Ordona, mercoledì 16 marzo 2011. “IL MIO CERCHIO MAGICO… BILANCIO DEL GRUPPO ALLA SALUTE”, by Sabrina Cela.

IL MIO CERCHIO MAGICO...

BILANCIO DEL GRUPPO ALLA SALUTE

Ordona – 16/03/2011

Ieri presso la mia scuola di Ordona si è tenuto un Gruppo alla Salute molto intenso.

Sentivo già dal giorno prima che sarebbe stato un pomeriggio importante forse perché avevo seminato tanto durante le settimane di pausa tra un gruppo e l’altro e percepivo che i tempi fossero maturi per un salto qualitativo. Avevo paura.

C’erano con me Francesco, mio marito, Gianni, Titta e Luca di Senigallia.

C’erano Mirella che sta frequentando i gruppi alla salute a Foggia e che stiamo accompagnando con amore e devozione a fidarsi e a lasciarsi andare, c’era Erika, ricercatrice universitaria bloccata e ossessionata da mille perché, c’era lo zio di Giuseppe – il bambino orfano di padre e di madre morti tragicamente – ; c’era Sabrina che ieri ha mangiato un po’ e lo ha comunicato con gioia… C’era Anna mamma capricciosa e insoddisfatta, delusa e arrabbiata… C’erano… C’era Graziella sofferente per un marito che l’ha abbandonata, c’era Rosa che ha pianto tutto il tempo perché suo padre è stato malvagio… C’era.. C’era la vita.

Una vita intrecciata, problematica ma desiderosa di crescere e di ascoltare. Si è sentito lo spirito del Metodo alla Salute, lo stesso spirito che sentivo quando sdraiata sul letto sentivo Mariano, la sua voce, ma non capivo e lui mi diceva: “Ma che stai a fare, se non senti”? E io rispondevo: “Respiro la vita e rimango”. Una vita che non ho mai respirato e che ora respiro accanto a Francesco e ai miei animali, al mio giardino e alla mia scuola.

Una dinamica importante, innescata da me, sostenuta da Titta, completata da Francesco e stoppata giustamente da Gianni, ha portato ad uno scoppio di Titta teorizzato alla fine per accompagnare la gente incredula che si chiedeva come fosse possibile che un conduttore potesse stare tanto male. Stamattina ho rassicurato Titta, le ho detto che è la vita, un atto adulto è accoglierla così com’è, se la gente non lo capirà, pazienza. Il gruppo alla salute è questo. E’ vita…

Francesco nella dinamica ha fatto il padre morto di Ilaria. Francesco lo conosceva da sempre; Francesco è stato bravissimo. Nelle sue teorie, nel suo accompagnamento è un uomo di fede. Alcune volte mi ha bloccato davanti a tutti. Io mi sono fermata ma poi nel bilancio ho detto che non andava fatto, perché mi screditava davanti alle persone anche se le sue intenzioni erano più che sane. Ma poi ho capito, Francesco si sta conquistando il suo territorio; Francesco ora mi fa anche stare male quando sa che per me è crescita. Tutela anche se stesso e nel gruppo c’è voluto stare rispettandosi.

Sono finalmente riuscita a dire a Gianni che molte volte, nelle passate conduzioni, mi sono sentita bloccare da lui. Incredulo mi ha guardato e mi ha detto che avrei dovuto dirglielo prima. “Avrei” ma io non l’ho fatto per paura di perderlo, perché in questo ambiente la figura medica è ancora una garanzia e perché in fondo gli voglio anche molto bene.

Sono stata una brava conduttrice, ho sempre tenuto presente il globale della situazione, cercando di dare valore a tutto e a tutti.

C’è stato Vincenzo, il professore di religione, che bene-dicendo il gruppo ha dato un segno di sacralità all’incontro.

Alla fine, verso le sei e mezza, nessuno voleva andare via, ho visto Francesco tenere per mano Gerarda, Agnese, accompagnare con lo sguardo l’irritazione e la delusione di Luana, arrabbiata contro il mondo. Allora Francesco è uscito e ha chiesto le chiavi della scuola ai bidelli. A quel punto è intervenuto Pietro, lo “scemo del villaggio”, custode della scuola a tempo pieno che ha accettato di prolungare il suo orario di lavoro senza essere pagato: “Tanto a casa che devo fare”?

C’è stata Simona, la baby sitter, insicura e volenterosa che ha tenuto così bene i bambini da meritarsi l’applauso di tutti. Simona oggi mi ha detto: “Non ho mai visto qualcosa di così diretto e semplice” e lo ha detto a sua madre e alle sue migliori amiche.

Stamattina tanti messaggi mi hanno ringraziata di esistere e Nicoletta, a cui ho tenuto il cane per tre mesi per vedere i suoi figli felici, ha detto che andrà in giro con il “megafono” per sensibilizzare la gente perché a Ordona Patrizia è rimasta incinta a 15 anni e perché ieri sono scappate due ragazzine stanche di madri ossessive. “Dobbiamo continuare con questi gruppi” ha detto anche perché suo padre non beve più da anni grazie al Metodo alla Salute. È spaventata per il futuro dei suoi figli.

Mirella da ieri sera, come me, vuole proseguire i gruppi anche in estate e farli più spesso. Vorrei avere la forza di fare tanto…

Prof.ssa Sabrina CELA

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– Messaggi mandati a Sabrin
a

“Il l tuo bilancio mi ha commosso” (da Serena, 17-3-2011).

“Il Punto di Ascolto è stato un pieno di emozioni davvero fortissime per me! Grazie Sabrina per quello che stai facendo per gli altri! Sei speciale! E ieri ho scoperto che anche Franco lo è! Puoi ritenerti fortunata di avere un marito così e, lui di avere te come moglie! Grazie ancora Sabrina! Un Bacio e buona giornata” (da Agnese, 17-3-2011).

“Felice di gioia… volevo dirti grazie di esistere… anche se ti confido che tutto ciò fa paura…” (da Ilaria, 17-3-2011).

3 Commenti

  1. Angela

    Mi ricordo di Sabrina quando non riusciva nemmeno a stare in piedi e andare a scuola. Sentire questi progressi che ha fatto su di se e come insegnante accende tante speranze anche in me che ho ancora dubbi e faccio tanta difficoltà. Belli anche i cambiamenti che ha fatto Francesco. Penso anch'io come Serena che Sabrina ha avuto il coraggio di portare semi nuovi in una terra molto difficile come la scuola. Perciò insegnanti datevi da fare pure voi.
    Avanti tutta Sabrina
    Angela

  2. Gabriella

    Ho avuto la fortuna di partecipare ad uno di questi incontri qualche mese fa e devo dire che Sabrina ha avuto il coraggio di portare semi nuovi in una terra molto difficile, non solo perchè si tratta di un ambito istituzionale,ma anche perchè è un paese dove è ancora molto forte la divisione dei ruoli per cui gli uomini lavorano intensamente e le donne si fanno carico di tutta la gestione familiare.
    Quel giorno, partendo dai bambini che ci hanno insegnato molto nel dire le cose così come sono con semplicità, le mamme si sono sciolte e hanno avuto l'opportunità di parlare dei loro timori, dei dubbi che le accompagnano nell'educazione dei figli, delle paure che hanno provato già al momento del concepimento, svelando parte di quel disagio asintomatico così difficile da far emergere.
    Penso che questo Cerchio Magico sia un esempio di grande integrazione tra genitori ed insegnanti nell'educazione dei bambini, laddove generalmente si seguono strade divergenti.
    Auguro a te, Sabrina, di proseguire con tutto l'amore che ci stai mettendo e che il tuo sia un progetto pilota per altre scuole che vorranno prenderti ad esempio.

  3. Unknown

    Cara Sabrina,

    puoi essere orgogliosa dei bei risultati che stai ottenendo a scuola!

    Conosco bene gli ambienti scolastici, lavorandoci da diversi anni… Non è per niente facile far sì che quella Istituzione accolga l'innovativo Metodo alla Salute.

    Complimenti per il tuo coraggio, la tua serietà e la tua sensibilità!

    Avanti tutta!

    Cindy

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