Foggia, mercoledì 27 luglio 2011. SETTIMANA INTENSIVA al CMS di Foggia. Terza giornata.
Presidente Dr. Mariano Loiacono
TERZO RESOCONTO
DELLA SETTIMANA INTENSIVA
organizzata al CMS di Foggia
dal 25 al 29/07/11
Ieri 27 luglio, terzo giorno della settimana intensiva; come ogni mercoledì la mattinata è stata dedicata al rito dei popoli delle terre danzanti. In particolare il rito di oggi è stato dedicato a alla madre terra come elemento che ci collega con la vita. Donare alla terra, prendere dalla terra parti disperse, nascoste. L’antenato, posizionato al centro della sala è stato il mediatore metastorico (me.me.) attraverso il quale immergersi nelle profondità di ognuno.
Durante la prima parte è stato fondamentale richiamare nell’immaginario collettivo i popoli delle terre danzanti, coloro che hanno mantenuto più a lungo nel tempo il contatto profondo con la madre terra. Il ritmo del cuore, i tamburi, le danze, il corpo che si libera, i muscoli che si tendono e si rilassano in maniera cosi primordiale che ora quasi non la sappiamo riconoscere. La danza parte piano, ad occhi chiusi e piano piano pervade tutto il corpo, l’esterno perde la sua capacità di presa. E’ la bellezza infinita di qualcosa che abbiamo dentro ma che non ci permettiamo di tirare fuori.
Si è poi passati alla parte centrale del rito, quello appunto dedicato alla madre terra. Chiunque lo desiderasse ha avuto la possibilità di prendere o affidare simbolicamente alla terra posizionata al centro della stanza, ciò di cui sentiva il bisogno, sporcarsi le mani e poi lasciare la propria traccia su un lembo di lenzuolo da poter conservare (o no).
Il momento è stato molto intenso e alla fine la gran parte dei presenti si è sentita coinvolta da questa fase del rito che è stata poi commentata prima della pausa per il pranzo per scambiare emozioni e sensazioni.
E’ stato il primo rito al quale Eka non ha preso parte come conduttrice, lei lo ha sottolineato ed ha dato molto valore a questo e anche a coloro che invece hanno ideato e condotto (bene) questo momento così profondo.
Al rientro la sala aveva preso di nuovo l’aspetto dell’auditorium per lasciare spazio alle interazioni e all’unità didattica condotta dal Dr. Loiacono e trasmessa sul web.
Dopo l’introduzione ed i saluti si è parlato dell’imminente spostamento del CMS presso i locali dell’ex ospedale Colonnello D’Avanzo che avverranno non prima di fine settembre e dei nuovi corsi già in calendario per la seconda parte dell’anno. Si svolgeranno tutti lontano da Foggia, a Nord Italia, a testimonianza che il Metodo alla Salute ora è presente ed opera attivamente in moltissime regioni d’Italia (quasi tutte) grazie a persone formate e motivate alla diffusione di questo nuovo punto di vista globale sulla vita.
Iniziare una ricerca significa avere la volontà di “salire sul monte”, mettersi in ascolto di ciò che ci viene dall’esterno, riflettere e rielaborare prospettive nuove verso cui dirigersi. E’ l’angolo β, l’angolo acuto, il momento da ricercare in cui astrarsi dal frastuono di tutti i giorni. Si devono mettere in conto sacrifici, rinunce, la possibilità di dover abbandonare qualcosa a cui siamo fortemente vincolati.
Dopodiché dobbiamo provare a mettere in pratica le nostre rielaborazioni. Provare significa essere consapevoli che si può sbagliare, si può tornare indietro. Cercare di entrare dentro le cose della vita e modificarle sperimentando in maniera creativa. E’ l’angolo γ, l’angolo aperto, quello del gioco, della creatività.
Se l’angolo α è un angolo univoco (una voce sola), l’angolo β è l’angolo della molteplicità (molte voci), l’angolo γ è l’angolo dell’intreccio con la vita.
La tentazione di tornare indietro è sempre presente, ma porta a rivivere nello stagnare delle nostre cose vecchie.
L’angolo γ è quello che ammette gli opposti, le contraddizioni; è un momento sacro in cui non dovremmo fermarci di fronte alle incongruenze apparenti ma osare per cercare di maturare una condizione che ci possa portare ad un nuovo punto di vista sulle cose che sia aperto verso l’esterno, alla possibilità di scambio e verso la mutazione continua della vita che non possiamo in alcun modo bloccare.
Accettare l’idea di andare oltre ciò che è Storia per riuscire ad entrare ed uscire dalla Metastoria come fonte di vita.
E’ l’angolo π, un angolo aperto, una nuova condizione in cui tempo regole e riconoscibilità esistono ma siamo in grado di modificarle rimanendo in sintonia con lo scorrere della vita.
Grande grande grande Mariano e grandi tutti i conduttori!
Luca Pieroni
2 Commenti
Unknown
Grazie del pensiero, Eka!
Buon ritorno in quella Parte della Sicilia che appartiene solo a te.
Baci piovosi (ma soddisfatti) dal Belgio,
Cindy
Eka
Ooo ho una piccola precisazione da fare: è stato il mio primo rito al quale non ho preso parte come conduttrice, ma non in assoluto, visto che è vivendoli da dentro che sono rimasta attratta dal fascino dei Riti delle Terre Danzanti che ho avuto la fortuna di gustare grazie alle Co-conduzioni di Paride e di Vincenzo di cui mi sono nutrita fino al giugno 2009. Il mio coinvolgermi sempre tanto ha scaturito le mie curiosità che ho man mano tradotto in uno studio sempre più certosino grazie anche a Mariano che mi ha proposto di trasformarlo in ricerca per una tesi… E se penso ai miei primi riti… non mi sarei mai immaginata che sarebbe toccato proprio a me sviscerarli così tanto come negli ultimi due anni mi sono 'divertita' a fare, portando avanti un lavoro a volte fin troppo faticoso perchè intercalato con altrettante elaborazioni del mio percorso personale, che proprio in questi giorni sto finalmente portando a compimento. E la tesi? La cosa più difficile che in assoluto abbia mai potuto affrontato nella mia vita!… fino ad ora, ahimè, come negarlo!… Grazie Luca per il commento breve ma in cui hai colto il cuore del mio partecipare… e un ciao a Cindy… che sono fiera di aggiornare… anche così!