FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
UN’INTERA GIORNATA
SULLE DOLOMITI LUCANE,
VOLANDO COME ANGELI
Cari compagni di viaggio,
durante la duegiorni su
“Ricerca Quantitativa e Qualitativa”, è venuta fuori l’idea di una
giornata sulle Dolomiti lucane. L’iniziativa è nata per
ripetere in gruppo l’emozionante esperienza del Volo dell’Angelo e concederci una giornata di
“fuoricampo” a lavori iniziati così da non dimenticare che…
far festa, cambiare stanza, è importante anche quando impegni, dinamiche (fuori e dentro di sé) richiedono energie. L’idea pian piano con le varie ed eventuali modifiche del caso e non poche turbolenze, ha preso forma.
La data, 10 settembre…
Speriamo che non piova!!
E già, non è piovuto, anzi quel giorno abbiamo avuto 33 gradi, un caldo e un sole sfolgorante che a settembre e a 1100 m di altitudine qui in Basilicata non si avevano da anni.
Ore 5.45. Caffè nella tavernetta di casa Mastrangelo, dove Carmine sta preparando già da un po’ la “pastural” il piatto tipico dei pastori (carne ovina in umido con patate), Teresa è pronta con i suoi scarponi e lo zaino in spalla per andare al lavorare (operaia forestale, e non vi azzardate a dirle che è un bel lavoro… soprattutto in inverno) e ci dà la sua consueta raccomandazione per la giornata : “facit’ chian’” (fate piano) che, detto da un’iperattiva come lei, vale doppio!
Il profumo dei cornetti che ci portano Tonino e Andrea si mescola agli odori di peperoni ripieni, “cuccia di Santa Lucia” (zuppa di legumi e cereali), zucchine al pecorino, melanzane, salsiccia e peperoni rossi, salame e altre preparazione che con pazienza e leggerezza dal pomeriggio di venerdì tutti insieme abbiamo cucinato per il pranzo PIC-NIC. Abbiamo pensato di offrire ai partecipanti con le nostre pietanze, gli odori e i sapori della cucina povera lucana, quella che pazientemente le donne preparavano e portavano con i cesti di vimini ai lavoranti nei campi. Oggi saremo a pranzo circa 40… la battuta accompagnatrice della giornata: niente panico… si può fare!!
Ore 7.15.
Sistemiamo il pranzo nei cesti,
carichiamo le macchine di tutto ciò che occorre, e via…
si parte alla volta di Sasso di Castalda dove ci aspettano
Rosa e Ivan. A modo suo, Ivan ci chiede quanto teniamo alla sua presenza ma dopo 15 minuti e un altro caffè è bello e pronto e ripartiamo per raggiungere Pietrapertosa dove incontreremo gli altri.
Ore 9.00.
Francesco, che ci anticipa in sella alla sua moto,
incontra i primi arrivati da Foggia… saluti, baci e abbracci… tanta allegria, un po’ di fifa per il volo…- Siamo tutti?? – OK!
Si riparte in auto
per raggiungere la stazione di partenza per IL VOLO DELL’ANGELO.
Al di sopra delle Dolomiti Lucane, nel cuore della Basilicata, un
cavo d’acciaio sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e
Pietrapertosa permette di effettuare e vivere un’
esperienza straordinaria tra “cielo e terra”. Un’avventura a contatto con la natura e con un paesaggio unico. Legati con tutta sicurezza da un imbracatura e agganciati ad un cavo d’acciaio
si può provare per qualche minuto l’ebbrezza del volo e godersi il panorama che di norma è privilegio delle sole creature alate. L’ebbrezza del volo
si prova su due linee differenti,
la prima, detta
di San Martino, che parte da Pietrapertosa (quota di partenza 1020 Mt.) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 Mt. raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h;
la linea Peschiere, invece, permetterà di lanciarsi da Castelmezzano (quota di partenza 1019 Mt) e arrivare a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 mt)
toccando i 120 Km/h su una distanza di 1452 Mt. (
per saperne di più visita http://www.volodellangelo.com/).
Alcuni partecipanti non sono nuovi a questa esperienza,
già due estati fa, era stata organizzata (sempre da noi, anche se ancora non costituiti in Associazione alla Salute) una
giornata sulle Dolomiti lucane.
Ore 11.00. Biglietto in tasca, casco e imbragatura, euforia per i ripetenti, un po’ di ansia per i nuovi… Si vola! Nicola si fa un giro panoramico sulle rocce mentre Marino e Annamaria si affidano al vuoto-inedito, Ivan guarda esterrefatto le persone che si lanciano e poi comincia a giocare a “un due tre stella”, Luigi che non ha dormito molto la notte precedente, si riposa qua e la, Alberto superando ogni aspettativa, dopo aver rinunciato a volare, non rinuncia ad accompagnare ed incoraggiare pazientemente Ivan nella scarpinata che il gruppo delle persone che rimane a Pietrapertosa (accompagnati da Giusy e Francesco) decide di effettuare per visitare l’incantevole Castello. Che fatica! ma il paesaggio è spettacolare, in vetta alla roccia più alta nella splendida cornice delle Piccole Dolomiti lucane, l’arroccamento saraceno offre una panoramica a 360° di rara bellezza.
Ore 13.00. Rincontriamo il gruppo degli “Angeli” (accompagnati da Tonino) di ritorno dal volo. Tutti entusiasmati, elettrizzati, emozionati… e SBALLATI DI VITA, direi!!!… ma soprattutto affamati!
Ore 14.00. Si parte per il
Parco della Grancia dove nel bosco ci accolgono i suoni e l’odore di carne alla brace di altri gruppi che festeggiano il Santo patrono di Brindisi di Montagna (il Comune in cui è situato il parco) con la tipica “scampagnata”. Troviamo un posto libero dove poterci accomodare per terra, scarichiamo insieme le vettovaglie dalle auto e finalmente ….
SI MANGIA!
Accompagnati dal suono di qualche tamburello e gli organetti dei nostri vicini a pancia piena qualcuno si riposa steso sotto gli alberi, altri chiacchierano, Andrea (la mascotte della giornata) gioca. Mariano ci invita a dire qualcosa sulla giornata e sull’organizzazione dell’Associazione alla Salute Basilicata dando molto valore alla trasmissione dei me.me. della cultura contadina lucana che abbiamo saputo esprimere con il cibo, l’accoglienza e con la scelta dei luoghi. Si rende merito a Raffaele antenato presente dell’Associazione (della sua terra d’origine) che ha lavorato con sofferenza e onestà in questi anni di percorso e che tanto ha saputo trasmettere e creare anche qui per noi in Basilicata.
Ore 16:00. Ci trasferiamo in una zona adiacente del bosco dove ci accolgono in costume storico briganti, contadini, carri trainati da enormi buoi bianchi, cavalieri e falchi, un accampamento Medievale con spettacoli di combattimento e cerimonia d’investitura…. un tuffo nel passato tra realtà e scena.
Nel territorio di Brindisi Montagna, caratteristico paese di origine albanese si trova il Parco della Grancia,
primo Parco storico-rurale e ambientale d’Italia. Il parco si articola in
6 aree attrezzate per rappresentazioni artistiche-spettacolari e di animazione culturale dove è possibile scoprire e conoscere la cultura materiale e l’
immaginario delle popolazioni rurali lucane. Le forme artistiche e le animazioni del Parco sono tutte finalizzate a presentare aspetti e momenti della vita delle comunità locali in un clima di fascinazione e di “magia”.
Fulcro dell’iniziativa è il Cinespettacolo “La storia bandita”, la più grande rappresentazione spettacolare di teatro popolare, animata da 500 volontari, all’interno di un format artistico di livello internazionale, con straordinari effetti speciali.
La figura centrale è quella di Crocco (con la voce di
Michele Placido),
capo dei briganti lucani, che nel racconto della sua vicenda umana e della rivolta sociale e politica di cui fu protagonista, dà voce all’
anelito di riscatto sociale, di
rivendicazione di dignità e di libertà di un popolo, il popolo dei cafoni, che disprezzato e umiliato, tradito e deluso da quelle che sperimenta di volta in volta come false promesse, insorge.
Calpestati ci vendicammo, è in questo giudizio folgorante di Carmine Crocco, che si riassume “La storia bandita”. Una storia liquidata come fenomeno di banditismo secondo alcuni, negata, rimossa, nello spirito dello spettacolo (
per saperne di più www.parcodellagrancia.com).
Ore 21.00. Al tramonto inizio del Cinespettacolo “LA STORIA BANDITA” uno spettacolo… spettacolare, rimaniamo tutti un po’ stupiti della moltitudine di attori e figuranti… cittadini volontari, di Brindisi di Montagna che ogni anno riescono a mettersi insieme e a mettere insieme una così articolata iniziativa. Un po’ strano l’accostamento tra rievocazione storica e alcuni passaggi scenici molto attuali… ma si sa, tra palco e realtà… tutto ci sta!!
Ore 23.30. Un po’
stanchi ma “pieni” di tutto quello che la giornata ci ha voluto regalare
rientriamo a casa stranamente… un po’ abbronzati…
E già, non è piovuto, anzi quel giorno abbiamo avuto 33 gradi, un caldo e un sole sfolgorante che a settembre e a 1100 m di altitudine qui in Basilicata non si avevano da anni.
Tonino
e
Francesco
3 Commenti
Graziana
Non riesco a trattenere le emozioni risalendo da una vera e propria immersione tutta d'un fiato in questo post "vivo" e denso di tanta spinta creatrice…in questa mattina pre-secondo incontro organizzativo sul Natale nella nostra terra il vostro stile, naturale e armonico, profondo ma leggero, mi fa da Musa per portar-mi con uno spirito diverso questa sera nell'organizzazione di quello che può essere un triduo di rinascita per ognuno di noi…
Vi ringrazio con un abbraccio autunnale, ricco di voglia di rimettersi a lavorare non dimenticando la festa che nel frattempo si può già vivere!
Graziana!
Unknown
Davvero ingamba, Presidente!!… Ha ragione Giovanni!
Grazie, Giusy, per le belle foto che mi hai mandato ieri sera.
Ti faccio i miei complimenti per l'organizzazione della giornata e per il post che avete scritto a tre mani!
Un bacio e un forte abbraccio a te, Francesco, Tonino e Andrea.
A presto,
Cindy
giovanni
Veramente sorprendenti questi Lucani. La natura è bella come il loro animo e la loro ospitalità. Spero che si possa ripetere il prossimo anno l'esperienza e di poterci partecipare pure io.
Anche il logo dell'Associazione è bello e significativo.
Complimenti anche alla Presidente Giusy.
Giovanni