Cesenatico, venerdì 6 maggio 2011. RESOCONTO della QUINTA GIORNATA della 1^ SETTIMANA INTENSIVA IN ROMAGNA.


QUINTO RESOCONTO
DEL CORSO INTENSIVO
organizzato dall’Associazione alla Salute Romagna

a Villamarina di Cesenatico (RN)

E’ arrivato l’ultimo giorno di questa settimana così ricca di emozioni, dinamiche di vita, scambi e intrecci profondi fra tante persone che per lo più si incontravano per la prima volta.

La mattina è iniziata con la partecipazione del Sindaco del comune di Cesenatico il Dott. Nivardo Panzavolta al quale il Dr. Mariano Loiacono e Maria Grazia Zamagni, presidente dell’Associazione alla Salute Romagna, hanno illustrato i contenuti di questo corso intensivo nelle profondità della vita. Il sindaco ha consegnato gli attestati di partecipazione ad alcuni partecipanti provenienti da varie regioni d’Italia.

Un rappresentante dell’Associazione “Piccoli Passi Per” di Sarnico ha letto e condiviso con tutto il gruppo il bilancio degli incontri con Mariano Loiacono nel loro territorio, è stato un bilancio molto positivo che apre prospettive di collaborazione e scambio tra i Metodo alla Salute e l’associazione di Sarnico.


Il Dr. Mariano Loiacono, come consuetudine, ha aperto il bilancio della settimana con l’Avanti Tutta, dopo di che ha coinvolto le famiglie, le coppie i gruppi e chi era presente da solo accompagnandoli a comprendere quanto ognuno aveva vissuto e ascoltato di se e degli altri.

Il fondo comune dei bilanci è stato un grande vissuto emozionale che ci ha accompagnato durante tutta la settimana e la possibilità di vivere e vedere con un nuovo punto di vista così vicino alla vita ma così lontano dal nostro ordinario.


Nei bilanci delle persone spesso è stata ricordata l’unità didattica
tenuta da Mariano Loiacono, Home Life, e quanto è servita a far riconoscere la parzialità del nostro vissuto. Come sempre Mariano ha coinvolto e dato valore ai più fragili, alle persone che per la psichiatria tradizionale sono affette da patologie croniche che non possono più migliorare e invece ha ancora una volta dimostrato con i fatti che non è la verità. In particolare con un ragazzo che in soli cinque giorni ha potuto far emergere tutto il suo valore, le sue capacità e ieri ha dato anche indicazioni preziose alle persone che si apprestavano a tornare a casa.

Nel pomeriggio le persone hanno cominciato a salutarci e sono stati momenti molto belli fatti di abbracci, baci, lacrime di commozione e ringraziamenti per questi cinque giorni di discesa nelle profondità delle nostre vite illuminando le parti più buie per poterle riconoscerle e cominciare a sanarle.

Annamaria Coppolillo

1 Commento/i

  1. Piero

    Carissimo Mariano e cari nuovi amici, dopo i giorni della settimana intensiva passati a Villamarina, direi che, dal punto di vista del metodo alla salute, i conflitti tra persone e popoli hanno senso compiuto, perché rivelano verità profonde e legami irrinunciabili nel vissuto di ognuno, manifestano una sola necessità, un solo bisogno, il dialogo. L’unica cosa a questo punto che veramente non ha più motivo di esistere, è la guerra, intesa come eliminazione fisica dell’altro, o anche solo come allontanamento dalla propria vita, con e per varie motivazioni e modalità, più o meno micidiali, di colui che vediamo come ostacolo, nemico, scomodo interlocutore. Credo che se il metodo si espandesse, nella migliore delle ipotesi a Mariano toccherebbe come minimo restarci secco in seguito ad un blitz dei NEVY SIALS, e a chi ne è compartecipe divenire un desaparecidos; la croce di Gesù e i leoni del colosseo ormai sono desueti. In uno scritto di una mistica, vissuta non molto tempo fa, Gesù le rivela che: “A me basta il coraggio di uno per creare un esercito di martiri.”, pensiero, sentimento, convinzione che ho molto amato ascoltare dalla bocca di Mariano. A questo punto credo sempre più che non c’è bisogno di essere mistici o santi per comprendere la verità, ma fare la verità con se stessi è la combinazione vincente per aspirare alla santità, cioè alla vita piena, sovrabbondante, della quale nessuno può essere privato o privarsi. È vero, da soli si può cominciare, ma il compimento della nostra umanità si ha solo nel condividere il nostro cammino con chi ci vive accanto, un cammino che, per me, è fatto soprattutto di attesa, quella dello stupore, uno dei vissuti più connaturali alla nostra umanità. Un’attesa in cammino dunque, un salendo di stupore in stupore, o, come direbbe S. Paolo, ‘di gloria in gloria’. Il difficile non è cominciare, anche se così parrebbe a prima vista, ma, come lo si esprime nel metodo, rimanere immersi nella vita, nell’utero che ci ha generati nella speranza. Ora so non solo di avere un’opportunità in più di dialogo per raggiungere e tentare di realizzare i miei bisogni più veri e profondi, ma di possederla in proprio, perché ormai voi mi appartenete, come io a voi. Un grazie ed un abbraccio a tutti, Piero.

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