Foggia, venerdì 14 ottobre 2011. ARTICOLO INERENTE IL PROGETTO FAAMA – GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (online).


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS


Presidente: Dr. Mariano Loiacono
IL PROGETTO: 
UNA FAMIGLIA E
NON FARMACI
PER I MALATTI MENTALI
di Lorita Bruno

 
Parte la nuova sfida della Fondazione “Nuova Specie”. E’ un altro tassello di quell’innovativo progetto il “Metodo alla Salute”, cioè il non utilizzo di psicofarmaci, che porta la firma di Mariano Loiacono, psichiatra, che da oltre 40 anni si occupa di disagio diffuso a tutto tondo. Ieri mattina la presentazione di “Faama”, l’iniziativa che prevede l’affidamento per un anno di un soggetto “psicotico cronico” a famiglie che si sono formate presso il Centro [di Medicina Sociale] di largo Civitella. Non è un caso che Loiacono abbia scelto il 12 ottobre per presentare il nuovo progetto.

« Noi come Colombo abbiamo superato le colonne d’Ercole, per scoprire il nuovo continente della psicosi, che non si può classificare come malattia genetica attualmente curata con psicofarmaci, i quali portano alla cronicizzazione della malattia – dice il medico -. In realtà noi, con la nostra esperienza ultraventennale, ci occupiamo di capire cos’è innanzitutto la psicosi, ovvero una manciata crescita del soggetto. Cosa facciamo? Eliminiamo gradualmente i farmaci ».

Perché chiamare il nuovo progetto Faama? 

« Perché questa parola vuol dire “casa”, cioè famiglia. Ed ecco che entra in gioco il nostro nuovo metodo: fare interagire il soggetto psicotico nelle dinamiche di una famiglia. Gli psicofarmaci non sono altro che sostanze virtuali che riescono a controllare l’individuo sofferente, ma non sciolgono quei nodi sedimentati nel tempo. 
Dire in poche parole cos’è il disagio? E’ un allontanarsi da se stesso – continua Loiacono -. Noi scaviamo nei codici profondi dell’individuo per cercare di sciogliere quei nodi che sono alla base della sofferenza, come una dipendenza che sia alcol, droga, gioco e quant’altro, oppure la stessa schizofrenia. Ecco perchè il nostro metodo parte da un principio, quello del non utilizzo dei farmaci, con in più il coinvolgimento della famiglia del nostro ospite ».

Un metodo rivoluzionario, il cui seme è racchiuso proprio in quella vetusta palazzina situata nella Foggia vecchia, dove un tempo sorgeva l’antico ospedale dauno. Oggi l’opera Loiacono, si è ramificato, creando dei centri satelliti in tutt’Italia e non solo. « Purtroppo ho un grande rammarico, quello che malgrado l’affluenza soprattutto di giovani da ogni parte d’Italia, a Foggia ci sia una certa diffidenza sul Metodo della Salute, addirittura vogliono toglierci i nostri tre posti-letto, dopo l’ultimo accordo tra Università e Regione ».

*******************************************************


GIOVANE COPPIA
ADOTTA LUIGI
ADULTO PSICOTICO

Un progetto rivoluzionario: 
una famiglia e 
non farmaci per i malati mentali
FOGGIA« Accogliere Luigi nella nostra famiglia, ci ha fatto crescere come coppia e come genitori »: ad entrare in punta di piedi nel mondo di Luigi sono Michela e Silvio, trentenni, laureati in sociologia, sposati e con tre bambini. La storia di Luigi, 31 anni, orfano di padre, di San Severo, è la prova che il progetto “Faama” può dare concreti risultati. Più che le parole, ci sono filmati, foto e piccoli aneddoti del vivere quotidiano presso la famiglia anconetana del giovane foggiano, che mettono in risalto come è possibile uscire dal tunnel della psicosi.

Le famiglie che partecipano al progetto non sono scelte a caso, a loro volta hanno avuto modo di apprezzare il Metodo alla Salute

« Abbiamo conosciuto il Dr. Loiacono – racconta Silvio – ai tempi dell’Università. Poi ho avuto un problema in famiglia, mio fratello era tossico, così ho chiesto aiuto a Loiacono e sono approdato a Foggia. Ho sperimentato personalmente il Metodo alla Salute con buoni risultati, mio fratello è uscito dal mondo della tossicodipendenza. Nel frattempo mi sono sposato, è nata la prima bambina e siamo rimasti sempre in contatto con il Centro foggiano, tanto da mettere su nelle Marche dei centri in cui si opera con il Metodo alla Salute ». Luigi ha già trascorso 9 mesi in casa di Michela e Silvio.

« Ora Luigi non prende più farmaci – spiega Michelaanche la sua mamma è stata nostra ospite. Per noi, anche se Luigi ha praticamente la nostra età, è come un quarto figlio. Gioca con i nostri bambini, usciamo e parliamo tanto. Adesso si entra nella seconda fase del progetto, Luigi andrà a vivere da solo, in un appartamento nel nostro quartiere popolare, denominato Archi. Insieme stiamo arredando la casa, abbiamo scelto i colori con cui dipingere le pareti. Di progressi Luigi ne ha fatti tanti, ora riesce a fare la spesa da solo, conosce un po’ di gente nel quartiere ».

Luigi abiterà ad Ancona per un anno, ormai il giovane foggiano è pronto per il suo secondo step. La casa di Luigi ora ha un nome: la “fabella del poeta”. Cosa significa? « E’ stato Luigi a volerla chiamare in questo modo – la spiegazione di Michela e Silvio – » il giovane ha una passione per la poesia, in versi riesce ad esprimere le sue emozioni per troppo tempo imprigionate. Luigi nell’età adolescenziale ha cominciato ad avere i primi problemi, i suoi genitori gli sono stati vicino, il pellegrinare tra comunità e centri ospedalieri ed intanto i suoi tormenti non lo abbandonavano. Ora è un ragazzo che sta iniziando a camminare con le sue gambe

Lorita Bruno


Raffaele Francia, Bari | 13-10-2011 | 19:56
  • Michela e Silvio: GRAZIE! Condivisione e abbracci, farmaci indispensabili. Ciao Luigi, amico poeta.
    
Ben hur, San Pietro Vernotico | 13-10-2011 | 16:11
  • Per fortuna si leggono notizie del genere che ci fanno rincuorare e sperare nel futuro.sono queste persone che con i fatti dimostrano la bontà e non le chiacchiere di molti personaggi illustri.
     
Antonio, Alberobello | 13-10-2011 | 14:30

  • Persone eccezionali!!!!
    
Vanessa | 13-10-2011 | 14:25
  • Bellissimo gesto…Saranno ricambiati con tutto l amore Che quel ragazzo saprà donare. DA piccola i miei accoglievano una bambina down durante le vacanze scolastiche..è stata una bellissima esperienza DI vita per me e per i miei fratelli e ancora oggi siamo in contatti con lei, Che consideramo come una sorella.
   
Fabio | 13-10-2011 | 10:40
  • Bellissima storia… complimenti al Prof. ma anche alla giovane coppia ed al coraggio di fare una scelta così gravosa!

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

FACEBOOK

5x1000-Fondazione Nuova Specie