COMUNICATO STAMPA del 12 ottobre 2010. “Non possiamo finire in manicomio noi e il rinomato Centro di Medicina Sociale”.

COMUNICATO STAMPA DELL’ 12 OTTOBRE 2010
NON POSSIAMO FINIRE IN MANICOMIO NOI E IL RINOMATO CENTRO DI MEDICINA SOCIALE

Per accontentare le richieste dell’Università di Foggia, l’Azienda intende sfrattare il Centro di Medicina Sociale dai locali di sua proprietà con grave disagio degli assistiti e delle famiglie che da tutta l’Italia beneficiano del “metodo alla salute”.

Il 23 settembre 2010, in seguito alla risonanza nazionale del Convegno scientifico “Malattie psichiatriche del cervello: squilibrio chimico o disease monering” e agli autorevoli apprezzamenti sul “metodo alla salute” da parte dello scienziato statunitense prof. Fred Baughman, numerose famiglie, provenienti soprattutto dal centro-nord dell’Italia, abbiamo deciso di costituirci nel Co.Na.P.I.T. (Comitato Nazionale Persone In Trattamento) per tutelare e diffondere il “metodo alla salute” del dr. Loiacono e per tutelare e far conoscere una struttura di eccellenza nazionale quale è il Centro di Medicina Sociale di Foggia.

Purtroppo, siamo venuti a conoscenza, con nostro grande sconcerto e apprensione, del fatto che l’Azienda “Ospedali Riuniti” di Foggia, pur essendo proprietaria dei locali, intende spostare il Centro di Medicina Sociale presso l’ex manicomio “Don Uva” in via Lucera per soddisfare le richieste di locali da parte del Rettore dell’Università di Foggia.

Come Comitato esprimiamo un parere decisamente sfavorevole sia perché l’ex manicomio “Don Uva” è una struttura privata e decentrata, sia perché la stessa risulta completamente inadatta a ospitare l’innovativa sperimentazione che da 34 anni il Dr. Loiacono porta avanti con comprovati risultati per curare il “disagio diffuso” senza psicofarmaci, in alternativa proprio alla “psichiatria manicomiale e chimica” dominante.

Per noi, il Centro di Medicina Sociale è stata l’unica soluzione che stiamo trovando col solo codice fiscale per i problemi dei nostri familiari, dopo aver vagabondato per anni in CIM, ospedali, cliniche private, case residenziali psichiatriche, professionisti privati, e dopo anni di pesante uso di psicofarmaci che hanno prodotto vistosi effetti collaterali.

Come mai a Foggia, patria di questo Centro d’eccellenza, non si attiva un pubblico dibattito tra e con le istituzioni? Perché non si sfrutta questo innovativo know how, nato in una struttura pubblica del Sud, per brevettarlo e creare strutture di formazione per l’intera nazione? Perché non valorizzare l’interesse scientifico internazionale che da anni c’è verso il “metodo alla salute”? Perché non venire incontro a chi, come noi, viaggia per tanti Km per venire e soggiornare a Foggia?

Siamo disponibili a scendere in campo nel vostro territorio e partecipare a dibattiti pubblici con gli amministratori e con il Rettore dell’Università e aiutarvi a preservare questa importante opportunità terapeutica che purtroppo non abbiamo vicino le nostre case.

Chiediamo al Centro di Medicina Sociale di diffondere il presente comunicato ai mass media locali e regionali.

INFO: Coppolillo Annamaria (Forlì) cell 3206944135 –
Bulgarelli Giovanna (Milano) cell 3282874033 –
e-mail: conapit@gmail.com

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