Ancona, domenica 13 febbraio 2011. SECONDO INCONTRO del Progetto CoHabitat: “Libertà religiosa come diritto: dialogo tra credenti e non credenti”.


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“INCONTRIAMO LE COMUNITA’ CRISTIANE”

Cari lettori,

si è tenuto domenica scorsa ad Ancona il secondo incontro interreligioso del Progetto CoHabitat. Dopo aver riscontrato notevole successo al primo incontro dedicato alla religione musulmana, l’Associazione alla Salute ONLUS Marche e i suoi partner hanno apprezzato l’importante partecipazione della cittadinanza anconetana e marchigiana al secondo incontro. La sala di riunione di Palazzo Bottoni era colma di cittadini di varie provenienze etno-culturali, di religioni diverse, uomini, donne e bambini: 150 persone che hanno ascoltato per ben quattro ore le relazioni dei rappresentanti cristiani, le testimonianze e lo scambio di vissuti di coloro che non hanno temuto di esprimersi davanti a tutti.

All’onore, una confessione dalla quale Italiani ed Europei, Africani, Americani, ecc. provengono per la maggior parte: il Cristianesimo. Cosa sappiamo oggi di questa millenaria religione? Come ce la insegnano i rappresentanti delle tante Chiese cristiane sparse ai quattro angoli del mondo?… e soprattutto quanto influenzano la vita quotidiana delle persone che praticano ancora o non più? Sono in grado la fede e il Cristianesimo di aiutarci nelle nostre esistenze? Tali domande, vaste ed esistenziali, devono rimanere aperte; è importante tuttavia interrogarci, partendo dai nostri vissuti, e confrontarci con i saperi emotivi altrui.

Lo scopo di questo progetto, come ce lo ha ricordato il moderatore, Dott. Silvio Boldrini, è dunque di creare scambio: “Dobbiamo diventare concreti e scendere in campo; dobbiamo far emergere i nostri vissuti senza coprirli di veli o maschere. Rischiamo, se non confidiamo nelle nostre verità, di fare tante belle poesie… inutili tuttavia per la vita e incapaci di farci stare tutti insieme”. Dopo tale promettente premessa, è iniziato il convegno con la Signora Anna Mattioni.

La Signora Mattioni, rappresentante della S. A. E. (Segretariato Attività Ecumeniche) di Ancona, ci ha proposto di presentarci nelle grandi linee le caratteristiche comuni tra le diverse Chiese che raggruppa il Cristianesimo, sottolineando e dando la massima importanza alla fede alla quale ognuno risponde in modo particolare e inedito. Ha presentato successivamente gli elementi di scisma tra le Chiese: 1) 1054 – Grande Scisma, detto anche Scisma d’Oriente dagli Occidentali e Scisma dei Latini dagli Orientali – i capi rispettivi sono il patriarca e papa; 2) 1529 – Martin Luther dà inizio al luteranesimo ed in seguito Jean Calvin che diede inizio al calvinismo; 3) 1534 – scisma anglicano (Enrico VIII e Anna Bolena). Infine, ha speso alcune parole per il C. E. C. (Consiglio Ecumenico delle Chiese), “nato ad Oxford nel 1938, è frutto degli sforzi destinati a far confluire in un consiglio ecumenico mondiale i molteplici organismi ecumenici dispersi nel mondo”. Ha specificato in fine che la Chiesa Cattolica non è entrata nella C. E. C., ma ci collabora attivamente.

A seguito di tale strutturato discorso, si è potuta agganciare la Pastora Grete, portavoce della Chiesa Protestante delle Marche e più particolarmente del movimento chiamato Metodismo. Rispetto al discorso di Mattioni, la pastora ha aggiunto un elemento importante nella storia del Protestantesimo, il quale non va inteso solo come “protesta” , bensì come “risveglio evangelico”. Il primo Protestantesimo, nato con Lutero e Calvino, è intrinsecamente legato alla protesta nei confronti della Chiesa Cattolica (per approfondire l’argomento, clicca qui). Dopo il XVI secolo, la cosiddetta “Chiesa Riformata” conobbe quattro momenti significativi di “risveglio evangelico”: il primo nel XVII secolo con il Pietismo e i Quaccheri; il secondo nel XVIII secolo (Metodismo, “Grande Risveglio”, ecc.); il terzo nel XIX secolo (Battisti…); l’ultimo nel XX secolo (Evangelicali, Pentecostali e carismatici).

Si è presentato a noi, a conclusione del discorso della Pastora Grete, il Pastore Marco Sammartino in quanto rappresentante del quarto movimento protestante: Movimento Pentecostale o Pentecostalesimo. Nato tra la fine XIX e l’inizio del XX secolo, esso pone speciale enfasi sull’effusione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste, come descritto negli Atti degli Apostoli (capitolo 2). L’aggettivo “pentecostale” fu usato per le prime volte intorno al 1880 tra alcune correnti interne alle chiese metodiste e battiste nord americane. Nasce in un momento di grande stanchezza rispetto alle continue offese da una immoralità e da un insegnamento che rappresentavano la più palese violazione degli insegnamenti di Cristo.

Si sono poi succeduti rispettivamente i rappresentanti della Chiesa Avventista (dalla parola “Avvento” che indica il periodo dell’anno liturgico in cui si attende il ritorno del Salvatore Gesù Cristo), della Chiesa Ortodossa (Chiesa storica, detta d’Oriente, ha camminato insieme alla chiesa romanica latina per un lungo periodo fino allo scisma), infine si è presentato Padre Giuseppe, a suo tempo missionario in Congo (attuale Zaire), e ha reso conto delle caratteristiche della Chiesa Cattolica.

Alla fine dell’esposizione da parte dei vari relatori, Silvio Boldrini ha proposto di dedicare tempo alle confessioni dei laici, i quali potevano “approfittare della presenza dei tanti preti presenti nella sala” e rendere conto dei propri vissuti.

Si è immersa coraggiosamente, e per prima, una donna residente ad Osimo, Antonella, la quale ha offerto all’assemblea una sua poesia scritta “di pancia” mesi fa… Nella sua generosità, ci ha anche permesso di diffonderla qui; di cuore la ringrazio.

URLO

“IL SACRIFICIO A CHI GIOVA?
L’OBBLIGO A COSA SERVE?
IL SENSO DI COLPA A COSA SERVE?

LA TRISTEZZA A COSA SERVE?

STRONZO DI UN PRETE!


PERCHE’ NON SEMPLICEMENTE UMANO?


IL MARTIRIO A COSA SERVE?


IL FIORETTO LASCIAMOLO ALLA SCHERMA!


LA CASTITA’ OBBLIGATA A CHI GIOVA?

L’AFFETTIVITA’ RIPUDIATA A CHI GIOVA?

LA VERITA’ ASSOLUTA A CHI GIOVA?

DIO SE ESISTI
SICURAMENTE NON SEI…
PER GLI EVENTI TRISTI.

LA GIOIA E’ GIUSTA PER TE.

LA GIOIA E’ GIUSTA PER NOI.

L’UOMO E’ IMPORTANTE IN SE’

IL PIANETA TERRA E’ IMPORTANTE IN SE’

L’UNIVERSO E’ IMPORTANTE IN SE’

OGNI CREATURA
ANIMATA E INANIMATA

HA VALORE

NESSUNA COSA IN TUO ONORE

DIO CHE COSI’ FATTO

PENSO NON ESISTI

CREDO, SEI STATO COSTRUITO,
DALLE NOSTRE MENTI TRISTI.

LA VITA E’ INTRECCIO…
IL BIANCO, IL NERO…
EVVIVA L’ARCOBALENO

OGNI COSA HA VALORE
NESSUN PREMIO
NESSUNA PUNIZIONE
SOLO IPOTESI DI VITA SEMPRE MENO PARZIALI

SEMPRE, SEMPRE, SEMPRE
PIU’ GLOBALI”.

Partita da questa sofferenza espressa attraverso la poesia, Antonella ha saputo rendere conto del perché di questo sfogo e soprattutto di quella tristezza che ha avvertito nella sua esperienza di vita nei confronti della Chiesa Cattolica di cui si sentì abbandonata in un momento di difficoltà. Davanti alle tante domande che si poneva, non ebbe l’ombra di una risposta, né si sentì accolta, vista nelle sue parti addolorate e arrabbiate.

Elisabetta, una signora di Jesi, interviene subito dopo Antonella e dice che concorda appieno con la freddezza e l’austerità denunciate da lei. Il Cristinesimo oggi non dà un messaggio di vita ai fedeli, agli uomini e non lo comunica certamente ai giovani che sono in balia di loro stessi. Questa è una nota molto dolente per i giovani oggi.

Una donna sud americana di religione protestante (evangelicale) ha preso la parola dopo Elisabetta… Questa donna si è espressa con gioia e convinzione, dichiarando d’emblée di essere stata forse privilegiata rispetti ad altre persone. Nel suo cammino di vita e fede, ha avuto la fortuna di incontrare un prete decisamente rivoluzionario anni fa… All’epoca, il Cristianesimo godeva ancora di un grande riconoscibilità ed aveva una forte influenza sulla vita delle persone… Ha aggiunto che bisogna reinterpretare le Sacre Scritture le quali sono fonte di vita ed espongono i valori del Cristianesimo e soprattutto di Cristo. E’ importante, secondo lei, seguire i suoi insegnamenti: “Gesù è andato contro le leggi della sua epoca: andava a cena con le prostitute e i delinquenti del tempo”! Era lui stesso rivoluzionario e pieno di vita. Ha concluso il suo intervento dicendo di voler vivere di emozioni, perché sono lo spirito della vita, e non è il sacrificio, il dolore e l’abnegazione. “Il Regno di Dio è qui“!

L’ultima testimonianza è stata porta da Benedetta, una giovane donna umile e coraggiosa che ha messo a nudo i suoi vissuti più profondi legati alla sua persona e alla religione. Prima di immergersi, ha precisato che sta affrontando in questo periodo un nodo intrinsecamente legato alla religione. Durante la sua adolescenza, si è affidata alla figura di Dio; pur non credendoci molto, le rimase più accessibile affidarsi ad Egli in un primo momento… Proveniente da una famiglia fortemente credente, nei momenti di difficoltà, pregare Dio era l’unico strumento che possedeva. Più volte poi, chiese aiuto mentre viveva esperienze forti, ma non venne aiutata, non tanto perché fosse rifiutata, ma perché i religiosi non avevano gli strumenti per aiutarla. Il mancato punto di contatto tra Dio e Benedetta, ha condotto quest’ultima ad attentare alla sua vita… Benedetta non si sentiva a contatto con se stessa e ritrovarsi (o riavvicinarsi alla sua essenza o specificità) le è stato possibile soltanto intraprendendo un percorso con il Metodo alla Salute, ideato dal Dr. Mariano Loiacono e praticato anche dall’Associazione alla Salute ONLUS Marche. Grazie ai Gruppi alla Salute e al percorso intrapreso, ha potuto rivisitare parti della sua esistenza, parti sue, e immergersi nelle sue profondità: allora ha sentito di incontrare Dio… Ha aggiunto di essere stata accompagnata da persone che non l’hanno giudicata, né si sono spaventate di quelle parti; anzi quegli accompagnatori le hanno portato lo spirito vitale, dandole il senso del viaggio (o percorso) e facendo nascere in lei la speranza… “Oggi sono in grado di sentire un punto di contatto tra me e Dio che possiamo chiamare profondità o vita: oggi sento lo spirito vitale dentro di me e non ho paura di immergermi nelle sue ombre e nei miei nodi”.

Con quest’ultima testimonianza si è conclusa pressappoco la mattinata; sono stati aggiunti i dovuti ringraziamenti al pubblico e ai partner ed un’insegnante, partecipante al progetto, ha espresso tutto il suo riconoscimento ed il suo entusiasmo rispetto all’andamento di questo secondo incontro: “Vedere tutte queste persone che spendono tempo, si ascoltano e si scambiano è davvero molto bello”.

Concludo anch’io con un ringraziamento al sacerdote Giovanni della Chiesa Ortodossa Romena che ha messo a disposizione la sua “Domus”, incuriosendoci rispetto ad alcuni degli innumerevoli simboli di culto. Ringrazio anche di cuore il pastore Marco della Chiesa Evangelica Apostolica che ci ha permesso di condividere insieme ai fedeli una celebrazione evangelica “frizzante”, ricca di emozioni e di vita.

Vi saluto tutti con affetto,

Cindy Recchia

Associazione alla Salute ONLUS Marche



3 Commenti

  1. sabrina cela

    ciao cindy

  2. Unknown

    Caro Giorgio,

    il prossimo incontro del progetto interreligioso si terrà domenica 27 febbraio. Se sei in zona, potresti raggiungerci a Palazzo Bottoni.

    Buona giornata,

    Cindy

  3. Giorgio

    Ho trovato molto bella la poesia di Antonella. Si vede che viene dalla sua vita e dalla sua sofferenza. Questo progetto Cohabitat mi sembra una gran bella cosa.
    Giorgio

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