Troia, mercoledì 18 maggio 2011. LETTERA AD ELISEO PER IL DECENNALE (Dr. Mariano LOIACONO)

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


I TEMPI SONO MATURI
PER SOGNARE E COSTRUIRE
UN MONDO DI “NUOVA SPECIE”


Caro Eliseo,

ci conosciamo da dieci anni che, per me e tanti altri, sono stati una grazia vitale che ci ha accompagnati, sanati, sostenuti, stimolati, incoraggiati, fatti crescere.

Io e il movimento di nuova specie siamo cresciuti abbastanza e, ad oggi, sono nate tante “cappelle” in tante regioni italiane che visito con piacere e ci alimentiamo periodicamente con iniziative e scambi vari. Come sai, lo scorso 25 febbraio, è nata la Fondazione Nuova Specie nel mio 63° compleanno con l’intento di fare un salto quantico.

Voglio chiederti un piacere.

Sento il bisogno di prendermi un anno sabatico per scrivere il manuale sul “metodo alla salute” ma sento che serve ancora una figura di coordinamento e di stimolo sia per il “metodo alla salute” che per la Fondazione. Tu sei quello che riconosco come il più vicino fratello ontologico e colui che potrebbe fare questo facendomi lavorare con serenità.

Credo, inoltre, che la tua presenza per un anno possa anche individuare le residue disarmonie presenti nel metodo e migliorarle alla luce della tua vicinanza all’ontologico che finora hai servito all’interno della chiesa cattolica.

Non volendo assolutamente escludere questa tua appartenenza e desiderio di contatto-cambiamento, ti chiedo di lavorare anche nel nostro movimento vitale che sento ti appartiene e che potrebbe fare con la tua presenza un importante salto quantico.

Mi dispiacerebbe morire senza aver approntato un manuale per il “metodo alla salute” (sempre più richiesto da tanti) e un compendio di quadrimensionalismo. Penso che la tua chiesa, adesso come adesso, ancora non scopra il tuo enorme valore e ancora non sappia che farsene della tua specificità e dei tuoi spunti ontologici, tesi a innovare istituzioni oggi molto lontane dalla vita e poco vicine a chi attraversa il disagio diffuso.

Penso che, se ci fosse Gesù al tuo posto, incontrerebbe i poveri di oggi e accetterebbe volentieri la mia proposta-richiesta, pur continuando a contattare scribi e farisei.

Mi piacerebbe che fossi presente alla settimana intensiva di luglio sulle “dinamiche metastoriche” dove si approfondirà proprio l’ontologico e le vie attraverso le quali ci sana-salva-riporta in salute. Ti anticipo che in ottobre farò un corso alla sessualità globale nella tua terra natale e un corso intensivo a Milano sull’adolescenza.

Conto sulla tua sensibilità e affetto che nutri verso me e tanti di noi.

Ti aspetto al tuo “IABBOK”. I tempi sono maturi per sognare e costruire un mondo di nuova specie.

Con affetto,

Mariano

14 Commenti

  1. Filippo

    caro Eliseo, fortunatamente ho trovato il tuo indirizzo e-mail sul tuo bel sito, dato che non riuscivo a scriverti direttamente sul blog del Metodo alla Salute…

    non so se mi conosci, sono Filippo Marroccoli di Altamura, il paese in cui sei venuto per il suicidio del fratello di Tonio Creanza…non è per convicerti, ma qualche mese fa anche un sacerdote si è suicidato qui ad Altamura, don Vincenzo Fiore…

    comunque, volendo un pò "smuoverti" in positivo, piuttosto che sfortunatamente in negativo, ci tengo anch'io che in qualche modo tu ti coinvolga più attivamente per il Progetto Nuova Specie, anche, perchè no, come presidente o vice-presidente, dato che anch'io sento che la Chiesa non è veramente più in grado di dare le risposte alle domande e le sofferenze dalla gente, sacerdoti compresi…da un pò di mesi conosco qui ad Altamura un sacerdote Argentino dell'ordine dei Clarettiani che è stato anche lui in Africa, per 10 anni e precisamente in Gabon…lui ha fondato qui ad Altamura un'associazione che si chiama "L'altra faccia dell'Africa" e organizza incontri e viaggi mensili in Africa per conoscere la bellissima cultura Africana…io vorrei tanto che conoscesse il Progetto Nuova Specie dato che lo sento vicino al suo Spirito, ma mi sento un pò piccolo davanti ad un sacerdote, anche se più volte gli ho parlato del Metodo, di Foggia, dei libri pubblicati da Mariano sull'Africa, nonchè gli ho dato un Limax dove c'era un tuo articolo sulla sessualità…penso che si può creare veramente un bel ponte con l'Africa per farci un pò rimescolare il nostro materiale genetico "occidentale" che ormai è abbastanza omologato ed impoverito, con gravi rischi per l'umanità intera…provo rabbia nel vedere i giovani sbandati, ubriachi e con tendenze distruttive, mentre le chiese sono vuote ed i parroci non sanno che fare, pur avendo spazi grandi da poter utilizzare…

    servono persone come te, che possono rinnovare lo Spirito di questa Chiesa, di questa società, che ormai è in forte decadenza, soprattutto perchè hai la forza dell'Africa e della Sua cultura che ti accompagna!

    spero un giorno di vederti affianco nel desiderio, utopia e viaggio verso un Mondo che non sia quello che vediamo Oggi!

    con rabbia e amore
    Filippo

  2. Benedetta

    Caro Eliseo,
    è da un po’ che dico di scriverti, ma ho sempre voluto rimandare perché sentivo che il tuo silenzio mi avrebbe fatto male.
    Oggi non è così, sento di volerlo fare, perché ho bisogno di comunicarti ciò che sento in profondità.
    Sono sicura che stai vivendo dei momenti profondi e unici e che il tuo silenzio sia dettato da qualcosa che molto probabilmente si stia muovendo dentro di te.
    Non ho avuto modo di conoscerti in profondità, purtroppo i momenti passati insieme sono stati pochi, ma ti assicuro che mi hanno comunque lasciato qualcosa di unico.
    Grazie a te ho potuto rivedere nodi miei profondi che inconsapevolmente mi stavano soffocando, e molti di questi nodi sono legati all’insegnamento religioso che ho respirato nella mia famiglia d’origine.
    Quello che tu rappresenti per me mi ha dato la possibilità di rimescolare le carte di rivedere alcuni piani e riaprire alcune porte che per tanto tempo ho voluto sigillare dentro di me.
    Credo che tu sia una persona molto profonda, che abbia sofferto molto, e che ora ha anche bisogno di riprendersi delle parti che fanno parte di un tuo jahvé che ancora esce fuori solo in parte.
    Sento che hai molto paura di deludere e che ancora questo tuo nodo originario ti impedisce di vedere che oltre la delusione c’è anche altro, c’è una parte di Eliseo molto sacra che vuole essere rispettata.
    La decisione di Mariano tu sai che è stata molto travagliata e difficile, ma credo che sia fondamentale per far si che le persone che amano profondamente la vita possano cominciare ad esprimere la loro specificità
    E’ importante che ognuno di noi senta che può cominciare ad osare e che la paura sia solo una spinta per iniziare a farlo; Mariano ha fatto molto, è anche molto stanco, e credo che sia un fratello che ora abbia bisogno di essere accompagnato e aiutato a fare un nuovo salto per la crescita di molti..
    Mi auguro che il tuo silenzio sia a termine perché penso che tu sai già dentro di te cosa vuoi,….
    Vorrei esserti accanto, spero che anche tu lo voglia!
    Ti abbraccio
    Benedetta.

  3. Stefania d'Aries

    Carissimo Padre Bestiale,
    non solo l'Africa e la Chiesa, ma tutto il mondo ha bisogno di Te e di un punto di vista di nuova specie.

  4. Sandro Taurisani

    Caro Mariano,
    sono certo che ciò che hai comunicato attraverso la tua lettera aperta ad Eliseo sia il frutto di una necessaria, profonda e onesta meditazione.
    Ed è per questo che voglio manifestarti tutta la mia sincera solidarietà.
    Il tuo progetto si sta realizzando ed è giusto che tu abbia un buon Direttore dei Lavori (scusa ma mi scappa una metafora architettonica) che possa mandare avanti il cantiere in accordo con il tuo spirito, ed è importante che tu metta a punto tutti quei dettagli e particolari costruttivi che sono indispensabili per la riuscita di una buona opera.
    La squadra che hai messo su è motivata, il direttore dei lavori mi sembra perfetto e tu rimani il progettista che lavora alla propria creazione.
    Voglio unirmi alle motivazioni da te esposte per augurare a Eliseo una serena riflessione su questa importante decisione. E voglio augurarti un buon lavoro per la realizzazione di ciò che ancora manca.
    Ti abbraccio con affetto, Sandro.

  5. Miriam (2 parte)

    Comunque Eliseo, hai sentito il vescovo, penso avrai avuto una risposta o non risposta dal provinciale e hai una proposta da Mariano! il tuo essere prete è più grande e profondo di quello che c’è su una carta ….tu puoi sentirti missionario dentro per come vivi e per quello che fai!!! L’appartenenza interiore è importante ma non preclude che tu possa anche essere altro…..forse non avrò aggiunto pensieri o dato una mano a capire cosa devi fare, ma spero di averti fatto capire primo che IO CI SONO E TI VOGLIO BENE in qualsiasi modo o dove tu sia, anche per sorreggerti, e poi che per me adesso è ora che tu metta fuori veramente ciò che devi fare…perché il tempo passa e non torna indietro !! non ci fa sconti…..Mariano ti ha fatto una proposta, che forse è più simile a quello che sei tu, o a me sembra cosi, e che ti può aiutare a crescere e a “trasformarti” ancor più in quello che sei e puoi diventare!! non so, sei tu che puoi dirlo, ma non fare che le “paure” resistenze di appartenenza ti blocchino dal fare i tuoi passi. Il tuo essere comboniano, la tua Africa, li porterai sempre con te, saranno dentro di te, perché fanno parte ormai del tuo dna!!!Questa proposta di Mariano è forse la strada che ti porta più a contatto con il tuo essere missionario nel terzo millennio e ti da la possibilità di creare una” famiglia missionaria” di persone diverse, ma disposte a cambiare e lavorare sul serio anche sul proprio essere, sulla propria vita.

    e poi…guarda che Fabio continua a dire che devi tornare, lo sai!!

  6. Miriam 1

    Ciao Eliseo, questo scritto nasce dall’intenzione di voler mettere un mio commento sul blog dell’associazione relativa alla lettera/proposta che Mariano ti mandato e che ha poi pubblicato sul sito. Come vedrai questo commento è divenuta una lettera per te già dalle sue prime righe, anche perché scrivendo a te mi sentivo più "libera" e sincera in quello che volevo dire.

    Eliseo
    che dire….ti mando questa mail, dopo la mail che Mariano ti ha mandato e dopo quella che tu mi hai mandato in copia, per il provinciale dei comboniani…che dire…….prima di tutto che sono riuscita a tradurla, tra l’aiuto del mio inglese un po’ più easy(dopo questa supplenza di inglese di due mesi) e il traduttore google in internet…
    Comunque a parte questo…che dire… tutto ciò che stai vivendo è sicuramente un periodo di movimento sotto i piedi, di scelte e di accettare e fare dei passi belli e brutti che siano, ma farli, sentendo, che anche se fanno male ti porteranno più dentro a te, più vicino a quell’Eliseo che ancora non conosci…penso al mio passo, iniziato da una spinta/decisione mossa da altri o altro ….come sai, e hai potuto condividere e vivere con me, quello è stato un passo dolorossisimo che mi ha SPACCATO e LACERATO come niente altro nella mia Vita ha fatto, un dolore assurdo,…..ma quello che volevo dirti è che nonostante tutto sono andata avanti e ho LASCIATO quella certezza conosciuta, quell’isola, quell’equilibrio che mi faceva star male per qualcosa che sentivo era più grande di me e che non conoscevo, non sapevo dove mi avrebbe portato, ma che sentivo giusto,.. era la cosa migliore per me.. è stata e la sento ancora dentro, una sensazione quasi di obbligo ad andare avanti, pur soffrendo, quasi morendo, ma di continuare, come di un salto nel vuoto per un presente/futuro che ancora non vedevo.. e poi c’eri tu Eliseo, Fabio, ad accompagnarmi, a sorreggermi quando le gambe non ce la facevano o vacillavano….come dirtelo Eliseo….il tempo penso sia arrivato, hai sentito in questo ultimo periodo i pensieri delle varie strade che potevi prendere ..ora sta a te buttarti e continuare la Tua e solo TUA strada,,.. quello che posso dirti , è un mio umile pensiero che forse non ti ho mai detto perché avevo paura o forse meglio sentivo che era giusto lasciarti libero di scegliere, ma pensandoci tu sei libero e devi rimanere libero di scegliere nonostante la mia opinione……
    Sai, ho letto la tua lettere al proviniale e l’ho sentita molto bella, delicata,umile nel senso nuovo, aperta ,pronta a ricominciare,! ma come ricomincerai? tu sai, chi sei ora,come loro “sanno”chi tu sei diventato o meglio “ti sei riscoperto, conosciuto”. Secondo te, loro nonostante le tue parole profonde e aperte sarebbero pronti ad accettare la tua “diversità” e la tua crescita sapendo che questa va a rivedere le loro certezze e verità?. Eliseo, ti senti pronto per tornare dai comboniani , o dai diocesani pensando che forse loro cambieranno o forse tu?….da come ti ho sentito non credo proprio, anche perché svenderesti e distruggeresti il tuo Essere Eliseo!
    Aspettare, vedere, intrecciare, parlare, è stato buono, ma io penso che ora sia giunto il tempo di MUOVERE il primo piede/passo verso un qualcosa ,di SCEGLIERE…Eliseo….dovunque andrai io ci sarò sempre, anche se per me non fosse la scelta migliore…sei libero, e penso che anche la nonna Maria a questo punto,…me la immagino seduta davanti casa con la sua sedia rossa e il suo grembiule azzurro con la traversa , che fa a maglia i tuoi calzini ,e direbbe :”è ora di camminare!., hai avuto i piedi protetti dai miei calzini, ora vai”. E’ una sega immaginaria della mia mente, ma chi lo sa, la nonna ti ha sempre preparato-protetto con i suoi calzini fino a questo momento…i calzini si romperanno adesso, si strapperanno, ma adesso i tuoi piedi saranno pronti per camminare scalzi sulla terra, sulla Vita!si vede che è tardi quasi le 23 e che sto delirando!

  7. Anna Rita

    Mariano caro,ho letto la tua lettera e ovviamente mi fa pensare e riflettere. Io ho partecipato al lunedì globale del 16 maggio dove tu hai fatto una lunga e profonda immersione e ancora prima nel bilancio preventivo in macchina per andare a cesena avevi espresso la tua stanchezza rispetto a tante cose. Un pò avevo intuito dentro di me che ci sarebbero stati forti cambiamenti, però io voglio vedere il positivo nel tuo scritto, il quale io lo percepisco una richiesta d'aiuto molto profonda e anche meritata io direi. Dico questo perchè tu hai lavorato tanto e continui ancora senza sosta prendendoti il carico enorme di troppe cose, che tutti conosciamo e pertanto io penso che quello che tu chiedi con molta umiltà ad Eliseo è molto bello perchè tu finalmente hai deciso di prenderti un tempo favorevole per te, i tuoi progetti personali e la tua famiglia che fin'ora ha aspettato con amore, devozione ma anche con tante tante difficoltà. Per tutti questi motivi veri e profondi io chiedo ad Eliseo che rifletta e accetti se lo sente dentro questa proposta. Anche tu caro Eliseo sei una persona molto cresciuta e con una tua specificità che può dare molto in questo momento ma anche ricevere perchè lo scambio è importante. Io sento che potrebbe essere una nuova fase se pur difficile però attraversandola porterà sicuramente del nuovo.Ti saluto caro Eliseo e spero di vederti presto. A te Mariano ti auguro che comunque vada, al dilà della decisione che prenderà Eliseo che quello che hai deciso lo porti avanti come impegno perchè è tempo di cambiare binario e direzione. Sento a pelle il tuo dolore e quanto ti costa fare delle scelte così forti però sono fiduciosa che la vita ti vuole bene e saprà indicarti la via giusta. Ti voglio bene Anna Rita

  8. Giovanna

    Caro Mariano ho letto la tua lettera indirizzata ad Eliseo e ti rispondo molto addolorata nel senso che da un po' di tempo sento molto forte la tua delusione, il tuo dolore per il peso che, da sempre, ti porti dietro rispetto al progetto "nuova specie" e adesso si è aggiunto anche il peso della "fondazione Nuova Specie".
    Come tu sa,i io mi sono sempre incazzata per questa tua modalità di fare sempre tutto da solo ma tu mi hai fatto toccare con mano che non si poteva e ancora non si può fare diversamente perchè mancano persone che sposano in pieno questo progetto così come hai fatto e fai tu.
    Sicuramente in tutti questi anni sono nate tante realtà sparse per l'italia di gruppi "alla salute" gestiti da persone capaci, bravi e che ci credono in questo nuovo punto di vista,quindi ti sei liberato delle conduzioni dei gruppi "alla salute" ma c'è ancora tanto ma tanto da fare. Nelle continue discussioni che abbiamo fatto e che continuiamo a fare ho visto e apprezzato un tuo cambiamento profondo e di questo sono molto felice perchè finalmente cominci a potare i rami che non portano frutto, ma soprattutto cominci a prenderti cura di te, cominci a vederti e a rispettarti, cominci a dire che prima di ogni altra cosa ci sei tu (rapporto con se stesso) e di conseguenza non puoi continuare a fare tutto tu e a metterti in secondo o terzo o ultimo posto ma devi scegliere di fare le cose più importanti per la crescita del progetto e che solo tu puoi fare anche a scapito di altre cose pure importanti, ma non si può fare tutto. Ed è proprio in questa ottica che condivido l'invito che hai fatto ad Eliseo perchè anche io penso che la missione si può svolgere ovunque, che essere cristiani non significa appartenere a una chiesa o a un luogo ma il mondo è il piccolo luogo dove c'è tanto ma tanto bisogno di convertire la gente ad un nuovo punto di vista. C'è bisogno di coerenza nel senso che siamo tutti d'accordo che il mondo sta andando a rotoli, che ci sono tantissimi segni di disastri, dolori, sofferenze, grossi come macigni ma noi continuiamo a fare quello che facevamo pur affermando e riconoscendo questo grosso disagio o mutamento antropologico; ecco la coerenza, siamo tutti chiamati a questo "sacerdozio", siamo tutti coinvolti in questo grande capovolgimento e soprattutto le persone più sensibili, quelle che hanno già fotto una scelta di vita a servizio di questa umanità, dovrebbero essere i primi i pionieri i trascinatori; a maggior ragione, quando si intravede una possibile strada, una modalità sperimentata sulla propria pelle, non si può far finta di niente o continuare a fare le solite stesse cose che modificano poco o niente. Anche io mi unisco a te per chiedere, con rispetto e amore, a Eliseo di dare una svolta alla sua vita, di sposare questa nuova epistemologia arricchendola e modificandola con la sua esperienza preziosa; non è un caso che Eliseo ha conosciuto il metodo alla salute, niente è a caso; se questo è avvenut,o forse aveva ed ha un significato molto forte e profondo per la vita di tutti noi. In questo percorso di salute e salvezza adesso ci sono molte persone, ma la presenza di Eliseo sarebbe veramente una grande benedizione per lui stesso e per tutti noi.
    Giovanna

  9. Cristian

    Questo post stimola ancor di più la mia riflessione sull'esistenza, sulla mia storia, sulla responsabilità. Tutti siamo convinti che il mondo d'oggi così com' è fatto non va più bene, non ci alimenta più, al contrario ci inscatola, ci “decoscentizza”, ci virtualizza. Molti di noi hanno assaporato, vissuto e beneficiato del respiro e della forza dell'epistemologia globale che libera da schemi prefissati e apre alla crescita e alla conoscenza… Tutti in fondo sappiamo di cosa c'è bisogno e quali sono i cambiamenti da mettere in atto…
    Il punto è che la teoria va molto più veloce della pratica.. e prima di arrivare a consigliare Eliseo su quale risposta dare mi chiedo io per primo come risponderei a questa proposta. Io per primo mi chiedo quanto della mia specificità (elemento imprescindibile) sono riuscito a svelare e quanto sono capace di intesserla con lo spirito del progetto nuova specie che in qualche modo mi ha salvato; quanto spazio riservo alla mia intuizione per continuare a scorgere il senso delle cose e quante energie dedico perché questa non venga annebbiata e offuscata da falsi bisogni dietro la quale nascondersi per inerzia e per paura; come poter intessere la mia specificità e il respiro dell'epistemologia globale nella mia storia concreta, in quella vicina a me e al mio territorio; quanto mi voglio accontentare e quanto ho il desiderio e il coraggio di smarcarmi da vecchi stili di vita seppur socialmente accettati, per guardare aldilà delle abitudini e del contingente, per crescere sempre di più e in più pienezza …
    In semplicità queste sono le domande di senso che oggi mi pongo. Cerco le mie risposte sforzandomi di amarmi, di guardare alla Storia a cui appartengo, a chi sono oggi, a chi cammina insieme a me e a come continuare a mettere piccoli passi. Anche se ciò che ho dentro va ben aldilà di ciò che ho scritto, o voluto rispondere a questo post comunicando il mio vissuto, l'unica cosa che mi riusciva fare.

  10. Anonimo

    Caro fratello saggio,cosa succede ora?la tua lettera ad eliseo mi ha fatto pensare,da tempo ho sentito forte in te il desiderio che eliseo tornasse,il desiderio di averlo vicino,di poter condividere con lui i meravigliosi fardelli di cui ti sei caricato e,al contempo,arricchito nella tua vita.lui è la persona che ho sentito,anche io,più simile a te.personalmente,ho però trovato difficile il contatto con lui,ma questo non è importante.certo sarebbe molto bello rivederlo al centro accanto a te,sapere che c’è qualcuno che collabora criticamente con il mio maestro,così che Lui non si stanchi troppo,che trovi tempo per rigenerarsi e non si consumi.ma fratello mio,non possiamo determinare troppo le scelte degli altri.chiedere è stato importante,lo hai fatto con grazia,umiltà,con la ragione e con il cuore.
    spero con te che la risposta sia positiva.ti voglio bene
    anna

  11. Francesco De Gregorio

    Tante e tante volte, in questi dieci anni che conosco il Metodo, ho sentito lanciare un grido di aiuto da parte di Mariano. Come tante altre volte anche adesso forse nessuno coglierà questo grido di aiuto che non è per se stesso ma rivolto a un fine, a un progetto, alla costruzione di qualcosa che va al di là delle aspettative causate da abitudini che ci rendono piccoli schiavi di una piccola vita. Certo, come si fa a dire a quegli uomoni e a quella donne che hanno costruito con tanti sacrifici il loro essere, il propro sapere in base alle proprie specificità o in base a una dottrina indottrinata di cogliere questo grido? Quello che abbiamo finora preso è soltanto un pò di buccia rispetto al frutto succulunto che possiamo cogliere dall'albero meraviglioso della nostra conoscenza.
    Prendendo spunto da qualcosa che lessi tempo fa, ricordo che l'autore paragonava l'universo ad un coniglio. Noi che ci abitiamo siamo minuscoli parassiti che vivono nella pelliccia del coniglio, che di tanto in tanto qualcuno vuole avere la forza di arrampicarsi sui peli sottili in modo da poter fissare una globalità più ampia di quello che noi siamo stati abituati a conoscere.
    Ecco, Mariano, io non voglio fare elogi alla tua persona e al tuo sapere profondo che pur vanno fatti, ma questo è troppo facile da fare e forse tanti ne avrai sentiti da me e da persone più qualificate. Io voglio che il tuo sforzo, la tua capacità, il tuo impegno che dura da 40 anni di solitudine e di appelli, possa essere accolto per poter dare a te la forza e la possibilità di poter stare stabilmente sul pelo del coniglio e lasciare a noi che non ne siamo capaci, gli strumenti per poter dire un giorno: "Anche io ho la possibilità di arrampicarmi". Chiedere aiuto ad Eliseo, sento che sia una cosa buona che va al di là della fratellanza ontologica poichè, per cultura, per conoscenza e per radici comuni in cui vi siete formati, pur distinguendovi nel corso della vita,
    avete in comune il marchio indelebile dell'amore verso la vita più intera, più sana, più globale. un bacio e un abbraccio Eli-solidale

  12. sabrina

    Caro Eliseo,
    ti scrivo dopo aver letto la lettera che ti ha inviato Mariano. Mi sono data un giorno di riflessione e poi ho pensato che tra me e te c'è un fondo comune. Mariano, il giorno del mio compleanno, ha detto che una Ferrari, se non sa di essere una Ferrari non corre neppure. Io non sapevo di avere alcune potenzialità che sono riuscita a "recuperare" grazie al Metodo alla Salute e alla vicinanza di tante persone che, come me, hanno voluto cimentarsi in qualcosa che va al di là del vecchio. Io credo che anche tu, rimanendo in qualcosa che è statico e contato, non possa mai darti la possibilità di scoprire veramente il tuo Javhè e le infinite capacità di cui sei dotato. Mariano ha ragione, io penso che adesso come non mai, abbiamo bisogno di rinforzare la nostra fede nella metastoria e tu sei l'uomo che ci può regalare questo. Anche io, caro Eliseo, ho rischiato, cambiando totalmente vita e, ti posso dire che, ho avuto molto di più di ciò che avevo prima. Inoltre lavoro tutto il giorno per realizzare il mio sogno: andare verso qualcosa di nuovo e semino nei miei bambini e nella mia famiglia e con le mie amiche. So di vivere finalmente!Tu stesso mi hai detto di essere cresciuta e questo lo devo anche a te, per cui ti dico: "Ascolta Mariano e permetti ad altre persone di crescere" ti voglio bene Sabrina

  13. Gabriella

    Desidero anch’io lasciare un commento a questa lettera che, ancora una volta, spinge tutti e non solo Eliseo, a riflettere e fare altri passi. Credo che per te, Mariano, per il movimento e perché nella società ci sia un reale cambiamento del modo di pensare e di affrontare il disagio, sia fondamentale arrivare alla stesura di questo manuale che si ponga come una alternativa al DSM che ha riempito la nostra quotidianità di presunte malattie e di etichette invalidanti. A te, Eliseo, vorrei dire che pure per il mio inizio di percorso è stata preziosa la tua presenza per riavvicinarmi ad una parte della mia formazione, quella religiosa, che tanto aveva occupato la mia vita e tanto mi aveva delusa … ancora brucia, per esempio, il ricordo di un prete che durante la celebrazione della messa di addio a mia madre interruppe la sua omelia per cacciare dall’altare un uomo con disagi psichici entrato in chiesa a dorso nudo …. Ciò che di te mi colpì fu invece proprio la capacità di entrare in relazione con le persone più sofferenti, una vera testimonianza di vicinanza di Gesù all’umanità, qualunque essa fosse. Hai dato tanto alla terra che ti ospita, ma oggi la Vita ti chiede di sperimentarti nelle problematiche di un mondo che corre troppo veloce e che presto raggiungeranno anche la terra in cui ti trovi. Con affetto, auguro a te, Eliseo, di meditare con saggezza su questo invito e a te, Mariano, di andare avanti in questo tuo progetto qualunque sia la risposta che riceverai.

  14. Sandra

    Caro Mariano,

    il destino ha voluto che quando ho provato ad inviarti questo commento, si è cancellato tutto. Ma ci tengo a inviartelo e quindi provo a riscriverti.

    Ho letto la tua lettera ad Eliseo e mi ha molto commosso. Mi ha toccato la tua “umile” richiesta di aiuto ad una persona che in questo momento senti un po’ più alla pari.

    Quando sono arrivata al centro nel 2005, sono stata subito colpita dal bellissimo lavoro di squadra svolto da te ed Eliseo e dopo di te, Eliseo è stata la persona che mi ha toccato più in profondità. Credo che Eliseo potrebbe rappresentare per te, per noi, per il Metodo alla Salute e la Fondazione una nuova forza al servizio della vita, soprattutto della TUA vita Mariano, perché stai attraversando una delicata fase di transizione e immagino quanto ti costi fare alcune scelte, dopo così tanti sacrifici per far nascere e crescere nuove prospettive per un mondo molto a disagio.

    Ma è pur vero che è da tanto che esprimi il desiderio di dedicarti un tempo per te ed è giusto che tu lo dedichi a te e alla tua famiglia che ha anche bisogno di te, oltre alla rete che hai costruito in tutti questi anni. E poi un tempo per scrivere e approfondire gli aspetti teorici del Metodo e del Quadrimensionalismo, per lasciare ulteriori tracce.

    Vorrei proprio che questo tuo sogno si realizzasse e che Eliseo decidesse di prendersi un anno per sperimentarsi al tuo posto, dando a te la possibilità di prendere un anno sabbatico senza perdere il lavoro che hai fatto per tanti anni con amore e passione. E poi ognuno di noi potrà fare qualche passo in più per alleggerirti e rendere questo tuo sogno concreto.

    Ora, anche se sto vivendo una fase di transizione importante, voglio far sentire la mia vicinanza e il mio affetto a te, Giovanna, Francesca, Daniela e in particolar modo a Barbara perché siete una famiglia molto generosa e in continua evoluzione e crescita. Vi voglio bene.

    In attesa di notizie positive dall’Etiopia, e approfitto per inviare un forte abbraccio ad Eliseo, vi faccio un applauso di incoraggiamento. Un bacio speranzoso,

    Sandra

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