Ancona, sabato 30 aprile. PRIMO BILANCIO DEL PROGETTO “RAINBOW” (sede dell’Associazione alla Salute ONLUS Marche – quartiere Rio dej’ Archi).

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ACCOMPAGNAMENTO DI LUIGI,
COSIDDETTO “PSICOTICO”,
&
PROGETTO “RAINBOW”
Sabato 30 aprile si svolto presso la sede anconetana dell’Associazione alla Salute ONLUS Marche il primo bilancio del gruppo di lavoro del progetto “Rainbow”. Alla prima fase del progetto “Rainbow” hanno partecipato: Silvio, Michela, Benedetta, Monica, Gabriella, Paola, Giorgio, Luca (io), Ludovico, Valentino, Caterina, Leonardo, Pino e Luca Rosica, che si occuperà del progetto nel periodo prossimo in cui proseguirà a Foggia

Nato dall’impegno di alcuni volontari all’interno dell’associazione, il gruppo si propone per l’accompagnamento “intensivo” di persone con sintomatologie di disagio cosidette gravi.

In particolare tutto questo è iniziato da circa un mese per cercare di sbloccare la situazione di “parassitismo” stagnante in cui versa dalungo tempo Luigi Compagnone, che probabilmente molti quasi tutti conoscono, ma che io personalmente ho iniziato a conoscere davvero, da pochissimo tempo.

Come accennato, per muovere qualcosa all’inteno della vita di Luigi è stato necessario creare un gruppo di lavoro coordinato, motivato e desideroso di mettersi in gioco per aiutarlo, ospitandolo, in modo alternato nelle case delle persone che si sono coinvolte, per brevi periodi di tempo e fargli re-imparare ad amare ed a convivere/condividere la vita di ogni giorno.

Nei primi giorni in cui Luigi è stato da noi ho potuto conoscerlo meglio, ho visto la naturalezza con cui i miei figli lo stressavano continuamente perché interagisse con loro, ho visto nascere in me una reale possibilità/capacità di interagire simmetricamente con lui, di sapere definire il mio territorio e se necessario difenderlo ed ho visto come Luigi riconosca le situazioni e le persone e come tenda ad utilizzare tutto a proprio favore per continuare ad esistere nel suo stato di non vita, come, infine, egli tenda ad appoggiarsi sugli altri in modo da farli sentire gratificati/compiaciuti per non doversi appoggiare sulle proprie forze.

Grazie al lavoro svolto con impegno da tutti noi è stato evidente come, verso la fine del mese desse qualche segno di suo cedimento la sua imperturbabilità: gli occhi restavano molto più spesso aperti, le sue labbra si atteggiavano spesso al sorriso. Finchè il 27 aprile Luigi ha addirittura fatto emergere la propria rabbia, una reazione VIVA dimostrando che qualcosa stava accadendo.

La cosa è successa a casa mia, quando era solo con Benedetta (mia moglie) e proprio lei ha chiesto che, prima che Luigi se ne andasse da Ancona per la settimana intensiva e per continuare il suo percorso per un breve periodo a Foggia, ci fosse stato un incontro per fare il bilancio di questo primo periodo.

L’incontro ha dato inizialmente la possibilità ad ognuno di mettere fuori le proprie considerazioni e sensazioni riguardo il lavoro svolto, evidenziando come sia stato importante mettere determinazione nel creare dinamiche con soggetti psicotici.

A conclusione dell’incontro è stato infatti necessario spingere Luigi a tirare fuori qualcosa di suo, una sua impressione, pensiero o una qualsiasi espressione ; ma che venisse veramente da lui. E’ stata allora fondamentale la determinazione del gruppo nel non arrendersi di fronte alle continue “difese” di Luigi che continuava ad esprimersi solo attraverso frasi fatte e di convenienza che gli permettessero di non mettersi in gioco e di avere comunque l’approvazione, evitando di confrontarsi direttamente con chi stava interagendo. Dopo lunghi tentativi, fatti attraverso il codice analogico di quasi tutti i presenti, Luigi è riuscito ad aprirsi un pochino ed ha cominciato a fare emergere la propria rabbia rispetto a forti delusioni che ha sentito di subire durante l’adolescenza portava con se sin dai tempi dell’adolescenza. E’ stato INCREDIBILE come, anche se per pochi istanti, Luigi sia passato dalla sua forte chiusura a raccontare in modo lucido alcuni nodi della propria storia. Questo passaggio, a cui ho potuto assistere, testimonia la sacralità delle dinamiche avvenute e come non esiste nessuna presunta “malattia” genetica di cui Luigi è portatore. Secondo me, il concetto di “malattia”, serve a chi non è in grado di entrare in dinamica con soggetti definiti “psicotici”, i quali per cambiare, necessitano continuamente di un contesto con persone in grado di interagire con dinamiche profonde e molteplici, come avvenuto con Luigi. Io ci ho visto, in quel breve momento, la volontà di affidarsi e liberarsi di un po di “rogna” che Luigi poratava con se.

La sua espressione era estremamente cambiata, gli occhi quasi sempre aperti, la voce netta, viva, senza esitazioni. Poi, dopo un po’ di tempo, è ritornato nel suo abituale stato di “non vita”, a dimostrazione del fatto che le dinamiche di cui necessiterebbe dovrebbero essere, quanto più possibile, continuative. Credo comunque, che questa esperienza l’abbia sentita e il modo in cui tutto il gruppo ha unitamente lavorato ha segnato una via da proseguire che, molto probabilmente, aiuterà Luigi, e anche tutti coloro che all’interno di questo gruppo stanno lavorando, in quanto ha messo e metterà in dinamica alcune parti scomode della nostra vita che spesso preferiamo non vedere perchè ci fanno paura.

Proprio a questo proposito io mi sono ritrovato (incredulo) nella stessa situazione di Luigi alla fine del bilancio. Sono rimasto molto scosso dalla sua tenacia nel non esprimere quello che profondamente sentiva: mi faceva rabbia e tenerezza allo stesso tempo e più lui resisteva più io mi bloccavo… finchè, una volta fuori mi sono sentito completamente incapace di entrare in contatto con il mio stato d’animo ed esprimerlo agli altri, spaventato, impaurito, capace solo di parlare attraverso frasi fatte ed abbracci “finti”. Ancora oggi medito su quanto è accaduto a me in quel contesto.

Tornando al bilancio, è stato molto bello vedere come Mila sia cresciuta e stia molto bene nel corpo e nelle profondità; l’ho vista interagire con suo figlio e con gli altri in maniera molto armonica. La sua risolutezza si è trasformata in consapevolezza dei propri mezzi e di quelli degli altri; la sua dolcezza si è amalgamata con una rinnovata umiltà ed altrettanto rinnovata decisione. Credo che il suo approccio con Luigi sia stato da bellissima mamma e donna: matura, amorevole e distaccata all’occorrenza.

Le persone non cambiano da un giorno all’altro ma il duro lavoro che lei sta facendo sta dando dei buoni frutti.

Tutto il gruppo è molto cresciuto in questa esperienza che spero continui con la stessa convinzione e anche con la leggerezza e il piacere di crescere reciprocamente.

AVANTI TUTTA AL GRUPPO “RAINBOW”!!

Luca Pieroni

3 Commenti

  1. bueno buono good

    Leggete questo articolo:
    "Pillole per renderci mansueti"
    wp.me/p19KhY-tw

  2. SirDave

    sono molto commosso dal racconto!
    non mi vengono parole, ma sento forte il lavoro che ognuno ci ha messo, a partire dal narratore che sta diventando protagonista :* , segue il gruppo di impegno e i fulchri Mila e Luigi.
    Un abbraccio di cuore per te Luca!

  3. serena

    Caro Luca,
    ti ringrazio in modo particolare di questo post; potendo fare liberamente tutto ciò che desidero, avrei partecipato col cuore a questo gruppo di lavoro, anche perché voglio bene a Luigi e avrei piacere di andare oltre certi nostri limiti relazionali; purtroppo nell'operare delle scelte ho dovuto al momento rinunciare, ecco quindi che avere occasione di essere aggiornata sul percorso che state percorrendo insieme diventa importante.
    Sento che avrete molto materiale da condividere durante il corso di luglio sulle dinamiche metastoriche, e sono certa che ognuno di voi crescerà tanto attraverso questa esperienza.
    Ammiro molto l'autentica, profonda e preziosa nuova capacità di Mila di sperimentarsi con flessibilità, so che ha dovuto accettare di attraversare tante difficoltà per raggiungerla e ancora oggi continua a farlo.
    Vi ringrazio tutti per la solidarietà, e il Compagnone per essersi chinato ad abbracciarmi in quel modo nel giovedì di Cesenatico.

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