Quarto POMERIGGIO LETTERARIO GLOBALE – sabato 25 settembre 2010, a Senigallia (AN).
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 – Cod. fisc.: 90032770415. Presidenza tel.: 328-6147257
vi ricordo a nome dell’Associazione alla Salute ONLUS Marche che sabato 25 settembre 2010 si terrà a Senigallia quarto “Pomeriggio letterario globale”; l’appuntamento è fissato alle ore 15:30 nella solita sede di Senigallia – via Marchetti, 73.
Colgo l’occasione per ricordarvi anche che vi sarà più proficuo il Pomeriggio se vi immergete precedentemente nella lettura della fiaba che interpreteremo insieme al Dr. Mariano Loiacono: L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono.
Come accennato nel precedente post, può tornarvi utile produrre un personale commento, una teoria profonda sulla vita partendo della favola. Sareste gentili di farci pervenire le vostre produzioni al seguente indirizzo – onlussalute@libero.it – entro mercoledì 15 settembre 2010. Agevoliamo il compito del Dr. Loiacono, che leggerà ed integrerà i vostri spunti teorici nel suo commento gobale, rispettando le scadenze. Come ben sapete questo mese è ricco di impegni importanti tra cui la venuta del Prof. Fred Baughman al Centro di Medicina Sociale di Foggia.
Vi mando un bacio e vi abbraccio,
Segretaria dell’Associazione alla Salute ONLUS Marche
328 44 18 462
www.nuovaspecie.com
onlussalute@libero.it
3 Commenti
Unknown
Scusate l'eliminazione del post; il commento di Mauro è stato pubblicato due volte. Perciò mi sono permessa di eliminare il secondo post.
Vi saluto e vi ringrazio di lasciarci i vostri commenti!
Cindy
Mauro
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Mauro
E' una storia che associo alla storia della vita di Mariano. "Una quarantina circa di anni fa… intrapresi una lunga passeggiata in quel deserto… non avevo piu' acqua dal giorno prima e avevo necessita' di trovarne. "Una quarantina di anna fa' Mariano si e' trovato nella stessa situazione. Depressione e psicofarmaci. Il suo spirito era corroso dal vento, case in rovina, la vita era scomparsa e il rumore del vento che soffiava dentro di lui assomigliava "al ruggito di una belva molestata durante il pasto". Alla ricerca della sua acqua Mariano incontra un pastore(un incontro interiore). Il pastore lo disseta. Parlava poco ed abitava in una vera casa di pietra. Mariano inizia a frequentare il suo pastore diverso da tutti gli altri boscaioli. "Il pastore prese un sacco e rovescio' sul tavolo un mucchio di ghiande". Mariano col suo pastore da inizio alla suo progetto "il metodo alla salute". Le ghiande le seleziona come oggi quando fa il primo incontro. "Occorre la presenza di un genitore… devi prima scalare il metadone,ecc." Inizia con i tossicodipendenti. "In quella terra arida che neanche gli apparteneva ma neanche gli interessava conoscerne i proprietari" (era una struttura delle asl) inizia nella solitudine a piantare le sue ghiande (sono le persone o "fenomeni vivi"che prende a trattare. Sa che ne piantera' centomila , ne spunteranno ventimila e di "questi contava di perderne ancora la meta'" con tutto cio' che c'e' di imprevedibile nei disagi della provvidenza. Poi Mariano e il suo pastore studiano la riproduzione dei faggi,poipensano alle betulle ecc. "Il metodo alla salute" prende tutti in considerazione nessuno escluso. Nessuna guerra riesce a modificare lo spettacolo delle piante nate e l'opera creata era impressionante. "Non si era per nulla curato della guerra. Aveva continuato imperturbabilmente a piantare". Anche Mariano ha continuato a piantare nonostante guerre con usl ed in famiglia. Credeva nel suo progetto ed ha continuato a piantare alberi. Gli alberi sono tutte quelle persone che in quarantanni hanno conosciuto il centro di Mariano e che prima di cio' non avevano altro che un terreno arido dove la loro vita era spenta. Mariano a dato loro un terreno diverso col metodo alla salute e per molti e' stato un trattamento di gran beneficio. Molti sono rifioriti. Lo stesso mariano beneficiava del trattamento. Mariano ci ha aiutato a diventare alberi con buone radici e dove c'era aridita' si "vide persino scorrere acqua quale straordinaria reazione al fenomeno". Oggi mi e' capitato piu' volte di incontrare persone che qualche anno fa conobbi con un terreno arido e privo di vita. Il ritrovarle oggi rigogliose mi sorprende e rende felice. Quello che ancora non e' avvenuto con Mariano e' che non si e' ancora vista "una vera e propria delegazione governativa a esaminare "la foresta naturale". Auguro a Mariano che "un capitano forestale che conosce il valore delle cose… sappia apprezzare il lavoro calmo e regolare che e' stato fatto ". Tutti hanno beneficiato della foresta Mariano compreso. "Quando penso che un uomo solo,ridotto alle proprie semplici risorsr fisiche e morali, e' bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto,la condizione umana sia ammirevole. Ma se metto in conto quanto c'e' voluto in costanza nella grandezza d'animo e d'accanimento nella generosita' per ottenere questo risultato, l'anima mi si riempie d'un enorme rispetto per quel vecchio contadino senza cultura che ha saputo portare a buon fine un'opera degna di Dio. Auguro a Mariano/Bouffier di vivere in salute il piu' a lungo possibile.
Un albero di nome MAURO.