Settimana di supervisioni
Ricevo da Gabriella e con piacere pubblico. Grazie, Gabry.
Si è conclusa al Centro di Medicina Sociale – OO.RR. di Foggia la “settimana delle supervisioni”. Cosa è una “supervisione”? Non è sicuramente un giudizio né un sottoporsi al banco degli imputati e neanche una soluzione immediata, ma un modo per aiutare a “vedere da sopra” persone che, avendo iniziato un percorso di crescita, sentono di non essere più in grado di cogliere, da sole, una prospettiva per procedere nel cammino della Vita. Le supervisioni sono aperte a tutti: può partecipare chi è interessato a dare il proprio contributo per smuovere acque ferme da troppo tempo oppure chi riconosce di avere caratteristiche in comune con il supervisionato e, pertanto, di poter trarre benefici per la propria Vita dalla teoria globale che ne scaturirà oppure chi, semplicemente, sente di voler esserci. Insieme, “goccia dopo goccia”, come dice il titolo della canzone che accompagna l’inizio di ogni supervisione, si cerca di dare una mano per far emergere quelle zone d’ombra, quegli aspetti negativi che, non sufficientemente accolti ed elaborati, costituiscono delle zavorre nella relazione con se stessi e con gli altri. Una volta raccolti elementi sufficienti per capire quali nodi sono ancora da sciogliere, interviene la teoria globale a “fare luce”, ossia un nuovo punto di vista sulla Vita che tenta di superare i limiti e le parzialità delle vecchie epistemologie religiose, filosofiche e scientifiche e, attraverso una visione dell’individuo come “intero”, mette in dinamica gli opposti e permette di andare oltre, proprio accogliendo quelle parti che ci spaventano e normalmente siamo portati ad escludere o a non vedere.

In questa settimana il Dr Loiacono ci ha accompagnati a vivere un vero e proprio viaggio in noi stessi, un percorso culminato in una prospettiva di ampio respiro per tutti. Ognuno ha potuto rivedere quegli aspetti “individuali, di coppia e familiari” che non funzionano più per la propria Vita, grazie a coloro che, con molta umiltà, hanno richiesto, in prima persona o attraverso gli accompagnatori, di sottoporsi a supervisione: P. (l‘individuo), S. e R. (la coppia), M. e L. (madre e figlio).
Sono emerse tre teorie:
- “P. di Noci: dal mallo al gheriglio”: prendendo spunto da Noci, la provenienza geografica di P., un ragazzo in trattamento da circa un anno per problemi di tossicodipendenza e alcool, Mariano ha utilizzato un esempio della natura, la noce, per mostrare come i veri problemi di P. non sono legati ai sintomi evidenti ma, attraverso delle analogie con le parti che compongono una noce (mallo, guscio e gheriglio) ha permesso di capire come, prima di arrivare a se stessi (il gheriglio), sia necessario staccarsi dalla famiglia di origine (il mallo). Quanti di noi sono talmente identificati e confusi, cioè fusi insieme, con le famiglie di origine da non riuscire a far sviluppare e crescere la propria specificità, le proprie regole, il proprio modo di essere e pensare?
- “R. e S.: da B&B (Basilicata e Belgio) al Cerchio Magico”: anche in questo caso Mariano ha sapientemente giocato con le iniziali delle aree geografiche di provenienza di S. e R., una giovane coppia, socialmente perfetta, ma che vive tutti i disagi legati ad un mondo sempre più globalizzato: incroci tra persone vissute in ambienti culturali e geografici completamente diversi, distanza dalle famiglie di origine e problemi rimasti irrisolti, precarietà del mondo del lavoro, difficoltà di instaurare relazioni vere in ambienti molto virtuali, difficoltà di concepire figli laddove, risucchiati dal concetto di economia imperante, noi stessi diventiamo macchine di produzione e non riusciamo più a donarci realmente. In un contesto poco accogliente, le coppie spesso si trasformano in società per azioni, che devono far quadrare l’economia della casa, hanno cose da risolvere, ma perdono l’aspetto giocoso della vita di coppia, il piacere di stare insieme, fino a non essere più una coppia.
Da qui la proposta di superare il B&B (iniziali di Bed and Breakfast, quindi una forma di impresa, ma anche delle regioni di appartenenza di S. e R., che ancora condizionano il modo di essere all’interno della coppia) per andare verso il Cerchio Magico, il progetto che li ha uniti all’interno del mondo del lavoro e che rappresenta la possibilità di sciogliere la società per incontrarsi uguali nella diversità, indipendentemente dai ruoli, e per incontrare altre persone, perché la magia del cerchio è proprio la sua apertura verso l’esterno diventando una sorta di spirale.
- “M. e L.: Da Donàti a Dònati”: il gioco di parole, questa volta, è stato sul cognome: cambiare il cognome simboleggia una trasformazione profonda del proprio io che, staccandosi da quello che è stato il passato, le cose scambiate e donate, può fare un ulteriore passo in avanti se, abbandonando le relazioni costruite di testa, si inizia realmente a fare dono di se stessi e di quelle parti che ciascuno di noi potrebbe/saprebbe/vorrebbe donare ma ancora non può/sa/vuole donare perché incatenato dai fantasmi del passato, che non si vogliono affrontare e che impediscono di costruire relazioni vere con chi ci sta accanto, anche se si tratta di un figlio.
Personalmente vorrei ringraziare gli amici che, superando il proprio disagio, hanno accettato di condividere la loro supervisione, si è trattato di un vero dono per chi, come me, ha avuto modo di rispecchiarsi e poter vedere insieme agli altri gli aspetti in cui ci si è fermati. Un ringraziamento particolare al Dr Loiacono che, ancora una volta, ci ha aiutati a comprendere come i meccanismi in cui spesso siamo ingabbiati e che poi ci provocano disagio, ossia l’allontanamento da noi stessi, possono essere superati se ognuno di noi acquisisce la capacità di “fare teoria” per la propria Vita e, guardando dall’alto, riesce a vedere, osservare e contemplare le porte delle proprie gabbie per aprirle e poter finalmente vivere il piacere di donarsi.
Lasciate un commento, se volete, ma soprattutto, DONATEVI!
106 Commenti
Anonimo
Caro Faber, sono stata alla prima giornata della settimana intensiva e la teoria finale che ha fatto Loretta è stata un vero schianto, peccato che non c’eri. Anche Katrin ha dato un contributo importante, comunque ti consiglio di leggere gli atti, il titolo è: Hai capito o non hai capito?
Vi faccio un in bocca al lupo grandissimo per rimettere insieme i pezzi della vostra storia ed un forte applauso di incoraggiamento.
Ciao Valentina, sono contenta che ti è piaciuto il titolo proposto, io non sarò presente al rito ma verrò nel pomeriggio all’unità didattica. Ci vediamo. Un bacio Stefania.
Anonimo
Ciao Stefania,
grazie per aver proposto altri nomi… il secondo mi piace proprio
Ci vediamo mercoledì al rito se ci sei anche tu
un abbraccio forte
Anonimo
Cara Lunualità è naturale che te la stai facendo sotto, altrimenti che prova di coraggio sarebbe. Ti consiglio di mettere su i pannoloni e cambiarli spesso, falla uscire tutta, la merda, se ancora c’è.
Certo i tread oramai fanno parte di te ma se hai deciso di dare forza al rinnovamento interiore attraverso questo gesto coraggioso, sicuramente ti porterà ulteriore positività.
Sono certa che dopo quest’azione entrerai ancora più profondamente in contatto con te stessa, anche perchè sarà la parte che al momento più riconoscerai.
Un applauso di incoraggiamento ed un’AVANTI TUTTA da Stefania.
Propongo anch’io un paio di nomi per la casa, se ancora possibile:
– La casa dello spirito (invece che degli spiriti) che aleggia.
– La casa che “vale” di più.
Anonimo
Cari omonimo, anonimo, anonimi quanti ne siete e chi cacchio siete, vi sento abbastanza arrabbiati e delusi dalla vita.
Sicuramente occorre tempo per unire gli opposti ma riconoscerlo è fondamentale.
Vi auguro di trovare la pace con gli altri e prima con voi stessi e chissà che il metodo non vi possa aiutare.
Anonimo
Ciao bella Sere,
la cena è andata bene… tranquilla, anche perchè nn avevo proprio voglia di discutere e cmq nn me ne hanno dato modo,è sicuramente un mio problema ma continuo a sentirli “finti” nei miei confronti, hanno accolto bene Alessandro e di questo ne sn felice.Nn lo so Sere questo periodo sn molto confusa tutte le mie contraddizioni sn saltate fuori nn mi resta che affidarmi questo periodo, e vedremo che succede…
Ci vediamo presto
ti abbraccio forte
ti voglio bene Vale
un bacio grande a tutti voi del blog anonimi compresi
luna margherita
io ci sto al sondaggio degli anonimi! se ce lo scrivete in un commento, poi ci penso io a pubblicarlo sull’home page.
(ma voi anonimi, tra di voi, vi sentite? cioè, siete in contatto? non vale per chi sta in coppia, però)
ciao mamma, ciao babbo.
Anonimo
Faber,Luna e Serena, visto che siamo ormai in parecchi in forma anonima possiamo lanciare un sondaggio anche noi?
Se siete d’accordo fatelo sapere così lo postiamo e magari voi gli date una bella veste grafica.
Grazie comunque.
serena
“Il porto dei figli”?
I figli di Troia, di ovunque, di tutti e di nessuno.
Com’è andata la cena tesoro mio? Sei riuscita a non incazzarti? Altrimenti, sfoga con i camionisti greci domani!
Da Va Lentina a Lentina Va.
Ti voglio bene tanto.
Fabrizio d'Altilia
Grande anonimo!!! 😀
A proposito di calcio-mercato (che si è appena chiuso):
– Figli in comproprietà senza diritto di riscatto.
– Genitori in prestito, con diritto di opzione per il prolungamento del contratto per un altro anno di “kairòs-tempo favorevole”.
– Mogli e mariti possono essere messi fuori rosa, svincolati o sul mercato, tanto la panchina è lunga e la rosa di aspiranti crossing-over è ampia…
– Sono inoltre possibili scambi equi di disagiati e/o accompagnatori.
luna margherita
chi è che trucca i voti?!?
luna margherita
sei un grande!
Anonimo
Pubblicità!!!!!!!!!!!
Finalmente è arrivato quello che stavi aspettando! Genitori di nuova specie fiammanti! Dai rottama i tuoi vecchi genitori ed entra anche tu nel club dei padri molteplici,dai passa a trovarci in un attimo darai un calcio in culo a quello stronzo di tuo padre e quell’egoista di tua madre poi siccome non c’è due senza tre manda a cagare quel povero coglione di tuo marito o quella palla di tua moglie, ti daremo tutti padri che vuoi ed in più figli condivisi e se vi sentite soli accompagnatori di varia foggia e guisa e natura allieteranno i vostri momenti tristi, il tutto nella più assolutà globalità!
Ed il Sabato??? Si il sabato il papà di tutti diventa per te Maria e ti racconta come in una favola la sua vita,dai cosa aspetti ancora?
Ed ancora,corsi gratuiti di madre lingua foggiana, visita della città di Troia,in regalo a tutti i partecipanti l’ultimo libro della scrittrice Ganinova Lotulev.
Fabrizio d'Altilia
Legge proporzional-democristiana vuole che i voti per “La casa degli orfani consapevoli” sono 16, ma i voti sommati delle altre due proposte sono 19!
Quindi al via la “Grande Coalizione”!!
Vi propongo questa:
“Il porto degli orfani consapevoli”!
Fabrizio d'Altilia
Vattì, al sondaggio avete barato!!!!
grrrr!
>:-(
Boh, il commento di Libera non lo vedo neanche io.
P.S.: grazie anonimo, quando ci sposeremo allora ci mandi gli “auguri anonimi” e un “regalo anonimo”: una bella busta di soldi alla terrona maniera, mi raccomando, che quelli ci mancano cronicamente, altro che disagio….
Una busta di soldi firmata “anonimo”, così sembra una cosa fra mafiosi!
Evviva l’amore!
Evviva il “mafitale”!
(pag. 7 di nuovaspecie.com/
download/book/2.Teoria_particolare.pdf )
🙂
luna margherita
…la casa degli orfani consapevoli spopola agli exit poll!
luna margherita
libera ha scritto un commento ma dalla mia postazione non riesco a visualizzarlo…voi?
luna margherita
sto scrivendo le “partecipazione” per il taglio dei dread!
un bacio
Anonimo
Faber credimi non c’è ironia in quello che sto per dirti, ho appena letto i post tuoi e di Loretta…se tornate insieme e vi sposate behhh sarei contento e… vorrei esserci.
Fabrizio d'Altilia
Ciao Amoremio!!!…. 😀
Mi manchi tanto….
Unknown
Avete scritto troppo! Non riesco a leggere tutto perchè ora ho poco tempo…. 🙁
Luna ti chiamo presto che ho alcune proposte da farti.
Domani torno a Foggia.
Ricordo che sabato 22 settembre alle h 17,00 c’è la festa all’Associazione alla Salute per far conoscere le attività svolte e chi siamo, soprattutto al popolo di Candelaro.
Vi abbraccio.Ciao Fabri!
Ci vediamo alla settimana intensiva per chi viene.
Fabrizio d'Altilia
Per LUNA:
Ah bella! 🙂
Ho appena letto il tuo allegato al progetto grafico del “Cerchio Magico”: ma lo sai che è proprio da paura!!!
E’ bellissimo! La tua spiegazione-teoria sui significati del logo fa apprezzare ancora meglio l’aspetto grafico semplice ma con tremila possiblità di lettura.
Poi usi un linguaggio tutto serio, “accademico” che, conoscendoti, mi fa una bella sensazione.
Magari ne facciamo un post qui sul blog. Poi ne parliamo.
Non è che sei brava…. sei BRAVONA! 😀
luna margherita
adesso sono al lavoro e non posso, magari più tardi se va via gente, racconto.
Anonimo
Luna sopra hai scritto che se non conoscevamo le vostre storie (quelle dei 3 orfani consapevoli)potevate raccontarcele. Perché non lo fate in breve?
p.s.: come fa un genitore ancora in vita ad avere un figlio orfano?
infine orfani consapevoli cosa significa? orfani per scelta vostra o dei vostri genitori?
Anonimo
caro faber,
hai detto bene. Ti sei sfogato. Ma poi con chi? Lo sai che è la seconda volta, la terza con questa, che scrivo sul blog? Forse credevi di parlare con qualcun altro citando la volpe e l’uva….boh!
Comunque dalle tue parole traspare veramente poco di quell’accoglienza che tanto decantate. Di quell’unione degli opposti tante volte osannata. L’accoglienza, l’unire gli opposti, sono conquiste che vanno fatte dopo anni ed anni di duro lavoro su se stessi. Non vengono da sole perché inserite nella costituzione di un metodo. A me risulta, per farla breve, che chi fa un percorso positivo e fruttifero, di solito diviene un punto di riferimento per chi non lo fa, nel senso che lo aiuta e accetta la divergenza e le difficoltà di entrare in un determinato contesto. I metodisti – sinceramente, e detto senza offesa per faber e per nessun altro/a – non mi sembrano ancora in possesso di queste qualità. Grazie
Fabrizio d'Altilia
….e vabbù dai, lo ammetto: in questi giorni mi sta piacendo fare la parte del cattivo!
La parte appunto….
Fabrizio d'Altilia
Allora è ottimo, sei già sulla buona strada!
Magari tante persone come te oggi riuscissero a mangiare, bere e scopare senza farsi tanti problemi o manifestare “improvvisi” sintomi di disagio….. io ancora ci sto provando.
Stammi bene! 🙂
P.S.: grazie del complimento!
Anonimo
Faber, se tu non ci fossi ti si dovrebbe inventare! L’anonimo-omonimo è altra persona rispetto a me,Mr Glaxo o l’anonimo n.1, evidentemente ho fatto proseliti ed io stesso mi meraviglio del fiorire di anonimi, ne ho contati almeno 4 oltre a me.
Comunque visto che spesso ti sforzi di tracciare il mio profilo psicologico e la natura del mio disagio ho deciso di darti un’aiuto. Faber dopo anni di viaggio anche io posso fare il punto delle mia vita e delle cose lasciate e trovare nel mio percorso, il mio globale si fonda su tre elementi: mangiare,bere,scopare. Ricorda la sintesi è tutto.
Tanto ti dovevo.
luna margherita
sì ma l’omonimo non è il mio anonimo…
ma sai che il ritrovo dei figli di troia inizia a piacermi?
sto scrivendo la storia dei dread…
Fabrizio d'Altilia
Dicola la mia: basta individuare poche parole chiave nel discorso tendenzioso dell'”Omonimo” per capire che quello che dice non c’entra niente col metodo, e che anche lui/lei ricade in quel brutto e avvilente meccanismo per cui fare una cosa significa per forza buttarne a mare l’altra, dire una cosa vuol dire per forza negare l’altra, essere solidali o agire da sè vuol dire psicotizzarsi.
Tra le sue parole mi sembra di leggere un certo conservatorismo immobilista e “cammellista” che non va bene… sembra di sentire la vecchia democrazia cristiana.
Le parole chiave che ho individuato sono:
– “isolarsi”, “esclusivo”, “aggressività” [intesa come violenza presumo] ed “accuse”.
Tutto il contrario del metodo.
Non c’è realtà dove si cerca di superare l’isolamento in maniera attiva come tra di noi “salutanti”; dove si cerca di far incontrare gli opposti e di accogliere tutto, anche tutta la merda che i contesti psicoterapeutici e psichiatrici tradizionali non accolgono, ma passano subito alla violenza farmacologica e alle “forze dell’ordine”.
Noi ci temniamo sempre a distinguere tra aggressività (che significa semplicemente “ad-gradior” = salire verso) e violenza (da “vis”, che vuol dire forza e che richiama a “violare” e a “virile”, cioè maschile nel senso più bruto e psicotico), che sono due cose ben diverse.
Quanto alle accuse, diciamo sempre che in realtà tra genitori e figli non è colpa di nessuno, ma che lì dove stanno i nodi hanno agito i vecchi punti di vista sulla vita e le incapacità diffuse dovute ai nodi che anche i genitori si portano dalle loro famiglie d’origine (questo non vuol dire che siano “tarati”, anzi possono sempre recuperare… alcuni nostri genitori, tra cui anche mia madre, lo dimostrano).
– Altre parole chiave:
“la guerra da che mondo e mondo ha fatto sempre vittime anche tra i vicnitori”: come sopra, ma chi è che vuole fare la guerra?!
Non ti sembra che stai esagerando?
A me sembrano solo tre ragazzi a cui piace stare insieme, e che si sono ritrovati a riflettere su di loro e su ciò che li accomunava.
Così hanno voluto alleggerire col gioco, dandosi un nome e facendo un sondaggio.
Da che mondo e mondo, chi fa la guerra non sa alleggerire, anzi la guerra è sinonimo (“Omonimo”…) di pesantezza… Certo la loro non è una soluzione, sarà una cosa temporanea, che ne sappiamo, non mi va di giudicare dall’esterno: mo che li vado a trovare dirò.
E comunque un pò le loro situazioni familiari le conosco.
Anzi, caro omonimo, non è la prima volta che leggo una certa invidia, una certa sindrome della “volpe e l’uva”… quanto ti piacerebbe pure a te. Ti vedo una persona senza rete, incazzata con la bonta del prossimo…
Ultima cosa: ma quante energie spendi prima di tutto tu per venire a riempire il nostro blog delle tue critiche reiteranti senza mai arrivare ad un punto d’incontro, ma solo per “fare la guerra” a Mariano o a delle persone come noi che si fanno i cazzi loro e non ti vengono certo a bussare alla porta, come fanno ad esempio quelli del giornale “Lotta comunista”???
Anzi, direi che tu e gli altri anonimi state decretando periodo di buon successo del blog in termini di visite e commenti.
Direi che vi state rivelando un buon “combustibile”…. infatti chi si “brucia” siete voi.
E con questa frase da film, chiudo (dai non mi prendete in giro 😛 hihihihihihi!!!!). Anche stamattina la mia bella sfogata…
luna margherita
Oh, votate per il nome della casa! Se avete nuove proposte scrivetele nei commenti che poi le inserisco nel box del sondaggio!
luna margherita
Omonimo, vieni a casa dei miei, e poi ne riparliamo!
Grazie Stefania per l’incoraggiamento…sai, me la sto facendo sotto al solo pensiero del 26!
Faber non credo proprio di avere tempo per un volantino, mi dispiace…
Anonimo
Mi sembra abbastanza evidente che è in atto una certa idealizzazione del metodo, che, come tale, finisce col manifestare, vostro malgrado, una delle molteplici facce della tanto vituperata psicosi. Come dire la caccio dalla porta ed entra dalla finestra.
In particolare mi sembra che il “Ritrovo dei figli di Troia” sia un fortino costruito su un dirupo nel quale chi vi abita, vuole isolarsi dal grande nemico, e cioè dai genitori, pensando di trovare tra le mura dell’amata dimora, in Via della Salute, nuovi educatori, nuove braccia calorose ed accoglienti, in luogo delle rinsecchite membra dei freddi e sordi genitori di vecchia specie. Con i quali, però, badate bene, rimane un “interesse disinteressato” a mantenere non un legame affettivo (quello è scientificamente, o meglio metodicamente dimostrato essere impossibile), bensì un ben più apprezzabile euro legame, di prodiana memoria. A quando una legge finanziaria di famiglia?
Non sono un genitore, ma l’impressione è che l’atteggiamento dei metodisti della casa della salute sia esclusivo e un po’ fanatico (o si fa l’Italia o si muore! Inoltre, sempre per schieramento o per partito preso, mi sembra imperante la negazione di qualsivoglia riconoscenza per quanto i genitori hanno fatto e possono ancora fare in termini di aiuto e collaborazione, dentro ma anche fuori dal metodo. L’energia vitale è spesa in aggressività, in accuse, invece di essere proficuamente indirizzata alla creazione di una fruttifera res nullis in cui è possibile re-incontrarsi, rispettando le specificità degli uni e degli altri, guardando, con equilibrio, verso vie di miglioramento condivise. La guerra da che mondo è mondo ha fatto sempre vittime, anche tra i vincitori.
Da quello che leggo, vedo, ed ho esperito direttamente, forse qualcosa di buono c’è nel metodo stesso, ma le interpretazioni che spesso se ne fanno rischiano di polverizzarlo in derive assolutiste e, perché no?, dall’amaro sapore psicotico.
Anonimo
Dimenticavo di dire una cosa a Luna, sono sicura che il 26 sarai la prima a presentarti alla prova di coraggio perchè di questo ne hai da vendere, chissà se ne vuole acquistare un pò l’anonimo e magari farci sapere il suo nome.
Un applauso di incoraggiamento da stefania.
Anonimo
Caro anonimo, oramai credo sia il caso di dire visto che sei diventato un amico del blog, non so come puoi fartene una ragione se di ragione ne hai veramente poca.
Anonimo
Faber, Luna non sarebbe la prima e neanche l’ultima a “non darmela”, sicuramente è la più simpatica per cui me ne faccio tranquillamente una ragione.
Anonimo
Ciao Faber!
ho letto il tuo post su “La coppia in crisi” e ti faccio i miei complimenti per essere riuscito a fare teoria su un qualcosa di forte che stai attraversando. sappiamo bene che quando una cosa è forte, non riusciamo a separarcene per fare teoria. In questo io credo che tu hai delle grandi capacità e così facendo aiuti anche noi e chi ti legge.
Non so adesso a che punto siete tu e Loretta nel vostro rapporto, ma io credo che state procedendo onestamente e senza bleffare, segno che siete cresciuti e avete molte buone premesse per crescere ancora di più.
credo perciò che questa crisi che state vivendo è veramente un momento sacro per tutti e due e lo state vivendo al meglio per “vincere” e cioè unire altre parti nuove con quello che voi siete, che adesso sono ancora frammentate probabilmente.
credo che anche questo è il bello di un rapporto… di nuova specie, come il vostro.
io ci credo in voi due, vi voglio molto bene e vi sono vicina anche se lontana geograficamente.
Ti auguro di non scoraggiarti e di credere che la vita è sempre più ampia e globale di quello che noi stiamo vivendo, anche se è molto forte.
Ti abbraccio fortissimo, avanti tutta
Anonimo
Si vince qualcosa per il settantesimo post?
Fabrizio d'Altilia
Comunque qua ci sta un anonimo “rapicone”, come si dice a Foggia. Insomma non fa altro che “schiumare” dietro a Luna……
Ah bello, tanto non te la dà!!
Sei troppo…………… anonimo!
Fabrizio d'Altilia
Anche Cristian ha detto che per il 10 va bene l’incontro “Comunicare per crescere”.
Per me che faccio Scienze della Comunicazione un pò mi sento a casa, un pò mi fa strano…. dovrei invitare il mio preside e qualche altro “professore Sapiente” (cioè della Sapienza).
Allora deciso.
L’annuncio è già sulla barra “News” in alto nella homepage. Poi faremo un post e magari un VOLANTINO, da mettere qui come immagine e da attacchinare al Centro e magari chissà…. in giro!
LUNA, C’AVRESTI QUALCHE IDEA, O ALMENO UN’IDEOZZA GRAFICO-CONCETTUALE???
Ci sentiamo per mail.
P.S.: Quanto siete belli tutti e tre sul divano! 😀
Anonimo
Luna premetto che questa è una scenata di gelosia: stai ammiccando a troppi anonimi, dimmi qual’è il tuo preferito e scegli un suo post!
Diccelo prima per causa tua ci sfidi a duello!
luna margherita
ancora una volta mi tocca rispondere punto per punto, se mi dimentico le cose. scusa se confondo gli anonimi, ma siete tutti anonimi omonimi. (potrebbe essere il nome della vostra casa: “Casa degli Anonimi Omonimi”)
– salutiamo Heidi, Peter, Nebbia e il nonno. Sentite condoglianze alla signora Rottermeier e alla povera Clara.
– non è vero che cambiano i genitori e figli si resta sempre. I genitori biologici restano sempre, sono quelli molteplici che cambiano. Figli si resta sempre, anche da genitori, come dice Faber.
Noi (parlo a nome di noi 3, seduti sul divano) non ci sentiamo affatto recidivi, in quanto siamo in un percorso e siamo cambiati molto; recidivi sono altri, se conoscete le nostre storie sapete bene a cosa ci riferiamo. Se non le conoscete ve le raccontiamo in breve. Io personalmente ho vissuto da poco una delusione da parte dei miei genitori (estremamente recidivi).
– “Ritrovo dei figli di Troia” mi piace molto, però non concordo sul fatto che i genitori siano stati cancellati come un file. L’euro legame, per quanto ridicolo, c’è. Però noi figli (che mi sa che siamo più genitori noi di loro) lasciamo ancora una porta aperta per eventuali cambiamenti. Più che altro sono i genitori che hanno cancellato il file dell’ascolto nei nostri confronti, e delle possibilità di cambiamento e viaggio insieme. Spesso è più facile lasciare invariati gli equilibri, seppur marci, piuttosto che immergersi e vedere che bisogna fare. Ma a questo punto anche noi abbiamo crisi di identità: chi è il genitore? chi è il figlio?
– non abbiamo figli biologici, ancora, nessuno dei tre. Però io mi sento un po’ mamma di Alice e Mattia, e Francimeraviglia porta nella pancia una bambina (anche se i medici dicono che sia maschio, ma si ricredranno) che si chiamerà Marialuna e che sento anche un po’ figlia mia. Billo Patullo ha Zeus come figlio. Valentina ha come figlio…tu tu tu (nel senso di linea telefonica occupata)
Anonimo, rimani il mio preferito…a presto (vieni alla settimana intensiva di settembre?)
Anonimo
Faber a quale dei 3 ultimi anonimi si riferisce il tuo post? Ma gli abitanti della casa del grande fratello,scusate del grande orfanello, hanno anche loro dei figli magari inconsapevolmente orfani? Intrigante, vero?
Anonimo 4
Fabrizio d'Altilia
Caro anonimo…. ma quanto sei univoco!!!!!! 🙂
Ti attacchi ancora alle parole convenzionali???
E’ ovvio che nella casa-capanna degli orfani ci possono andare anche tanti genitori!
Perchè scusa, tanti genitori non sono anche loro orfani consapevoli o meno?? Non hanno anche loro alla base il fatto di essere figli sfracanati??
Aho, ma te devo di’ proprio tutto!?
Forse ci stai confondendo con quelle pagliacciate giovanilistiche anni ’60 tipo “Non ti fidare di chi ha più di 30 anni” e via discorrendo….
Anonimo
Visto che a quanto ho capito i genitori sono stati cancellati come si trattasse di un file,(anche se forse rimane un certo euro-legame o no?), e che avete comunque altri genitori non “biologici” ma migliori,spesso di origine pugliese,che ne dite del nome “ritrovo dei figli di Troia?”
Anonimo
Luna io direi cambiano i genitori ma figli si resta sempre per cui proporrei: “La casa degli eterni figli recidivi”
Comunque nella mia nuova identità di anonimo mi sto veramente perdendo, si chi sono io? Babbo Natale? Mariano?
bohhhhhhh
Anonimo
Sentite condoglianze a dolce Remì, Heidi con tutte le caprette che le fanno ciao e perchè no? forse c’è anche Pinocchio? Coraggio orfani metodisti!
Fabrizio d'Altilia
Ciao Billo Patullo!! 🙂
Bella “La casa degli orfani consapevoli”!!
Anche in prospettiva per il futuro, io propongo qualcosa tipo:
“La capanna di chi va in porto”….
…..boh, fa un pò cagare sì…… comunque per mo di meglio non mi viene.
Comunque sia la casa di Vale mi dà un pò l’idea (buona) di una capanna.
Baci belli a tutti e tre! 😡
Sempre meno sfracanati!
luna margherita
orfani di nuova specie…
che ne dite se la casa di vale la chiamiamo la casa degli orfani consapevoli? [(perchè in tanti siamo orfani, ma non tutti lo sanno) gli abitanti sono: Alessandro C. Vale e io. E ne siamo consapevoli.]
Non c’è alternativa di voti, ancora…siccome penso che faremo un vero e proprio sondaggio, con tanto di banner cliccabile…beh, avremmo bisogno di qualche altra opzione.
Vi va di partecipare? Dai, proponete un nome!
Ricapitolo: la nostra proposta è “la casa degli orfani consapevoli”. La casa è di proprietà di Valentina, attualmente siamo ospiti io ed Alessandro (Billo Patullo).
Avanti con le proposte! (anonimo, sorprendimi…)
Stasera notte bianca.
Un bacio da Ale, Vale, e da me.
Fabrizio d'Altilia
Ok,quindi!
Cara tesorotta, vedrai che senza dread supervisionerai, anzi “supervedrai” tutto in maniera più globale!!
Vedrai che vedrai… vedrai che cambierà (come insegna il buon Luigi Tenco)… forse non sarà domani, ma il 26 sicuro, sennò ti veniamo a prendere col lazzo tipo cow-boy!
🙂
luna margherita
scusa fa se non ti ho ancora risposto all sms, però sì, ci sono anche io il 10. Verrà fatto di pomeriggio. Per me è meglio, così parto al mattino e torno la sera.
Un bacio, a presto.
(ma ci rendiamo conto che a quella supervisione non avrò più i dread?!? Sempre se il 26 mi presento…)
Fabrizio d'Altilia
AVVISO NUOVE NEWS!!!
Seminario sulla comunicazione: “COMUNICARE PER CRESCERE”!
Sarà una riflessione globale, luci ed ombre e proposte a partire da un bilancio sull’esperienza del sito http://WWW.NUOVASPECIE.COM e del blog http://WWW.METODOALLASALUTE.BLOGSPOT.COM.
La data ufficiosa è il 10 OTTOBRE 2007 al CENTRO DI MEDICINA SOCIALE – OO.RR. di Foggia, ma attendiamo conferme da tutti gli amministratori.
Sottolineiamo che è un incontro APERTO A TUTTI, anche a chi non ha direttamente a che fare col blog, ma soprattutto APERTO ANCHE AGLI ANONIMI !!! (in nome del pluralismo appunto)
Vedete voi anonimi (se volete) come ritenete meglio presentare i vostri contributi di riflessione e di critica, se inviarci qualcosa di scritto oppure… vi presentate con un bel burka che vi copre tutta la faccia, una patata in bocca, una molletta sul naso (e qualcos’altro nel… meh lasciamo stare) per camuffare la voce!
🙂
Presto lo comunicheremo sulla homepage del blog e del sito.
A presto!
Anonimo
Faber hai per caso cancellato qualche tuo post? Non trovo più quello in cui definivi il pluralismo come retaggio di non so bene cosa, fase da te fortunatamente superata.
Anonimo
Ciao @Faber@, grazie per l’accoglienza e per il commento positivo al mio messaggio, non ho capito però il “povera bestia” a cosa si riferisce.
Ciao Luna, hai indovinato o meglio ricordi bene che sono la sorella di Ciliegina, io invece ti ho subito identificata, bhè certo non passi inosservata. Io invece ancora vengo ricordata come la sorella di Ciliegina benchè ho iniziato un percorso individuale da oltre un anno e dallo stessso periodo di tempo mia sorella si è tirata indietro perchè ancora non è pronta ad avviare un percorso di crescita. Devo dire però che è grazie a lei che io ho conosciuto questo meraviglioso metodo e tutti voi straordinari; quindi non so se sono sfortunata o fortunata ad avere una sorella al momento purtroppo ancora in panne.
E’ la prima volta che scrivo sul blog e lo trovo davvero interessante, sapevo della sua esistenza già da tempo ma alle volte se non provi non credi.
Caro Faber non accolgo il tuo invito a scrivere all’anonimo perchè come ci suggerisce Gabry, prendendo spunto dalla teoria del Grande Capo, dobbiamo donarci e questo è un dono che adesso non voglio farmi, approfitto invece a salutare Barbara in anteprima.
Buonanotte a tutti. A proposito ho notato che i benefici del viaggio intrapreso sono molto evidenti la notte, quando allentiamo le sovrastrutture mentali, per cui sogni d’oro.
Anonimo
Faber non mi meriti, confidavo nella tua componente omosessuale ma mi sono illuso…
Sei cattivo, cattivo, se non mi chiedi scusa non scrivo più sul blog.
Fabrizio d'Altilia
“Anonimi santi subito” magari………………………………………….
Anonimo
Un’altra serie di magliette con le stesse facce e la scritta Santi subito!
Anonimo
Sono d’accordo e non chiedo soldi, di solito mi pagano ma per voi sarà tutto gratis.
Vi suggerisco la prima tratta da un mio post sulla fisiognomica…una foto avanti ed una sul retro con la domanda a cosa somiglia di più sta faccia? Anzi adesso vi rimetto qui il post col copia e incolla.
“La fisiognomica è una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto.
Il viso del Dott. Boldrini se solo avesse un piccolo tribale sulla fronte a cosa vi farebbe inequivocabilmente pensare?
E quello di Loiacono senza baffi?”
Metto in palio cento euro per chi indovina.
Luna solo tu mi meriti però 🙂
Anonimo
Sono d’accordo e non chiedo soldi, di solito mi pagano ma per voi sarà tutto gratis.
Vi suggerisco la prima tratta da un mio post sulla fisiognomica…una foto avanti ed una sul retro con la domanda a cosa somiglia di più sta faccia? Anzi adesso vi rimetto qui il post col copia e incolla.
“La fisiognomica è una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto.
Il viso del Dott. Boldrini se solo avesse un piccolo tribale sulla fronte a cosa vi farebbe inequivocabilmente pensare?
E quello di Loiacono senza baffi?”
Metto in palio cento euro per chi indovina.
Luna solo tu mi meriti però 🙂
Fabrizio d'Altilia
Sfraca-nata …. vabbè la finisco, promesso….
Fabrizio d'Altilia
Certo che se si chiama “Marialuna”… sarà proprio sfracanata un bel pò!
😛
luna margherita
stasera vado a cena con P A O L A!
Invece domani sarò a pranzo con Francimeraviglia, te la saluto!
Sai che gira voce che forse il masculo in realtà sia femmina?!? Io sostengo la femminuccia! Dai Marialuna!
Fabrizio d'Altilia
Sì, le magliette con “Anonimo ha detto…”!!!! Sì! Sono d’accordo Luna!
😀
Comunque c’hai azeccato: Stefania è la sorella artista di “Ciliegina”, detta anche “Cerasella”. Povera bestia… 🙂
P.S.:
Se le vedi, salutami
P A O L A e quella sfracanata di Francy Meraviglia!
luna margherita
Pure Barbaloia! Che bello! Ben arrivata tra i flat…
Sere sei la mia prima ammiratrice (e mi sa che la fila è coooorta!) 😛 spero di vederti presto, è da Lucca che non ci vediamo…sul prossimo Limax c’è un pensierino per te.
Stefania ma noi ci conosciamo? No perchè il nome non mi è nuovo, ma mi sfugge il volto, scusa! C’entra qualcosa ciliegina?
Un bacio ai nuovi, ma soprattutto un bacio agli anonimi! (facciamo le magliette con scritto “anonimo ha detto…”)
Fabrizio d'Altilia
Ciao Stefania!
Grazie per il tuo contributo.
Ci vuole semplicità ed essenzialità, come tu dimostri. Si’ proprij br’v!
P.S.: Chissà chi ti ha dettato le cose scrivi… dillo all’anonimo “Sgarbiano” che ci fa sempre compagnia sul blog.
Anonimo
Cara Gabriella, grazie per aver fatto ulteriore luce sull’importanza che hanno per tutti noi le supervisioni, tutte. Si dico proprio tutte perchè spesso pezzi della nostra specificità sono così sepolti dentro di noi, che possono riaffiorare da storie in apparenza così lontane dalle nostre esigenze immediate. Hai espresso in una maniera molto chiara e semplice il senso profondo di queste esperienze, ed hai portato, credo, ognuno di noi ad interrogarsi.
Quanta “zavorra” ancora da eliminare per andare verso il nostro intero, siamo stati così rimpinzati dalla tenera età, non di cibo buono, una sorta di avvelenamento invece, per il quale la disintossicazione prevede tempi lunghi, soprattutto perchè il veleno continua, in questa società, ad essere somministrato giornalmente. L’averlo riconosciuto è il passo fondamentale per bloccarne l’ulteriore assunzione e per iniziare, senza più paura di deludere, un percorso di cambiamento. Per chi potrebbe fraintendere, preferisco specificare che non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma prendendo ciò che di buono c’è e che sentiamo buono per noi, bisogna trovare il coraggio di staccarci da tutto quello che è diventato luogo comune e ci stringe come un cappio alla gola togliendoci il fiato.
E’ arrivata l’ora, con la globalizzazione in atto, di riscoprire la storia e tutte le altre culture (presenti e passate) per cercare tutti insieme di andare alla ricerca del senso vero della vita, che va in fondo e non si ferma alla superficie, a ciò che appare o conviene.
Un applauso di incoraggiamento a tutti da Stefania d’Aries.
Fabrizio d'Altilia
Ciao Barbara! Sono molto contento!
Un abbraccio a te anche da parte mia. La tua presenza è sempre molto importante, e ti ho vista molto rinnovata ultimamente.
Penso che da quest’inverno saremo un pò più vicini, almeno geograficamente… 🙂
serena
Uuuuh c’è anche Barbara col collegamento internet! Ti abbraccio forte, carissima, e porto anche al tuo commento a Gabry.
serena
Un saluto grandissimo agli admin!!!
Luna tu mi fai impazzire quando scrivi, mi chiedo sempre se non abbia la carta di identità truccata. Ora copio-incollo tutto e porto a Gabriella, così le arrivano anche i tuoi saluti.
Sulla sperimentazione Di Bella avrei qualcosina da dire, a Roma ho raccolto un po’ di notizie interessanti, ma non ho nessuna intenzione di aprire anche quel capitolo di discussione. Anzi, oggi di discutere non mi va proprio. Infatti non mi pronuncerò neanche sulle riviste scientifiche. Ah, Lunualità, mooolto azzeccato il riferimento al mondo odontoiatrico.
Anonimo
Grazie Gabriella per il tuo resoconto sulle supervisioni. Io non ci sono stata e leggere mi ha aiutato a capire un po’ di più cosa è successo. è bello come hai organizzato gli eventi (individuo, coppia, madre-figlio). certo molte cose si capiscono leggendo gli atti, ma è già qualcosa leggere il resoconto. Mi prenoto le deregistrazioni!
Stando lontana sento ancora di più quanto è importante alimentarsi con le “teorie globali”, perchè facilmente ti fai inglobare da parti parziali vivendole come il tutto, e perdi di vista il senso del progetto che è molto più ampio.
Avanti tutta a tutte-i, vi abbraccio.
PS. VOrrei cercare di leggere il blog con più costanza. Da oggi ho internet a casa, olè! Applauso di incoraggiamento
Fabrizio d'Altilia
E ricordati che c’ho le spalle coperte dal buon cugino Tom Cruise e dal buon zio L. Ron Hubbard!
Altro che San paolo/Banco di Napoli: me ne vado a Hollywood alla faccia vostra e di M.L.!
Fabrizio d'Altilia
Caro anonimo, statti tranquillo tranquillo tranquillo, prenditi un pò di Xanax e vatti a vedere la partita dell’Italia.
Non ti preoccupare, non è niente, ce la puoi fare… io credo in te!
Domani ti svegli e tutto sarà ok, senza metodo e senza salute a perseguitare (senza volerlo, questo è il punto) le tue giornate normalmente disagiate.
Alla prossima!
Fabrizio d'Altilia
Bravo/a bravissimo/a!
Anzi bravone/a!
Anonimo
aggiungo la conclusione al post citando l’ineguagliabile Ganinova: amen e vaffanculo!
Anonimo
Faber trovo che tu sia paradigmatico, trovo che con te anzi grazie alle cose che scriviscrivete (ti dettano) riesco ad aver più chiaro perchè questo “Metodo alla salute” non sia altro che il parto di una mente sulla quale è lecito avere più di qualche dubbio.
Il curriculum di incontri (ci mancanco le scuole serali, il Cepu no perchè è per figli di papà) di pubblicazioni mi pare un pò scarso per uno che da 30 anni ha eleborato un metodo che affranca l’umanità da psicofarmaci e psicoterapie e la evolve ad una nuova specie, a Basaglia per molto molto meno hanno aperto sicuramente più porte e dato più riconoscimenti.
Per capirci, per comunità scientifica intendevo altro, riviste scientifiche no? sono lottizzate anche loro e ricattabili dalle case farmaceutiche? hai presente la sperimentazione del Metodo DI Bella? Ecco una cosa così fatela e poi qualcuno,credo, cambierà lavoro e si realizzerà come cartomante, qualcun altro come suonatore d’organetto avendo già il guardaroba adeguato.
E di te che ne sarà? Finalmente farai contento papà ed entrerai in banca perchè sei un bravo ragazzo e te lo meriti. 🙂
luna margherita
ah ah ah!
Mi sento uno strano incrocio tra ally mcbeal e l’asino di Winnie the Pooh.
🙂
Fabrizio d'Altilia
Te l’avevo detto Luna che non era uno delle tue vecchie fiamme!
🙂
Anonimo
L’incontro che intendevo era il mio con la cioccolata fondente e poi fusa (per il calore e per le calorie).
Tanti baci Perugina!
luna margherita
posseduta da ally mcbeal
luna margherita
…scusa ma come primo incontro intendevi uno nostro, o uno con la cioccolata?!?
(mi sento un favolo riassunto di ingenuità+imbranataggine)
luna margherita
i miei genitori? hmmm…
io e te al primo incontro molto sciolti…
non voglio ipotizzare chi sei, che se non ci becco al primo colpo ci passo da troio’!!!
🙂
l’ho comprato il cioccolato al sale, ma ancora non lo mangio, aspetto stasera-poi ti faccio sapere
Anonimo
cioccolato al sale no, però cioccolato al sole sì e siamo stati molto sciolti anche se eravamo al primo incontro!
P.s: spero per i tuoi genitori che siano tosti quanto te!
luna margherita
hmm…direi di no! Almeno io che ho genitori ho qualcuno con cui prendermela!
Altrettanto teneramente,
(mai mangiato il cioccolato al sale? non so se comprarlo o no…)
Anonimo
Vogliamo aggiungere “Viva o meglio beati gli orfani, perchè su di loro sono stati fatti meno sbagli”?
Tenera-mente anonimo
luna margherita
non è che non possono fare da accompagnatori! per carità, anzi…nel mio percorso di crescita sono stati molto importanti ad esempio gli insegnanti. Però, logico, la famiglia ha tutto un altro rilievo.
Si dice che chi più fa, più sbaglia. E’ un po’ questo il senso: la famiglia ha tanti meriti, ma proprio perchè molto presente, inevitabilmente diventa anche quella che più è in vista e più può sbagliare.
W gli istruttori di nuoto
W le parrucchiere
W gli anonimi
W il rosso conero
Anonimo
Per quanto riguarda il brano del bilancio di Serena sul quarantesimo l’ho letto, è interessante, ma con tutto il rispetto è talmente lungo che richiederebbe un lavoro troppo impegnativo per me in questo momento commentarlo. Posso solo dire che condivido pienamente il punto di criticità del metodo sul recupero degli psicotici, che del resto rappresentano la nota dolente anche della psichiatria classica. Le mie osservazioni si riferivano comunque a casi di disagio forti, ma non a psicosi conclamate.
Su quanto scritto da lunualità, vorrei precisare che intendevo dire che non si sottolineano abbastanza le peculiarita’ di ogni storia personale e familiare, ma secondo me si tende a fare un po’ di ogni erba un fascio (senza riferimento al movimento politico).
Secondo punto: non sono affatto un grande sostenitore della psichiatria tradizionale che ha molti difetti, ma questo non significa essere a favore di ogni metodo alternativo.
Sul tema dei nodi, anche se il metodo cerca di scioglierli, spesso ci si rimane intrecciati e più ci si dimena, più si resta impigliati, senza che nessuno ti aiuti a liberartene. E la strada più che in salita a me sembra una discesa nel pozzo delle nostre anime, con il rischio di non poter tornare in superficie o rimanere frantumati più di prima.
Ma il quesito che mi tormenta più di tutti,cara lunualità,è: perché gli insegnanti di nuoto e le parrucchiere non possono fare da accompagnatori?
A proposito…sono l’anonimo 2.
luna margherita
anonimo però non te ne andare…
)-;
luna margherita
Nel senso che ti dico cosa sar�
luna margherita
Va be’, dai, visto che ci conosci sai bene che in realtà Mariano si muove e va lui nei posti. In Ancona ci sono stati 5 o 6 incontri validi per gli E.C.M. ma ne sono state fatte un sacco di cose così. Ci sarà presto un incontro con i tipi della SIPNEI (Società Italiana di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia).
Non è che Mariano sta seduto in un angolo col broncio, e si lagna che nessuno lo ascolta. E non batte i piedini per terra. O i pugni sul tavolo.
Anzi, perchè non vieni ad uno di questi incontri? Le date non me le ricordo, però le scriveremo presto.
Se vieni, non dico che mi faccio un tatuaggio per te, come hai chiesto, però ti do l’esclusiva sul prossimo.
Anonimo
Guarda se vuoi faccio un’immersione e ti dico perchè sto qua.
Prima di immergermi vorrei evitare fraitendimenti: non credo ci sia un solo coglione al mondo che pensi che psiofarmaci e psicoterapia siano la soluzione salvifica del disagio mentale,per cui finitela di mistificare sia sulle case farmaceutiche sia sugli psichiatri, sui buoni e sui cattivi, su chi si fa pagare le parcelle ed altre amene menate.
Il problema è un altro, non è la comunità scentifica che deve venire da voi e verificare quanto piuttosto il contrario. Pasteur, Fleming e molti altri hanno fatto questo penso possa farlo anche Loiacono con il suo metodo, o no? O preferisce continuare a recriminare su Cassano che non se lo caga e i colleghi che non lo interpellano?
Fabrizio d'Altilia
Che ti devo dire, scienthology no comment davvero, speravo l’avessi capito…
So benissimo di quello che parli perchè sono da tempo informato sulla loro ideologia, sui metodi che usano nelle loro comunità ecc.
Antipsichiatria è un movimento anche abbastanza strutturato e diffuso in tutta Italia, che si rifà a Thomas Szasz, Giorgio Antonucci, i fratelli Ajmone dell’OISM, Giù le mano dai bambini, psichiatria democratica ecc.
Ogni tanto veniamo contattati da questi, ma noi non vogliamo andare contro nessuno. Ci interessa semplicemente fare le nostre proposte ed esporre quello che da almeno 30 anni stiamo facendo, e confrontarci, cercare intrecci anche con altre realtà per vedere quello che fanno loro ed arricchirci.
Se ci contattassero più psichiatri convinti dei farmaci che ci vogliono dire contro, saremmo immensamente più contenti: questo è il problema!
Noi li invitiamo sempre e quelli non ci vengono mai!
Noi invece ce ne andiamo in giro per l’Italia per incontri e conferenze, cioè andiamo noi da loro, anche con una certa pubblicità sul territorio grazie ad alcune persone che dall’interno lavorano in strutture sanitarie o fanno parte della società civile e che, venendo da noi, rimangono ben impressionate e vogliono portare cose nuove nei loro contesti d’origine.
Se molti di questi psichiatri non vengono a verificare, non mi sembra che brillino di scientificità.
La scientificità presuppone la verifica empirica.
Tutti ridevano di Noè quando iniziò a costruire l’arca… Voce di qualcuno che grida nel deserto…
Quindi stat’v bun, ognuno a casa sua è meglio: a noi ci interessano le persone che stanno male nel vecchio e/o che vogliono andare verso qualcosa di nuovo.
Chi sta bene come sta, meglio! Ma non capisco che cosa abbia ancora da dirci… Forse una strana dinamica di amore/odio.
Io SPERO che i farmaci e le psicoterapie siano buoni ed efficaci sempre, così non avremmo bisogno di sperimentare sulla nostra pelle questo doloroso percorso, e non faremmo tutta ‘sta fatica!
luna margherita
Gabry leggo solo ora il tuo post! Grazie…
Sono felice che siamo insieme nel comitato del corso alla sessualità. Tra un po’ faremo anche un post per questo.
Ti abbraccio forte, a presto, sentiamoci!
Anonimo
Che bello! Sono riuscito a farti sorridere ed essere anche un pò puerile! Questo è davvero un inedito, bene la terapia di Mr Glaxo su di te funziona, non hai ripetuto le stesse cose che di solito ripeti,sei simpatico anche tu!
Poi, se vuoi recuperare un pò della tua serietà mi piacerebbe avere qualche risposta alle mie numerose domande, Scientology e antipsichiatria compresa ovviamente.
Grazie.
Tuo Mr Glaxo
Fabrizio d'Altilia
Ahahahahahah!!!
A proposito di Scienthology, anni fa mio fratello Alex, in un periodo “clou” della sua psicoticità, diceva sempre che lui non era figlio di suo padre e sua madre ma era parente di Tom Cruise, perchè secondo lui gli assomigliava e perchè abbiamo effettivamente dei parenti negli Stati Uniti. Ha provato pure a scrivegli, a contattarlo!
Aahahahahahaha!!!! 😀
Mo infatti glielo faccio uno squillo al caro cugino Tom, così vi risponde lui, rintraccia il vostro indirizzo fisico con le tecnologie segrete e vi manda qualche scagnozzo dei suoi a farvi “mettere a tacere”.
Poi gli chiederò: “Tom, allora come hai sistemato Mr Glaxo, o Mr Lilly??”. E lui, tipo Padrino: “Minchia, non ti preoccupasse cugginetto: dormono coi pesci….miiiiiiiii” !! §-D
luna margherita
Ho detto la cazzata, adesso invece provo a stare seria.
E’ un po’ tardi e scrivo dal letto, però ci tengo a portarvi un po’ la mia esperienza, visto che il secondo anonimo ha scritto delle cose che sento spesso dire, anche a casa mia.
Non vorrei rispondere punto per punto, tipo lista della spesa, ma mi rimane più semplice: spero che non passi come un grezzo botta e risposta, è per una questione di facilità per me. Va be’, comincio.
– per quanto riguarda la mia esperienza (sia in prima persona, sia di situazioni che ho visto) il MaS prende in considerazione il background familiare, culturale, esperienziale e sociale. Anzi, ho visto spesso che si dà molta importanza e ascolto a quella che è la specificità delle persone e c’è molta accoglienza a riguardo. Strasicuramente più di quanta ce ne sia negli ambienti della psichiatria tradizionale (e li conosco). Che dire allora delle continue diagnosi fatte col culo, ogni giorno nei centri, negli ospedali, negli studi? Allora il DSM IV cos’è? Dove sta l’ascolto della specificità là? Non so se il Metodo alla Salute riesce in questo, ma mi sembra che ci si sforzi molto per farlo.
-io non ho visto mai la tendenza a mettere familiari ecc l’uno contro l’altro. Anzi. Se ci sono cose che macinano dentro e non riescono ad uscire, si cerca di farle uscire, sì. Ma non è che ci sono gli schieramenti, tipo che i genitori sbagliano tutto, o che i figli sono tutti dei fannulloni…assolutamente no. Proprio io grazie al Metodo e a tutto quello che ruota attorno, sono tornata ad abitare a casa con la mia famiglia dopo anni che me ne ero andata. Capirai se m’hanno messo contro. E poi basta frequentare un po’ per accorgersi che non è vero che si tende a mettere qualcuno contro qualcun’altro. Non è che si accusa la famiglia come causa di tutti i mali: tante volte si riconoscono le cose buone; ma uno viene al centro per sentirsi dire quant’è stato bravo, o per mettere in luce i nodi e cercare di addentrarsi in quelle zone buie dove c’è da migliorare? E poi se uno nasce e cresce in una famiglia, è logico che la maggior parte delle cose riguardanti lo sviluppo di una persona, riguarderanno la famiglia! Non mi sembra niente di assurdo. Chi dovrebbero essere stati i nostri accompagnatori? L’insegnante di nuoto? La parrucchiera? Mi sembra logico che si parli della famiglia, e che molti nodi siano lì. E poi credo che se un “conflitto” non si risolve, è perchè almeno una delle parti in causa non ne vuole sapere. E lo dico perchè l’ho visto e l’ho provato. Il Metodo non è una cosa semplice da seguire, ci vuole molto coraggio e determinazione. Bisogna saper anche incassare bene; è una strada spesso in salita, ma che può portare a grandi cose. Però va fatta fino in fondo, non è che puoi scegliere “questo lo faccio, questo non lo faccio” e poi pretendere i risultati. Ci saranno dei risultati a metà.
Non ho mai visto una persona essere allontanata o discriminata perchè non convinta del metodo fino in fondo. Anzi…
Il Metodo richiede dei grandi sforzi, ma poi ripaga 100 volte tanto. Non è il Metodo, è la vita che è così. Però io spesso vedo persone arrivare e pretendere chissà cosa; non siamo più abituati ad osare, a buttarci.
Se uno ha il mal di denti, e il medico gli dice di prendere 3 pasticche per non sentire dolore, uno le prende, no? Ma se questo ne prende solo una, o solo due, o le prende quando gli pare e piace, poi non ha senso che si lamenti se il mal di denti non gli passa! Il metodo è la stessa cosa: o ti affidi e stai a vedere che succede, oppure è inutile. Si avranno dei risultati, forse, ma per crescere ci vuole di più.
Facile poi a dire “il metodo non funziona”. Forse dovremmo chiederci “ma io, che ho fatto?”
Chiedo scusa se ho usato toni bruschi, o parole poco adatte, non so…è che anche io tante volte vorrei che la strada fosse più semplice, vorrei tornare nelle soluzioni vecchie, non avrei voluto abbandonare situazioni che mi facevano anche stare bene. Però se vogliamo crescere dobbiamo saper lasciare alcune cose e affidarci; bisogna affidarsi proprio quando è tutto buio. Facile affidarci quando la via è illuminata!
Il Metodo non dice niente di nuovo, è la vita che è così. Siamo noi che ci siamo snaturati ormai, e stiamo larvizzati su soluzioni dal piacere immediato, e abbiamo perso il senso del lavoro, della fatica del percorso, del senso di costruire. Quest’ultima frase suona tra l’evangelico e il fascista. Ho detto “suona”.
Un messaggio a tutti i brontoloni: e affidatevi un po’! Male che va, staremo male!
Sogni d’oro al blog
luna margherita
Ma poi Tom Cruise viene a fare i gruppi con noi?
E le domeniche in viaggio le facciamo a Hollywood?
Anonimo
In realtà rileggendo alcuni vostri blog comincio a notare i segni di una curiosa assonanza con alcune campagne mediatiche condotte da Scientology, in particolare mi riferisco al blog di poche settimane fa sugli effetti di alcuni farmaci sui bambini e contestuale attacco a psichiatri e neuro psichiatri ignoranti.
Circa venti anni fa con stesso linguaggio e con la diffusione di altrettante notizie allarmanti circa gli effetti collaterali di alcuni farmaci “il farmaco su alcuni bambini aveva effetti collaterali dannosi che comprendevano comportamento violento e aggressivo, impedimenti della crescita, allucinazioni, depressione suicida, mal di testa e spasmi nervosi”. Sostenendo negligenza medica, numerose cause legali videro contrapposti genitori e psichiatri (si veda West) e Kendrick Moxon, avvocato di Scientology e consigliere legale della CCHR, rappresentò alcuni dei querelanti (Freedom 1987).
Poi la cosa più preoccuppante … due giorni fa in un post sono stato apostrofato come Mr Lilly, io non sapevo che Ely Lilly fosse il nome dell’azienda che produceva il Prozac, qualcun altro si, sarà solo un caso o è un’altra piccola coincidenza con un’altra campagna di Scientology contro il Prozac? Ai posteri l’ardua sentenza e non solo a loro…
Fabrizio d'Altilia
Il manuale del Metodo Alla Salute non l’abbiamo ancora inventato e spero non lo faremo mai, per come il Metodo è aperto all’inedito della Vita come essa si presenta sul momento della dinamica, e per come esso è aperto e migliorato dai contributi teorico-prassici più disparati, portati dal Dr Loiacono in primis.
Il Metodo Alla Salute è un percorso totalmente personale. Poi le modalità più strutturate che si offrono (Gruppi Alla Salute, supervisioni, bilanci, esperienze di domicilio comune con situazioni di disagio più o meno gravi ecc.) sono solo delle proposte, non è detto che siano le migliori, ma possono essere sostituuite e migliorate col tempo: ma soprattutto non vengono imposte a nessuno!
Per quanto riguarda l’Epistemologia Globale, essa è un’ipotesi, non è una verità. Essa è alla bse del Metodo, ed è un’ipotesi che ognuno verifica se è buona o no… certo che noi verifichiamo che è buona, o che almeno non presenta i limiti delle pur buone “vecchie” epistemplogie che passate non sono ancora (purtroppo), ed in più conserva le parti buone che queste già hanno. I risultati ci sono, e sono indiscutibili, se volete potremmo approfondire questo aspetto. Per esempio potete scaricare dal “Box Download” il file CAsi CLinici” della tesi di laurea in medicina (sul Metodo Alla Salute) di una ragazza che ha fatto esperienza del metodo, o potete cliccare su “Storie di vita”.
Comunque per quanto riguarda spiegazioni definitive ed esaustive di ogni sorta, come sopra: niente manuale. C’è il “Corso di Epistemologia Globale” a ottobre-novembre se volete, andate a leggere le news in cima alla homepage.
N.B.: Come sempre ribadiamo, non è nè scopo nè capacità del blog e del sito spiegare in tutto e per tutto una realtà che si può solo capire con la propria esperienza diretta sul campo.
Quindi rispetto a questi nostri contributi via internet c’è poco da fare: o ti incuriosiscono a pelle o niente, sono solo un pallido rimando di quello che realmente facciamo.
Comunque sul nostro sito http://WWW.NUOVASPECIE.COM qualcosina di più preciso la potete trovare. Potete andare ad esplorare le varie sezioni: Chi siamo, Metodo Alla Salute, Attività e Storie di Vita.
PS.: personalemente ringrazio Bruno per il suo contributo al dibattito sulla coppia che ha lasciato tra i commenti del precedente post. Almeno per quello che hai scritto, mi sei piaciuto! 🙂 Si vede la faccina contenta??
serena
Possiamo confrontarci sugli aspetti più vari, per quanto mi riguarda. Tuttavia nessuno di noi passa 24 ore al computer, tempo al tempo e buona giornata a tutti, vado a lavorare.
serena
Ancora dal mio bilancio per il Quarantennale:
“Il più grande valore del Metodo alla Salute è, secondo la mia opinione, legato alla prevenzione. Lo dico per la mia esperienza diretta di soggetto asintomatico, arrivato al metodo per caso: pur partendo nel mio percorso con un certo grado di interezza, la frequentazione dei GaS mi ha arricchito moltissimo, mi ha aiutato a fronteggiare antiche paure e riprendere parti di me che da tempo non sentivo più vive; ho potuto comprendere meglio chi sono oggi, e cosa ho in mano, e cosa vorrei e ancora non so darmi. Questo perché la teoria-prassi del MaS ci parla di cose che abbiamo già dentro di noi, e ci aiuta a conoscerci mentre la conosciamo.
Tutti i bambini che ho osservato in questi anni, con diagnosi varie che spaziavano dai disturbi del comportamento all’autismo, hanno mostrato progressi sorprendenti nel giro di pochissimo tempo, lasciando a bocca aperta genitori ormai senza quasi più speranza. Senza farmaci, solo grazie a dinamiche di vita, i piccoli, su cui gli insabbiamenti culturali non hanno ancora depositato strati troppo spessi di problematiche psichiche, imparano inconsciamente in un breve arco di tempo che hanno un loro proprio territorio, che possono difenderlo, e intrecciarlo con i territori altrui senza doversi destrutturate e depersonalizzare.
(…)
E tuttavia la validità del MaS mi è parsa estendibile anche alle altre fasce di età, e di nuovo alle situazioni cliniche più varie.”
serena
Ci sono casi che hanno ripreso in mano le fila della loro vita e si sono reinseriti nel sociale, spesso mandano da noi altre persone in situazioni analoghe, proprio in virtù di quanto vissuto.
Ce ne sono alcuni che riescono a vivere bene senza farmaci (e relativi effetti collaterali), ma hanno più difficoltà ad esempio a inserirsi nel mondo del lavoro perché ancora “disarmati”: se la frantumazione è iniziata in età molto precoce e si sono saltate le fisiologiche tappe di maturazione, ci si può trovare un po’ come ragazzini di dodici anni in un corpo adulto, e lì se non si prosegue un percorso, per di più accompagnati, alcune difficoltà restano.
Ce ne sono altri, come già detto, che per motivi vari sono rientrati nei canali trazionali di terapia.
Questo metodo non è una soluzione miracolosa, ma una possibilità, a mio avviso una buona possibilità.
Vedere che qualcuno a cui, con certezza inscalfibile, era stato detto che non avrebbe mai potuto vivere senza determinati farmaci, riesce a condurre la sua vita senza di essi, in modo più o meno completo a seconda delle situazioni, è una cosa che a me fa molto piacere. Gli psicofarmaci non sono esattamente vitamine.
L’esperienza personale della nostra Luna è molto significativa, per quanto mi riguarda; la trovate sul sito nella sezione Storie di Vita. Oppure, se crede, può dirvi qualcosa direttamente.
Anonimo
2)Mi pare che i rilievi dell’anonimoa pacatoa siano relativi ad aspetti ulteriori rispetto a quelli trattati da Serena, perchè non parliamo anche di quelli?
Anonimo
Benissimo!
1)Se il limite del “metodo” a detta di Serena è l’inadeguatezza rispetto alle situazioni psicotiche più gravi. “Preciso subito che a mio avviso esso non è intrinseco al MaS, ossia non è relativo a un limite strutturale del metodo stesso, ma piuttosto a un discorso organizzativo-istituzionale.”.
Cito testualmente Serena e mi chiedo e vi chiedo in questi anni di sperimentazione, consistita anche nell’eliminazione della contenzione farmacologica,che cosa è stato degli psicotici gravi e delle loro famiglie?
serena
Premetto che questo è lo stesso commento che ho cancellato poco fa, avevo solo bisogno di apportare delle correzioni. Ciao a tutti.
Mi fa piacere che ci sia un anonimo finalmente capace di esprimere il suo dissenso con pacatezza e senza osservazioni puerili, e che chieda anche ad altri di esprimersi: ho sempre ritenuto che un dibattito aperto e chiaro potesse essere occasione di crescita per tutti. Ancora mi lascia perplessa il fatto che nessuno si esponga con un nome, non capisco a quali conseguenze potreste andare incontro facendolo, comunque sono scelte vostre. Vorrei che anonimo2 mi facesse sapere cose pensa di questo passo del mio bilancio per i 40 anni di Metodo Alla Salute:
“Un limite consistente realmente legato al Metodo alla Salute, che ho riscontrato nel corso della mia esperienza, riguarda le situazioni psicotiche più gravi. Preciso subito che a mio avviso esso non è intrinseco al MaS, ossia non è relativo a un limite strutturale del metodo stesso, ma piuttosto a un discorso organizzativo-istituzionale.
Tenendo presente un aspetto di cui ho già detto, cioè che il metodo prevede che ognuno ne diventi partecipe in qualità di persona in trattamento, e quindi che gli accompagnatori di persone fortemente disagiate si considerino prima di tutto accompagnatori di se stessi, è obiettivo che questo principio non sia sempre facile da far accettare e fare proprio ai familiari di persone con situazioni cliniche conclamate, e coloro che fanno maggiormente difficoltà in questo sono proprio i parenti di chi porta su di sé le etichette diagnostiche più gravi della psichiatria. Certo non è un caso; si potrebbe pensare che vivere un disagio familiare così pesante da anni, nella condizione di abbandono in cui le istituzioni lasciano le famiglie, indurisca e irrigidisca aumentando le difese; ma si potrebbe anche pensare che è proprio nelle famiglie più rigide e statiche che il disagio trova il terreno più fertile per le proprie radici. (…)Purtroppo, anche dove ci sia un tentativo reale di immergersi in questo percorso alternativo, dopo decenni di visite psichiatriche, psicofarmaci, TSO e vita d’inferno, procedere nel cammino è particolarmente arduo. Penso a Pina, a cui avrei voluto scrivere infinite volte da quando è rientrata in Sicilia, e a cui non ho scritto mai… Pina, ho pensato spessissimo a voi, credimi. Penso a Pina e alla sensazione forte che provavo osservando la sua paura di relazionarsi a uno dei suoi due figli, quello per il quale era approdata al CMS: sentivo che se fosse riuscita a coccolarlo come una madre può fare col suo bambino, anche quando è già grande, la rabbia di lui si sarebbe incrinata, per poi pian piano farsi polvere. Penso a Pina che non era mai stata coccolata, e non sapeva come fare. Che era cresciuta senza il riferimento di un padre, e questo l’aveva indurita. E penso a tutte le critiche che avanzava, sfogandosi con me perché con me si sentiva a suo agio anche se mi vedeva poco, critiche che restano alla fine le più fondate tra le tante ascoltate, e che sono le stesse di S. di Nuoro.
Avere un familiare con una psicosi grave e seguire il MaS, oggi significa un impegno notevole, giornate proficue, viaggi con il gruppo, ma significa anche tornare ogni sera a casa e ritrovarsi, quando ancora non si è cresciuti abbastanza, nelle stesse dinamiche da cui si sta tentando di uscire. Così, è vero, il carico si fa talmente gravoso che la famiglia ne resta schiacciata; tanto più che quando si sono fatti dei piccoli, importantissimi passi in avanti, e si scivola all’indietro, la rabbia si amplifica ulteriormente, infatti spesso chi rinuncia dice che sarebbe stato meglio non iniziare affatto. In questi casi è improbabile che la rete possa essere sufficiente, e comunque difficilmente si instaura in modo adeguato, un po’ per le paure personali che bisogna superare per riuscire ad avvicinare simili situazioni, un po’ per una loro naturale inclinazione a restare chiuse in se stesse.Se il GaS intende essere un utero devoto all’interno del quale portare avanti la gravidanza a cielo aperto che consenta alle persone in trattamento di maturare e rinascere, le situazioni psicotiche cliniche gravi necessitano di un utero più ampio, che le accolga nell’arco dell’intera giornata, che permetta loro di restare in dinamiche di vita, in ambiente protetto, oltre l’orario in cui gli incontri hanno termine. E questo purtroppo non è possibile in una struttura pubblica che prevede ricoveri solo in regime di day hospital e a una certa ora chiude i battenti. (…)Nell’ultimo anno, il MaS ha voluto compiere un passo in avanti in questo senso, sperimentando il cosiddetto appartamento molteplice, in cui situazioni diverse di disagio, non tutte ugualmente pesanti, hanno convissuto insieme a un facilitatore di dinamiche, con l’intento comune di proseguire l’attività svolta nel CMS al di fuori dello stesso. I problemi, le tensioni, i conflitti, non sono stati da poco, ma per essersi trattato di un primo tentativo, peraltro all’interno di un condominio, i risultati in termini di crescita sono stati sorprendenti. In questa direzione si stanno seriamente valutando altre possibilità, che permettano l’inserimento delle situazioni psicotiche più gravi e dei loro familiari in una forma più continuativa di MaS, per un periodo adeguato, consentendo anche fasi di separazione in cui i familiari possano alleggerirsi e ricaricarsi; questo è uno degli aspetti in cui, a mio avviso, il metodo attualmente ha maggiori possibilità di crescita.”
serena
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Anonimo
Caro anonimo, mi piacerebbe condividere con te le osservazioni che stai esprimendo in questi giorni nel blog, perchè coincidono molto con le mie. Capisco però il tuo bisogno di restare anonimo magari per motivi professionali o personali.
Quello che a mio parere è il punto più negativo del metodo “alla salute” è che generalizza situazioni singole alla maggior parte dei casi, senza distinguere la famosa “specificità” di ognuno. Infatti, anche se ovviamente ci possono essere dei punti in comune nelle varie situazioni, comunque ogni caso secondo me, ha origini diverse se non altro per il peculiare background familiare, culturale, sociale ed esperenziale.
Altra cosa fortemente criticabile, sempre dal mio punto di vista, è la tendenza continua a mettere l’uno contro l’altro, (vedi le diverse separazioni: di coppia, figli e genitori… ), accusando quasi sempre in maniera univoca la famiglia d’origine come causa di tutti i mali. Questo, si dice, è temporaneo, si scuce e poi si ricuce, ma per la mia esperienza, ho visto ben pochi casi riuniti, mentre in molte situazioni (già critiche a onor del vero), si sono andati ad esasperare conflitti e a creare maggiori divisioni, senza elaborare il vissuto in maniera adeguata.
Quello che c’è di buono in questi gruppi è il senso della condivisione e la solidarietà, ma anche questa ti viene offerta a patto che tu stia a certe regole e ti comporti secondo le prescrizioni che ti vengono date, altrimenti sei isolato e contrastato, con il rischio di perdere le persone care che sono coinvolte e prese nel vortice di questa spirale.
Per ora non aggiungo altro, so che ci sono altre persone venute a contatto con il metodo deluse e confuse, ma che forse hanno già chiuso definitivamente e quindi non possono venire a conoscenza dei nostri scritti.
Comunque se ci fosse qualcuno che condivide almeno in parte quanto da noi espresso, sarebbe utile si facesse sentire!
Grazie e auguri.
Anonimo
Serena o se posso Seregna, nulla di personale con te o gli altri amministratori di questo blog,anzi, libera di non credermi, stima e simpatia per te,ma ho pesanti riserve , per usare un eufemismo, sul metodo da te invece ferocemente difeso.
La lettera appena pubblicata seppur gradevole nella forma e nei toni evidenzia aspetti che per me sono inaccettabili del metodo, in particolare (e non dirmi che non mi capisci) questa storia delle epistemologie non mi convince affatto, anzi….Non capisco che senso abbia sostituire le “vecchie” epistemologie, religiose scientifiche con un’altra espistemologia che di globale ha e può avere solo il nome?
Globale perchè? Globale come?
No scusa non confondiamo il “cahier de doleance” con la soluzione, la vita, la psichiatria e tanto altro così com’è non va, ma non ci voleva Loiacono per capirlo, io e te c’eravamo arrivati da soli credo.
Mi spaventa il vostro pensiero (non ti incazzare) univoco, i vostri modi di dire da iniziati, la criminalizzazione del denaro e di chi si fa pagare (psichiatri e psicologi), questo vostro sentirvi “extraterrestri”, punti di vista assai poco globali ed assolutamente meno capaci di fornire risposte di qualunque altra “vecchia” epistemologia.