Foggia, mercoledì 24 agosto 2011. SEMINARIO INERENTE LA RICERCA. Seconda giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono
RESOCONTO DELLA SECONDA GIORNATA
DEL SEMINARIO
“Ricerca quantitativa,
ricerca qualitativa ricerca e
qualitativa globale”
Eccomi qua… come una conchiglietta, piccola per altro, a ripescare a largo e nel mare profondo in cui ieri Mariano ci ha fatto navigare…
E’ stato bello che Mariano abbia esordito con una semplicissima immagine veramente toccante: “Cosa può renderci oggi fratelli”? Vi piace pensare che si possa essere ancora fratelli? A chi di noi non piacerebbe avere relazioni talmente strette da poter dire: “fratello mio”? Se siete interessati a diventar fratelli continuate a leggerci; altrimenti lasciate stare e zippateci!
Quindi come foste alla visione di lungometraggio di nuovissima fattura, sequenza dopo sequenza, M. Loiacono ha passato in rassegna il “punto debole” dei tre punti di vista storici (Epistemologie) che fino ad oggi hanno dominato la scena del mondo: il punto di vista religioso-popolare, quello filosofico, e infine quello dominante finanziario-scientifico. Tutti e tre hanno sconfitto, tagliato, schizofrenizzato la fratellanza dei “rapporti stretti” (di tipo “bio-organico” – “analogico”) mentre vivono e intrecciano solo fratellanze formali, superficiali e spesso virtualizzate! La scienza finanziaria, infatti, ha creato una “fratellanza digitale” che pregna della funzione enzimatica (vali quello che hai), mozzando così il valore delle profondità, del soggettivo.
A questo tipo di sconfitta il Metodo alla Salute cerca di ovviare sperimentando una “fratellanza simbolica metastorica” da apprendere attraverso l’In.Di.Co., (Infinito Dinamico Complesso) che, come avete letto nel post precedente è per sua stessa natura “transitorio” e non assoluto come ci vogliono ancor far credere le vecchie epistemologie! E che proprio per questa sua natura si presenta come il garante e il rappresentante più fidato della “Salute Globale”, nonché la via maestra per generare ogni possibile relazione vitale che, dotata di forze coovalenti e correnti ascensionali dalla base possa poi generare un arcobaleno di colori, i colori della propria esistenza!
Quei colori che si spera di far ritrovare anche a Luigi C. con il progetto “Rainbow”, il progetto pilota della sperimentazione prassica del Metodo alla Salute con i casi cosiddetti psicotici, sperimentazione che non taglia i rapporti forti… anzi li crea!
Ma allora se fosse poi tutto così semplice, perché poi viviamo soprattutto oggi il “dramma sociale” di non riuscire a modificarci? Afferma il Dr. Loiacono: è perché per tornare al punto di partenza, quello ontologico-metastorico, riappropriandoci del codice più antico quello globale metastorico, dobbiamo riattraversare tutti e tre i canali illusori, i cosiddetti “veli di Maya”, (codice simbolico, analogico e biorganico) che rappresentano illusoriamente, come le sirene di Ulisse, i passaggi obbligati per staccarci dalle rappresentazioni parziali che queste rappresentano! Mentre li riattraversiamo pensiamo di perdere quella che ci sembra la nostra stessa natura, mentre dovremmo ricordarci che stiamo tornando ri-trovando la nostra terra, la nostra Itaca! Ma come affrontare questo viaggio in mare aperto? Come comprendere il vecchio mondo infantile e farlo approdare ad uno più adulto?
Per fare questo dobbiamo preliminarmente rispondere a queste due domande:
– Dove si situa la ricerca attuale di tipo quantitativo e qualitativa?
– Dove si situa la ricerca globale?
Quali sono limiti evidenziati della ricerca quantitativa attuale?
Per comprendere il primo quesito bisogna ricordarci che il mondo simbolico conosce attraverso delle “rappresentazioni mentali-intelligenti”. Intelligente, da intus-legere, significa “andare dentro, penetrare, rompere, raccogliere, scegliere”… ma scegliere che cosa? Una realtà spezzetata, frantuamata e raccolta dal suo intero d’appartenenza! Quindi realtà spezzetate, che rispetto all’oceano da cui pescano nella Metastoria, non rappresentano che una sola, piccola, infinitesima parte di quel mare racchiuso in quella piccola conchiglia e in particolare se poi ci soffermiamo a pensare al grafema e al matema verichiamo che sono suoni e numeri letteralmente inventati e convenzionali. Insomma Filosofia, Scienza e Religione, le tre Epistemologie che fino ad oggi si sono curate delle conoscenza, pur buone, sono solo piccole conchiglie che hanno cercato di rappresentare ciò che i limiti strutturali percettivi dell’uomo non gli consentono di rappresentare con pienezza.
Quindi la conoscenza attuale appare solo come l’oggetto da conoscere con l’osservazione persino nel suo interno ma privo di un aspetto soggettivo. Chi lo ha detto che l’oggettivo non abbia un soggettivo che gli sottosta? Dal principio di indeterminazione di Heisenberg al principio di relatività di Einstein e con la scoperta dei quattro legami fondamentali, la Fisica – come una balena – s’è arenata sulla spiaggia! Bene fatte le dovute premesse metodologiche è chiaro dunque che la scienza attualmente metodologicamente è grossolana perché:
1. non vede i cambiamenti presenti nella profondità;
2. non vede i cambiamenti spostati nel tempo.
La ricerca qualitativa che limiti ha posto in evidenza?
(Limiti evidenziati della ricerca qualitativa attuale)
Mariano è partito dal riconoscere il merito storico che va fatto alla Sociologia…per aver avviato la ricerca del soggettivo, seppur avvalendosi ancora di strumenti inadatti a coglierne la portata poichè utilizza ancora metodologie di ricerca tipiche della ricerca quantitiva. Tanto per intenderci, ad esempio, per indagare gli aspetti soggettivi delle ricerca relativa ad un gruppo, si utilizzano ancora le tipiche metodologie della fisica, come i campionamenti, le indagini di mercato, i test, i questionari, le interviste, le scale su misura, ecc. e anche laddove ci si avvalesse di metodologie qualitative, come nel campo antropologico e in generale sociologico con l’osservazione partecipata o l’uso di documenti storici (giornali, atti giudiziari, proverbi), si tralascia comunque il metodo quantitativo! Insomma … è sempre una ricerca parziale!
Quindi in definitiva tanto la ricerca quantitativa, quanto al quella qualitativa presentano elementi di parzialità! La Salute globale con questo tipo di ricerche risulta altresì limitata dai limiti soggettivi non solo del ricercatore /ricercato.
Come poteva Mariano affascinarci se non con una poesia? È per questi limiti appena evidenziati nella ricerca quantitiva e qualitativa attuale che M. Loiacono, da provetto navigatore della Salute Globale, ci ha raccontato la poesia delle sette conchiglie.
Lo sapevate che esistono sette meravigliose conchiglie per solcare le profondità della salute globale che accettano di navigare però continuativamente rimanendo in mare aperto e a confronto tra di loro, con periodiche immersioni in profondità?
Già, esistono 7 meravigliose conchiglie fondate però su alcune PREMESSE E POSTULATI… Quali?
a. C’è un modello di fondo che è variabile, non assoluto, né unico;
b. a differenza delle 3 epistemologie psicotiche, parziali e cieche, in questa proposta di R. Q. G. non si procede alla cieca;
c. si parte dal modello adulto di voler conoscere un In.Di.Co.;
d. è un modello onesto perché è consapevole di non aver la piena conoscenza e soprattutto di non potersela rappresentare pienamente visti i limiti della specie percettiva umana;
PROPOSTA OPERATIVA
Ma come si può fare una ricerca allora che indaghi il grado di Salute qualitativa Globale?
Mariano ci ha proposto di utilizzare le sette unità didattiche (le sette conchiglie) a partire dalla Unità Didattica, la Piramide posta a confronto della Graal della Salute…
Le conchiglie di partenza
Dove possiamo osservare che quindi il “rapporto con me stesso”, corrispondente al piano della piramide in parallelo corrisponde alle forze coovalenti che si generano solo quando io attingo alla relazione con mia metastoria. E così a salire i rapporti forti ovviamente con i rapporti biorganici, ecc.
A seguire volendo poi rappresentare i livelli di rapporti corrispondenti ai quattro piani della Piramide… come potremo farlo? Avvalendoci della Homelife.
La conchiglia Homelife
Con l’Homelife potremo cioè indagare e valutare quali note ogni relazione vive ed esprime, quali sta sviluppando, in quali è carente.. così accedendo al Quandrangolare.
Infine quella data relazione di quale capacità di Crossingover è dotata? E i 3 codici (simbolico/analogico/bio-organico) come li possiamo valutare? Attraverso le Unità di Crisi e il Communitometro.
Quali estensioni di questo tipo di R. Q. G.?
La Ricerca Qualitativa Globale è INFINITA! Semplicemente perché potendo essere arricchita dalle rappresentazioni delle sette conchiglie del Ricercatore/ricercato è per questo in grado estensibile a tutti!
Quali strumenti può usare la R. Q. G?
Tutti quelli che crede…. L’unica postilla è che deve essere uno strumento che sia allo stesso tempo teorico-prassico, cioè in grado di approntare e apportare cambiamenti significativi, efficaci e contestuali nei livelli delle relazioni della Piramide.
Infine come possiamo valutare che tipo di relazione esiste tra i 3 codici?
Per rispondere a questa domanda possiamo utilizzare gli Indici di collegamento tra i tre codici.
Ovviamente questa è stata la poesia più bella e ammaliante che abbiamo ascoltata durante il seminario… e sai che ti dico, nonna Giuseppina? E concludo con un pensiero: perché le poesie ci aiutino a vivere e sognare, servono anche le belle parole!
e
un ringraziamento speciale a Mariano
1 Commento/i
NICOLETTA
Grazie Amelia ho trovato il tuo resoconto ricco e chiaro, sei stata molto brava un bacio Nicoletta