alberto, Angela per Nicola, Raffaele con Marta ed Eka per Ruggero, Marinella per Flavio. Prima è stata brevemente introdotta la situazione di partenza di ciascun ragazzo, quindi le immersioni più significative, i cambiamenti effettuati, i traguardi raggiunti e quelli da raggiungere; quindi sono stati dati suggerimenti per il proseguimento del percorso.

Dopo la pausa pranzo si è dato spazio alla presentazione ed al bilancio dei diciotto accompagnatori e dei sei ragazzi o embrioni seguita dalla consegna da parte del capitano della squadra, Ripalta, dell’attestato di partecipazione.
I primi sono stati i quattro coordinatori del progetto: Silvio, Raffaele, Marilisa e Dina: la loro fusionalità è emersa come ingrediente fondamentale e come l’integrazione e lo scambio di parti complementari sia stato tra loro motivo di crescita.
 
Quindi gli altri “Rainbownauti” ognuno partendo dalla propria specificità ha raccontato i propri vissuti durante l’esperienza del viaggio.
 
In conclusione il Dr. Loiacono ha sottolineato come l’antenato di questa sperimentazione così positiva sia stato un precedente progetto abortito. Anche da questo è possibile dunque trarre un insegnamento: la morte di qualcosa può essere il presupposto per la nascita di qualcos’altro di più cresciuto se ci si pone in una prospettiva più ampia
Sono seguiti commenti sulla giornata da parte dei familiari e del pubblico esterno.
 
La giornata non poteva non terminare con una serata di festa assaporando buon cibo e scatenandoci nelle danze.
 
Paola

3 Commenti

  1. nicoletta

    complimenti ragazzi, siete forti vi ho seguito con entusiasmo ed emozione e sicuramente i frutti di questi giorni li porterete nelle vostre famiglie. un abbraccio affettuoso e tettoso a tutti.

  2. Unknown

    Caro Gaetano,

    questa prima sperimentazione verrà sicuramente ripetuta nel 2012, prima dell'estate. Le date verranno comunicate dal Coordinamento delle Associazioni.

    Buona serata,

    Cindy

  3. Gaetano

    Complimenti a Paola, veramente bello questo post e si capisce il valore che ha avuto per chi ha partecipato e per i risultati ottenuti. Ci saranno altre esperienze di questo tipo?
    Gaetamo

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