Albino (BG), martedì 1 novembre 2011. APPROCCIO GLOBALE ALL’ADOLESCENZA. Quarta giornata.





FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 

Presidente: Dr. Mariano Loiacono

APPROCCIO GLOBALE

ALL’ADOLESCENZA.
QUARTA GIORNATA.


E fu sera e fu mattina: comincia il quarto giorno, festa  di Tutti i Santi e Mariano ci ricorda che ognuno di noi che è in un percorso di crescita è santo perché  vuole sanare riunendo le proprie parti.

La mattinata comincia dando continuità alle dinamiche di crescita (metastoriche) che stanno avvenendo in Francesco grazie all’accompagnamento di Elisabetta e Raffaele.

Tenendo conto dei punti di taglio che sono avvenuti precocemente in Francesco, come in molti di noi, riguardo l’allattamento e nella relazione profonda di accoglienza e riconoscimento tra la mamma e il figlio, Elisabetta  ha cercato di accompagnarlo a riprendersi  queste parti con il corpo ripartendo da cose semplici come la suzione.

Anche la difficoltà di Giacomo ad accettare un primo contatto è riconducibile agli stessi punti di secatura di Francesco, che ha accettato l’accompagnamento, mentre Giacomo ancora non si affida del tutto per poter rientrare dal drop-out nel circuito vitale, che si rappresenta nella Homelife. 


Ciascun adolescente di qualsiasi età per spieghettare un elemento infantile deve percorrere tutte le fasi del Graal delle Profondità della Vita. L’elemento infantile parte dalla rappresentazione  simbolica, ma dopo deve scendere al codice analogico diventare poi proprio nel livello del codice biorganico e separarsene per arrivare al livello metastorico.

Utilizzando le parole della genesi deve passare i cinque punti per arrivare ad essere spirito creatore: “e disse” (ipotizzo),  “e fu” (lo rendo storia) poi “vide che era buono” (verifica), “separò” (mi separo dalla storia) e “chiamò” (gli do un nome e lo faccio mio). Questo spirito creatore sperimenta sulla propria vita ciò che è buono.

Per aiutare le persone a riprendersi le parti legate al codice analogico dobbiamo farle rivivere creando un utero.

Mariano propone a Chiara di allattare Francesco, riconoscendole un materno molto di più di quello che lei stessa si riconosce.

Un’immersione profonda per tutti accompagnata dal dolce sottofondo di una ninna nanna.

Si riemerge con la teoria attraverso l’unità didattica della Piramide.

 

Ognuno di noi per stare bene deve esprimere il rapporto con se stesso, con i rapporti forti, con i gruppi e con il globale massimo. L’adolescente si interroga sulla propria vita, sulle relazioni ogni giorno; si domanda chi è, da dove viene e deve continuamente verificare tutti e quattro i piani; infatti le bocche del vulcano si possono aprire in tutti quattro i piani in modo imprevedibile. Ogni bocca che si apre ci costringe a vivere il circuito della Homelife.

In questo circuito è facile smarrire il senso metastorico e anche la religione, la scuola, e la famiglia non sono in grado di prendersi in carico questa sete metastorica.

Avere a che fare con le situazioni psicotiche sfianca, perché quando ti sembra di aver risolto si apre un’altra bocca, forse su un altro livello della piramide e la situazione si ripresenta daccapo.


L’atteggiamento da tenere dovrebbe essere pertanto di prudente ottimismo, accontentandosi di piccoli passi e utilizzando il contributo di più persone

Uno psicotico spinge in questo senso a creare una comunità, cioè una condizione di solidarietà contenitiva che le istituzioni vigenti non sono preparate ad affrontare.

Il pomeriggio riprende con le coppie: in particolar modo l’attenzione è su Nicola e Letizia, che manifestano ognuno il proprio star male per i propri tagli. Nicola nonostante il supporto della famiglia non riesce ancora a decidere di staccarsi dalla soluzione della coppia, che adesso non è più sufficiente.

Cesare, il fratello di Nicola, porta la propria testimonianza di una adolescenza critica, in cui provava difficoltà a esprimere la rabbia, e si copriva il viso per nascondersi dagli altri ed evitare di entrare in relazione. Ciascuno di noi dovrebbe riconoscere la propria specificità e credere nella propria metastoria, processo tanto più difficile quanto più è stata negata ai nostri genitori. Cesare racconta della depressione della loro madre, a cui è stato negato addirittura il proprio nome per sanare il dolore di una sorellina morta. Comprendere la propria storia è certamente il primo passo per risanarsi; questo processo prevede anche il rivisitare le figure dei propri genitori, e prendere coscienza dei limiti che il contesto socio culturale ha imposto loro.

Paolo si sperimenta “psichiatra di nuova specie” e sintetizza gli eventi di questi giorni secondo la duplice prospettiva personale e relazionale. La fase dell’allattamento gli ha dato un grande senso di benessere, dato dal gesto primordiale che lo ha ricondotto al codice biorganico

Francesco in quel momento era il lattante al punto da fargli vedere i tratti di Diego. Sottolinea inoltre la grande forza di essersi affidato al sentire senza scivolare nel pensiero razionale e giudicante. 

L’esperienza di Chiara è un esempio di abbandono del codice simbolico a favore dei codici più profondi, i soli a favorire il recupero delle nostre parti perdute.

Chiara è un  esempio di medico che dà il latte ai propri pazienti anziché gli psicofarmaci

Giacomo si rimette in dinamica con la sua presenza nella stanza, con la sua musica e dichiarandosi disponibile ad accogliere le proposte di Mariano.

In questo contesto il gruppo simula l’attività di contenimento e accompagnamento che una COMUNITA’ dovrebbe svolgere ordinariamente per gestire le difficoltà del disagio che i terremoti dell’adolescenza e le transizioni comportano.

Può capitare che mentre si costruisce il rapporto con se stessi si può desiderare di costruire un rapporto forte, ma quest’ultimo dipende notevolmente dal rapporto che ho con me stesso e con gli altri rapporti forti.


La traversata del fiume dell’adolescenza può avviare bocche di magma a qualsiasi livello e procedere attraverso la contrapposizione arrivando anche a far morire la parte in questione, o anche creando spettacolo in una alternanza repentina del ciclo vita-morte (vedi “Communitometro”).

 UNITA' DIDATTICHE

L’anello diabolico, la dismaturità, fino al desiderio di morire servono a distinguerci da una lampadina familiare fulminata o quasi. L’Unità di Crisi mostra che questo processo prevede di tagliare un ordine, di risolvere il punto di partenza in modo diverso e infine di arrivare a soluzioni nuove.

Per fare la traversata l’adolescente ha bisogno di punti di riferimento, cioè di accompagnatori adulti che lo sostengano e gli permettano di sperimentare senza sostituirsi né imporsi negando il percorso. Quali sono allora le qualità che dovrebbe avere un buon accom-pagnatore? A questa domanda si risponderà domani…
  

Benedetta,
Daniela,
Giovanna M.,
Giuseppe,
Nicoletta

1 Commento/i

  1. Amelia Cileo

    Carissimi scrittori… sì, oggi proprio scrittori…., mi/ci state donando preziosissime perle di rugiada! sì è così che ogni giorno mi affaccio al blog… con la sete naturale del bosco che necessita di tanta rugiada per poter bere e prendere ciò che gli occorre ogni giorno per vivere e respirare più ossigeno. Devo anche ammettere che mi colpisce moltissimo la genuinità e la semplicità di come questi scrittori speciali, riescano a comunicare l'esperienza delle vostre giornate con tanta libertà di cuore! una libertà di cuore in cui si sente traboccante che le sottostà un profondo respiro: quello dell'anima che rinfrancata di potersi sentire accolta in un contesto a lei devoto, riesce per questo ad esprimersi, a vivere, a manifestasrsi! ti ringrazio Mariano per il senso di dignità che si riesce ad intravedere , che ci fa capatare un gran senso di libertà/dignità/naturale espressione del messaggio/serena/pacifica esperienza del Metodo, anche laddove sembrano essere un il naturale antidoto a ciò che si trova in giro! la forza teorica ultimente pare grondare proprio da ed altrettanto da quella prassica, e lo sono la testimonianza di questi post che, sempre in maniera più crescente, arriva come una freccia dritta al cuore! a dirci che chi vi partecipa se ne sente attratto, nutrito onetamente e quindi coraggiosamnte inizia il viaggio alla salute anche mettendosi in prima linea. Oggi come oggi, credo che sia un toccasana che serve alla vita poichè è incoraggiante sapere di più contesti che sappiano aprire varchi nell'ordinario senza ossigeno. Vi seguo con grande passione e credo che ogni corso che tu stia facendo riesca a scendere sempre più in profondità. Lo si sente anche da questi bellissimi post che hanno in sè il dono della comunicazione! e come li vogliamo chiamare? scritti del cuore! sì! Un abbraccio e aspettiamo con attesa il prossimo post del cuore! vi abbraccio

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

FACEBOOK

5x1000-Fondazione Nuova Specie