La coppia in crisi: la dolorosa transizione e (è) saper “camminare sulle acque”.
Vi volevo segnalare che oggi abbiamo aperto una nostra casela e-mail del blog: metodoallasalute@hotmail.it , ed abbiamo inserito una lista di “SEDI E CONTATTI” del Metodo Alla Salute, dove potete trovare indirizzi e numeri di telefono.
Quindi, eccoci tornati dopo le vacanze di agosto.

La prima telefonata l’ho fatta io l’altra sera, e… siamo stati 8 ore al telefono, tutta la notte (a litigare poi…)!!! Roba da ricovero…. Però credo che questa “ricaduta” sia stato un toccare il fondo per poi risalire. Mi viene in mente l’immagine che collega l’“Indietro Tutta” all’“Avanti

Non è importante salvare la coppia, ma crescere ed andare verso il nuovo, saper “camminare sulle acque”, sull’incerto, perchè certamente le cose vecchie non vanno più bene e quindi stai male. Poi se la persona che hai accanto vuole procedere è buono, se no ognuno faccia il suo percorso. Magari poi in futuro ci si potrà anche rincontrare, ma lo si farà in maniera sicuramente più intera e più globale. Questo può valere per qualsiasi rapporto o situazione, una vita di coppia, un lavoro, un rapporto di amicizia, un progetto, una missione ecc..
Vi riporto questo sms che mi ha mandato giorni fa Luca, in un momento mio di forte paura e di dubbio. Vi ricordo che Luca compie 22 anni questo mese, ma sembra di sentir parlare una persona molto più grande e matura di quanto la sua età potrebbe far sembrare. E’ stato un ottimo accompagnatore, mi ha dato un prezioso sostegno di teoria durante questa mia crisi:
“Io fin’ora sono stato solidale e me la sono sempre strapresa in culo per quanto riguarda la coppia [“solidarietà” intesa come fare per primi quello che gli altri ancora non possono, non vogliono, non sanno fare]. Ma per il resto sto guadagnando nuova linfa che nemmeno immaginavo. Ricordi Pietro quando voleva camminare sulle acque, ma ha dubitato e non ce l’ha fatta? Ecco, se tu in questa separazione pensi a salvare la vostra coppia crescerai poco, e tornerai negli stessi equilibri che già ti vanno stretti. Questo è osare: ora è tutto buio, ma c’è già il nuovo, è che i nostri occhi ci mettono del tempo ad abituarsi; le nostre orecchie non sentono gli ultrasuoni, ma ci sono! Se finirà la vostra coppia non importa così tanto, perchè finirebbe comunque. Non è il tipo di rapporto che conta, ma il crossing-over che c’è. Che fa se è amica, vicina, sorella, amante? Sono schemi vecchi di cui ancora abbiamo bisogno. Pensa piuttosto a perchè hai bisogno di Loretta come compagna, e perché ti farebbe stare male se non stesse solo con te. Anche io ho le stesse crisi, e mi servono a molto. Ti voglio bene”. Luca, 26 agosto 2007.
Detto questo, speriamo bene.
Oltretutto non so bene cosa fare anche per il resto: sto per prendere una laurea con estrema difficoltà (il relatore mi ha abbandonato in tronco a pochi giorni dalla consegna della documentazione burocratica per cui serviva la sua firma), poi devo decidere cosa fare dopo questa laurea e dove andare. Sono a Roma da 5 anni, ma sicuramente lascerò questa città dismatura, vuotamente immersa nello spettacolo mediatico, e che, come capitale e sede del Papa, è la roccaforte delle vecchie epistemologie (religiosa, filosofica e scientifica); è una città molto lottizzata in cui è difficile che nascano ipotesi di “Salute-Sarvas” veramente nuove, ma al massimo degli studi universitari appannaggio dei “baroni”, che sono pure buoni, ma difficilmente arrivano in profondità. A meno che qualcuno…
32 Commenti
Anonimo
Carissimi tutti,sono domenico e torno a scrivere qualcosa dopo tanto tempo.Innanzitutto saluto Faber Serena e Luna e li ringrazio cortesemente x il fatto che portano avanti la gestione di questo blog.Caro Faber ti faccio un grosso applauso d’incoraggiamento x il tuo percorso in questo momento difficile e anche un avanti tutta…Sono stato un po’ vicino a loretta come sai quando sono sceso a foggia x le supervisioni di s. e r.;m. (l.).E’ stato un bel momentino x fare un po’ di parresia tra me e loretta ed è stato buono….personalmente sono molto fiducioso e penso che ciò che c’è di buono non si perderà e credo che presto vi ritroverete se non è già successo…Nell’attesa di rivederti ti abbraccio.
A Serena :carissima sei sempre squisitamente ironica e anche un po’ graffiante….ho letto i botta e risposta tra te e quello strombato anonimo(dico cosi xchè penso che gli errori che si possono riscontrare nei suoi post sembrano la conseguenza di qualche canna mista ad alcolici)e le tue risposte sono veramente principesche…cara andromeda…volevo ufficialmente invitarti a farmi una visita presso la mia domus,se trovi uno spazio tra i tuoi tanti impegni x un fuoricampo…Ah luna la vedo spesso x cui….Adesso vi racconterò velocemente alcuni cambiamenti che mi riguardano:ho iniziato a lavorare lunedi’ 17 nella cucina di una scuola materna a 3 km da casa mia,non potete capire quanto sono contento!!!Lavoro x 3,36 ore al giorno dal lunedi’ al venerdi’ e mi trovo bene in questo contesto lavorativo semplice e utile e piuttosto essenziale anche nel cronos…Seguo sempre l’attività del gruppo in ottobre farò anche un corso x imparare a costruire e gestire un sito internet a vantaggio dell’associazione alla salute…nella prossima settimana intensiva sarò presente il giorno del rito xchè è importante…adesso mando un grosso abbraccio virtuale a tutti quelli che leggeranno(non resisto a lungo davanti al computer ancora).A presto
Fabrizio d'Altilia
Grazie Libera, sei sempre molto attenta e vicina ai percorsi degli altri (come dice Barbara).
TVB, alla prossima.
FABER
Anonimo
Caro faber, non sono una anonima ma Libera, ho letto il tuo post solo ora perchè non ho internet e vado a scrocco.Avessi avuto la tua teoria venticinque anni fa non mi sarei trovata a questo punto, con un futuro incerto a quasi quarantotto anni, senza un centesimo, senza televisione, a dormire nella cucina di una mansarda…ma come sai la vita spartana mi piace e accetto tutto ciò che viene come un regalo. Sembra che assapori ogni attimo e questo grazie al metodo che mi ha dato gli strumenti per fare teoria.
Non voglio consolarti ma incoraggiarti a tenere duro perchè, come sai, quando ti butti c’è un momento in cui non vedi e non respiri. Se ti va respiriamo un pò insieme…faremo un pezzetto di strada, io sono sempre a Mentana e il sabato vengo a Roma. Ti abbraccio. La principessa Gemma
Anonimo
Ciao Faber!
ho letto il tuo post su “La coppia in crisi” e ti faccio i miei complimenti per essere riuscito a fare teoria su un qualcosa di forte che stai attraversando. sappiamo bene che quando una cosa è forte, non riusciamo a separarcene per fare teoria. In questo io credo che tu hai delle grandi capacità e così facendo aiuti anche noi e chi ti legge.
Non so adesso a che punto siete tu e Loretta nel vostro rapporto, ma io credo che state procedendo onestamente e senza bleffare, segno che siete cresciuti e avete molte buone premesse per crescere ancora di più.
credo perciò che questa crisi che state vivendo è veramente un momento sacro per tutti e due e lo state vivendo al meglio per “vincere” e cioè unire altre parti nuove con quello che voi siete, che adesso sono ancora frammentate probabilmente.
credo che anche questo è il bello di un rapporto… di nuova specie, come il vostro.
io ci credo in voi due, vi voglio molto bene e vi sono vicina anche se lontana geograficamente.
Ti auguro di non scoraggiarti e di credere che la vita è sempre più ampia e globale di quello che noi stiamo vivendo, anche se è molto forte.
Ti abbraccio fortissimo, avanti tutta
luna margherita
Quindi sei foggiano anche te!
Non posso scriverti i nomi di tutti quelli che mi fanno i complimenti per le tette, non ho abbastanza tempo! (va be’, ho esagerato…) 😉
Ora sono tornata a casa mia. Come vanno gli orecchioni?
Anonimo
Luna il tatuaggio sarà il mio primo regalo.
Sappi che io non stimo nessuno di quelli che ti guardano le tette!!! Dimmelo subito chi è sto provolone!!!
luna margherita
io invece sono a casa di una persona che stimi molto (!) e sto per andare a fare una pizza. scrocco la connessione a qualche vicino, e leggo le tue simpaticherie!
sono aperta a nuove esperienze, ma i tatuaggi costano. 😉
e attento, che mio padre legge il blog! scherzo, quello non si smuove nemmeno se lo punzecchi coi tizzoni ardenti (dai, bruno, fatti sfottere un po’…)
buona guarigione (guarda che so cos’è la parotite, non c’è bisogno che scrivi “orecchioni”. con la parotite ho fatto la mia prima esperienza di allucinazioni. o forse era la varicella…non è che ancora deve finire l’effetto? non è che mariano è un allucinazione? anonimo, aiutami tu!)
Anonimo
Luna perdonami ma sono a casa con la parotite (gli orecchioni) e passo il tempo con voi, ma se la sfango e guarisco senza danni alla mia virilità , giuro ti corteggio perchè alla mia veneranda età è arrivato il momento di trovare una donna come te!!!
Promettimi che ti farai un tatuaggio per me!
luna margherita
mamma mia che palle che sei…
Anonimo
# 28 LUGLIO (FOGGIA, Casa dell’Acqua e dello Spirito): secondo “SABATO DI MARIA”, ciclo di incontri-studio sulla vita e sulla teoria-prassi del Dr. MARIANO LOIACONO. Titolo dell’incontro: “I genitori e i fratelli di Maria”.
eddai nun se pò legge sta cosa!!!! Diteme che è no scherzo, si abbasso Roma e Troia capitale!
A proposito di Troia ed i suoi figli (illustri) ecco una presentazione di un uomo ingiustamente schivo e gravi problemi di autostima (aiutatelo):
Mariano Loiacono
Epistemologo Globale
Esperto di “disagio diffuso” e metodologie di rigenerazione vitale.
Storico del “metodo alla salute”.
E come direbbero nella dismatura provincia italiana dico: sti cazzi!!! e dico pure: a marzià facce ride!!!
serena
Come “sono stata”? Io SONO simpatica!
Ti facevo più Mr. Lilly, ma fa lo stesso.
Anche se stai sempre qua in giro, dovrai fare a meno di me per un po’, perché ora mi disconnetto e sarò senza collegamento per qualche giorno. Resisti, mi raccomando.
Buona giornata a te, e sei mi fai sapere quale bosco scegli vedrò di farti installare un bidet. Senza la tua civilità e la tua capacità di essere univocamente interpretativo il mondo non sarebbe più lo stesso.
Ciao.
Anonimo
A Seregna: eccomi sono tuo,
da oggi in poi non sarò più l’anonimo o il caro anonimo o Coso o Pezzo di merda, ma sarò Mr. Glaxo ed in questa mia nuova identità per fare da contraltare ai sabati di Maria vi propongo i mercoledì di Mr Glaxo nei quali vi parlerò dei miei natali agiati e della mia adolescenza, della zia monarchica che mi ha cresciuto e del nonno fascista, non tralascerò neanche di illuminarvi su come io figlio di papà abbia sempre pensato che il 68 in Italia l’abbiano fatto gli sfigati che non trombavano, avrò cura di raccontarvi di come e perchè abbia abbracciato l’appartenenza alle “democrazie giudaico plutaico massoniche” e la logica del profitto e molto altro ancora.
Anonimo
Ti incazzi Seregna se ti dico che sei stata simpatica?
Sto migliorando o ti stai frantumando?
Ma chi se ne frega, buona giornata!
serena
Niente da fare, Coso non sa stare senza di noi.
Un saluto a genitori e figli di questo post.
Seregna Bindi.
Anonimo
Caro il mio Faber. Quante volte ci siamo detti io e te: “fuori da quelle mura siamo degli alieni” che siamo troppo avanti per la parzialità che sta fuori, che “nessuno è profeta in patria”. Eccoli i riscontri.Persone parziali, frantumate che sputano solo veleno, che hanno paura del nuovo, del cambiamento. Sono così impaurite che non hanno neanche il coraggio di venire allo scoperto, di farsi riconoscere. Anch’io penso che questo “anonimo” così avvelenato sia qualcuno che si è approcciato al Metodo, ma la paura di dover cambiare, di dover mettere in discussione le proprie certezze lo ha fatto scappare a gambe levate. Da questo punto di vista è da comprendere. I canbiamenti, se fat in profondità, sono dolorosi: bisogna sputare lacrime e sangue; non tutti “ancora” ce la fanno. Per molti, anzi moltissimi i tempi non sono ancora maturi per “cambiare punto di vista sulla vita”. E’ difficile per noi che ci stiamo dentro, che abbiamo compreso la grandezza del Metodo, figuariamoci per chi ne ha paura e non vuole “ancora” cambiare. Noi siamo piccole gocce in un oceano di parzialità. Importante è crederci e andare avanti, senza aspettarsi risultati o traguardi. Come dice il Metodo “la strada si fa con l’andare”, è un viaggio nella nebbia. Facciamoci un augurio di avanti tutta. Ti voglio tanto bene, ti sono vicina, conta sempre su di me. Anna
luna margherita
che peeeeeeeesa che sei.
Anonimo
A Seregna, come direbbe Guzzanti quando imita Funari, ma come parli? Sei proprio sboccata guarda che se i tuoi codici antenati ti sentissero sai i calci culo che ti darebbero e quanti ne darebbero a tutti voi?
In effetti devo dire che il tuo spirito critico è sicuramente la tua qualità più spiccata, direi per lui quello che Sgarbi disse della bellezza della Bindi: “quella donna è più bella che intelligente.”
Ps. toglimi una curiosità quando si caga all’aperto come ci si pulisce? Ci si pulisce vero? o i tarzanelli fanno parte del percorso per la salute?
luna margherita
Bruno, quello che scrivi è molto profondo, e rispecchia quello he cerco di fare io nella mia vita. Ti auguro di iniziare a fare le cose in cui credi, perchè sei davvero una persona profonda e creativa, e una fonte da cui in molti potremmo attingere.
Sei molto bravo a dedicarti al sapere, magari io avessi la tua costanza e la tua concentrazione! Peccato che non ti sento vivere il sapere emotivo, e le parole rimangono solo tante “parole, parole, parole…”. Questo ovviamente per quello che so io, per quanto ti conosco io, per quello che so del tuo percorso. Ma credo di poter esprimere la mia idea a riguardo.
Facciamo così: se mi dai un po’ della tua teoria, io ti do un po’ della mia prassi.
Ti auguro di riprendere la tua vita in mano, e risvegliarti. Lo so che, come altre 100 volte, mi dirai che tu il tuo percorso lo stai facendo; può anche darsi che sia così, ma io non lo sento, e la tua situazione mi sembra tanto essere volta al ripristino dei vecchi equilibri che non scomodino i tuoi nodi di bambino/figlio, fratello/figlio, marito/figlio, padre/figlio.
Detto questo, do una sculacciata a quel bambino impaurito che sei, in modo da farlo un po’ svegliare!
E do un incoraggiamento al padre che forse un giorno sarai, ma che non aspetto più tanto.
In pace.
serena
Grazie, Bruno, per il tuo intervento. Sarebbe molto bello un nuovo anno così. Ti mando un bacio.
E un saluto a Faber partito di corsa verso la terra delle sua radici. E all’altra metà di coppia in crisi, la nostra Loretta. Se decidete di aprire la porta del cesso fatemi sapere.
serena
Rispondo sui Sabati di Maria poiché si tratta di un MIO progetto, nato da una MIA idea, e dico solo che non è stato e non è facile da affrontare per Mariano, che di carattere sta agli antipodi delle manie di protagonismo di cui parli. A me “vittima di manipolazione e controllo mentale” non lo dice nessuno, dato che sono dotata di un forte spirito critico e personalità. Sono certa che per te la cosa più semplice sia incolpare il metodo se tua moglie ha deciso di lasciarti, in un certo qual modo ne hai pure diritto, in fondo che altro puoi fare? Fino a che non comprenderai (se mai accadrà) il significato del verbo ASCOLTARE e continuerai a parlare da solo non si può sperare in molto altro.
Ti auguro una bella cagata nei boschi all’aria aperta, e molte meno sovrastrutture.
Anonimo
Caro Faber,
la tua crisi con Loretta mi dà lo spunto per approfondire ed esprimere qui sul blog la concezione di coppia che trovo più adatta al mio pensiero e al mio percorso di vita. Un percorso costellato di pesanti cadute e faticose rialzate dalle quali ho sempre cercato di apprendere qualcosa col segno + per dare luce al mio orizzonte. Credo nella coppia ed è proprio dalla crisi che essa sta vivendo in questo lungo e tormentato momento storico che traggo segnali di speranza e di crescita evolutiva. Segnali che mi portano a distinguere la coppia di ieri da quella di domani, proprio come l’anno vecchio e l’anno nuovo che da bambino, nell’immaginario infantile della mia generazione, si contrapponevano visivamente, con l’effige del vecchio stanco e morente che sfumava col passare dei giorni per lasciare il posto ad un neonato vitale e radioso di gioia.
Così spero che per la coppia del passato sia vicino il 31 dicembre e che arrivi presto quella del futuro.
Quali sono le caratteristiche dell’una e dell’altra? Vediamole mettendo a confronto l’una con l’altra.
Mentre la coppia del passato si forma sulla bellezza fisica, la bravura intellettuale, la posizione sociale, in quella coppia del futuro ci si accoppia perché si ha un livello evolutivo simile e obiettivi in comune. Si percepisce una risonanza a livello interiore, oserei dire di anima.
La coppia di domani è basata sull’apertura al mondo: ci si tiene per mano, ma si guarda avanti verso un grande obiettivo di evoluzione personale e di coppia.
Quella di ieri è basata sulla chiusura: nessuno entra nella sfera di interesse della coppia se non chi può essere utile alla coppia stessa e chi non la mette in pericolo. Di norma la frequentazione degli amici si riduce.
La coppia stantia quindi cerca solo la sicurezza, tende a non fare nuove amicizie, a non cambiare troppo i propri interessi, perché questo potrebbe mandare in crisi la coppia. La coppia del futuro cerca l’avventura del nuovo.
La coppia di domani si evolve e si aiuta l’altro a evolvere sostenendolo nel suo percorso di crescita, anche come anima.
Nella coppia di ieri ci si sforza di corrispondere alle aspettative dell’altro, ma nel contempo lo si manipola sottilmente per farlo corrispondere alle nostre aspettative (“Se vuoi che rimaniamo insieme devi fare carriera… devi diventare più colto…). Non ci interessa l’evoluzione dell’altro, ma solo il fatto che debba corrispondere ai nostri desideri e alla nostra visione di “coppia ideale”.
Nella coppia del futuro ciascuno è un individuo emotivamente autosufficiente (la sua felicità non è assoggettata al legame con l’altro), e talvolta sente anche il bisogno di stare da solo perché c’è indipendenza.
Nella coppia di ieri si ha bisogno dell’altro per essere qualcuno e non si sopporta di stare da soli. Non si ha una ragione di vita come singoli perché c’è dipendenza, attaccamento egoico.
Nella coppia di domani c’è l’appartenenza; si sente che l’altro è parte di noi e noi siamo parte dell’altro, ma si riconosce al contempo l’assoluta libertà di decisione di entrambi.
Nella coppia del passato/presente invece domina il possesso: “Tu sei solo mio/a!”. La libertà che si concede all’altro è finta, perché subordinata alla paura che la nostra personalità possa soffrire a causa delle sue decisioni: “Puoi fare quello che vuoi… a patto che non mi fai stare male”.
La coppia del futuro valorizza la Creatività. Con il trascorrere del tempo e lo svolgersi di cambiamenti all’interno del rapporto, si scoprono sempre nuove sfumature dell’amore.
In quella del passato presente c’è il dominio della noia. Si crea la routine (mancanza di nuovi obiettivi, ricerca della sicurezza nella ripetizione delle stesse azioni e nella frequentazione degli stessi posti).
La coppia di domani non deve essere confusa con la dissolutezza e il libertinaggio. La coppia del futuro infatti non è la “coppia aperta” che andava di moda alla fine degli anni ’60. Evolvere come coppia non significa cominciare a stare con due o tre uomini/donne contemporaneamente, perché questa sarebbe la distruzione della coppia, non la sua naturale evoluzione. Sarebbe la “libertà di coppia” nel suo aspetto degenerato.
Nella coppia essenziale non si pongono limiti all’amore, per cui ogni anima può provare amore per più anime contemporaneamente, e “sentirsi in coppia” con più persone per motivi differenti, ma ci sarà comunque una sola anima che sceglierà come “compagna sulla Via” in un dato momento della sua vita.
Paradossalmente, la coppia essenziale è molto più unita di quella convenzionale, proprio perché non si tratta di un’unione fondata sulla paura di perdere l’altro, bensì sul conseguimento di obiettivi che si trovano più in alto di entrambi.
La trasformazione/crescita all’interno della coppia passa attraverso alcuni passaggi fondamentali quanto stimolanti come:
LA LEGGE DELLO SPECCHIO: ricordarsi sempre che ogni critica nei confronti dell’altro sta in realtà mettendo in luce un aspetto di noi che non vogliamo vedere.
LA DEVOZIONE: riconoscere la grandezza dell’altro che ci fa da Maestro permettendoci di vedere i nostri attaccamenti e le nostre gelosie. Si può provare la devozione solo quando la libertà e la felicità dell’altro diventano più importanti della sofferenza della nostra personalità.
IL FONDERSI CON L’ALTRO: sentirsi insieme a livello di anima, anche quando si è separati fisicamente. Si può davvero raggiungere la fusione solo se l’attaccamento è vinto e si diventa indipendenti dall’altro, altrimenti si ha un’unione fondata sul bisogno di stare con qualcuno.
LA SOLITUDINE: si può formare una vera coppia solo quando si è in grado di vivere in armonia anche da soli. Se ci si mette in coppia perché non si riesce ad essere felici vivendo in solitudine, allora la coppia nasce da una mancanza, dal tentativo di riempire un vuoto interiore. Una coppia nata su queste basi non può essere sana, perché sarà fondata sulla paura di tornare a essere soli.
AMARE: si può amare solo quando lo si fa incondizionatamente, senza pretendere niente in cambio, come gesto totalmente gratuito, senza attendere l’amore dell’altro. L’amore non segue la legge del dare/avere, come nelle operazioni finanziarie; esso può solo essere dato senza limitazioni. Non possiamo subordinare il nostro amore al fatto che l’altro stia sempre con noi e si comporti in un modo che noi giudichiamo accettabile.
Quando amiamo, amiamo per sempre, anche dopo che il partner ha deciso di andarsene.
Quanto ti ho scritto rappresenta il punto di arrivo del mio percorso personale e spirituale. Non so quante vite mi occorreranno per raggiungerlo. Per il momento me lo regalo e te lo regalo, se vorrai gradirlo. Auguri di cuore. Bruno
Anonimo
Uno dei capisaldi della nostra civiltà è l’abitudine di chiudersi in bagno, meglio se a chiave, quando si espletano le funzioni fisiologiche. In questo gesto di vita quotidiana c’è la conquista del privato, la tutela della propria intimità, il rispetto per gli altri.
Il sottoporsi ad un bilancio o una supervisione di coppia mi sa tanto di scardinare questa famosa porta del bagno.
La funzione di questi incontri sulla coppia può essere, voyerismo,appagamento di manie di protagonismo patologiche (vedi Sabati di Maria e storia della vita del nostro contemporaneo-vivente Mariano Loiacono, istanze che per quanto di dubbio gusto non mi scandalizzano.
L’aspetto che invece voglio ribadire è dato dal comun denominatore dello scardinare l’esistente sia esso coppia sia esso famiglia sia esso legame teorizzato da quel genio del Dott. Loiacono, il quale però a quanto mi risulta continua ad essere felicemente sposato e con figlie adoranti.
Dico questo nella speranza che chi ha responsabilità mi legga
e tragga le conclusioni e come quel famoso bambino che disse “il Re è nudo” dica … e finalmente agisca.
luna margherita
Ciao! Sono tornata nel blog dopo una vita…che emozione!
Voglio innanzitutto abbracciare Faber, ti sono vicina. Siamo tutti un po’ inguiati con queste coppie, però sono spunti di riflessione sulla nostra vita e la crisi ci dà possibilità di crescere.
Dai Faber, che si aprono strade sconfinate!
Poi per quanto riguarda la manipolazione mentale…beh, a me succede spesso di maledire il Metodo, Mariano e tutta la razza sua ecc…sono i momenti in cui non mi va di cambiare, non mi va di lasciare i miei equilibri. Però poi mi rendo conto che bisogna saper lasciare il vecchio e affrontare il senso di vuoto che viviamo quando lasciamo un’identità e andiamo verso l’inedito.
Sono al lavoro ed è appena entrata Francimeraviglia, che vi saluta tutti, dice che non ha più internet ma che cercherà di venirci a visitare più spesso!
Tornando a noi…non credo che siamo manipolati nel senso stretti della parola. Certo, influenzati sì. Ma è normale! Io non saprei bene che fare da sola, non so qual è la strada che può portarmi a crescere…allora mi affido ad una persona che ha fatto quella strada prima di me. Noi lo diciamo sempre che siamo “accompagnati”: uno si affida…è normale che se ti affidi non sai dove vai, ti fai accompagnare un po’ per mano. Se si intende questo per manipolazione, allora io sono stramanipolata! Però sono contenta di esserlo, perchè spesso mi lascio accompagnare e faccio cose che mai farei: dopo un po’, però, mi accorgo che era una cosa buona da fare.
Va be’, qua entra gente e io non sto a fa niente. Un bacio
Anonimo
Non farò facili ironie sullo spessore degli insulti a me diretti.
Fate come credete rispetto al blog ed alla mia presenza.
Vi sono tecniche di manipolazione e controllo mentale a cui è fin troppo evidente siete stati sottoposti e sarebbe strano che proprio voi, le vittime, ve ne rendeste conto.
Mi auguro sinceramente che qualcuno con doveri e responsabilità legga e prenda atto di quanto scritto in questo blog.
Fabrizio d'Altilia
Abbiamo accettato, accolto e soprasseduto per mesi alle sortite degli anonimi, proprio per dimostrare quanto siamo maturi, ma ora siamo stanchi, BASTA!!!
E’ ora di sfrondare i rami secchi. Fare sempre da utero che accoglie questo tipo di negativo distruttivo e senza prospettive, non va più bene.
Sei un intellettualoide in cerca di stimoli per accendre fuochi, sei una specie di Vittorio Sgarbi dei poveri! Manco facessimo delle operazioni o dei gesti attivamente verso l’esterno… noi stiamo qua, chi vuole venire viene.
Sei tu che invece vuoi fermare le persone libere davanti alla porta per non farle entrare, sei tu che privi gli individui della propria specificità e della propria capacità di giudizio.
Ma cosa ancora più triste e più grave, sei tu quello che cerca la dinamica, che si fa sentire.
Ti fa sentire vivo fare queste cose: si vede che non hai un cazzo da fare, che quello che hai nella vita non ti soddisfa.
ALLORA INVITO TUTTI DAL PROSSIMO POST A NON RISPONDERE PIU’ AGLI ANONIMI DI QUESTO TIPO.
Sennò si alimenta la dinamica di questo babbione.
E ultima cosa: in un blog che si rispetti (non il nostro, sai…) tutti i commenti che non piacciono vengono cancellati. In tutti i forum seri, soprattuto quelli pieni di disagiati che parlan anche di psicofarmaci e psico-diavolate varie (io ne conosco un casino), se si fa come fai tu si viene “bannati”, do you understand???
Ti cacciano, non ci puoi scrivere più.
Io non ci metto niente a cliccare sul cestino e “cassarti”. Ma non lo faccio, come abbiamo sempre fatto anche su “Limax”, la libertà è massima.
E dai, che un pò ci vuoi bene, e vuoi bene pure a Mariano! Ne sono convinto.
Solo che sei stato deluso/a…
serena
Senti Coso,
(che già se lasciassi un nome sarebbe meglio, potrei umanamente usarlo come fai tu col mio) mi sembra evidente che tu col metodo alla salute abbia avuto a che fare, allora non capisco che problemi abbia a parlar chiaro e raccontare la tua esperienza; del resto sono stanca marcia della gente che avrebbe critiche da fare e, anziché proporsi in maniera adulta, si limita a lanciare frecciatine velenose e astratte come si usa ai tempi delle scuole medie. Altrettanto evidente è il fatto che tu non sappia niente di Faber e della sua storia, tantomeno della sua specificità e personalità. In realtà non so neanche se valga la pena di investire del tempo nel risponderti: dietro la tua facciata di perbenismo sei una persona estremamente giudicante; o pensi che dire a Faber “Quello che hai scritto è agghiacciante perchè denota che sei stato manipolato ” sia un complimento? Cosa denoterebbe che? Spero che non lavori in campo legale, saresti davvero un professionista di scarso valore. Non aspettarti ringraziamenti da me per queste bassezze, né ora né in futuro. Se hai davvero qualcosa da dire cerca di servirti bene della nostra lingua, metti da parte le illazioni e gioca a carte scoperte. La verità non sta mai tutta da una parte, e non è certo di un dibattito che ho/abbiamo paura, ci fosse qualcuno con abbastanza palle da avviarlo con serietà e concretezza.
A sputare sentenze ingiuriose siamo bravi tutti a partire dai due-tre anni di età.
Anonimo
Sono interessatissimo invece e curioso di vedere come andrà a finire sta cosa, le contrapposizioni sono tra grandezze omogenee, non è il nostro caso credimi…Faber un giorno ringrazierai quelli come me. Quello che hai scritto è agghiacciante perchè denota che sei stato manipolato ed hai perso la tua dimensione di individuo mandando puttane la tua specificità per omologarti ai deliri paranoici di chi vi guida.
Ripeto se fossimo in un paese serio e qualcuno, non certo tu o gli altri volontari del metodo,sarebbe dietro le sbarre, incazzati pure ma è così!
E se non hai ancora capito aggiungo che fino a quando un solo centesimo di soldi pubblici sarà impiegato per pagare gli stipendi, le liquidazioni e le pensioni di chi propala questo metodo io ci sarò e se permetti romperò i coglioni.
Fabrizio d'Altilia
Senti caro anonimo, se non sei interessato vai su un altro blog di tuo gradimento e non rompere i coglioni!!
Che senso ha continuare a fare una contrapposizione gratuita? Ti bruci un sacco di energie, e peggio ancora lo fai per una cosa che dici che non ti piace e non ti interessa. Che cosa ci ricavi? Non capisco…
Questo testimonia anche il fatto che in realtà non stai bene, sei imprigionato in questo meccanismo che non va da nessuna parte.
Perchè ti sembra agghiaccinte quello che ho scritto? Esprimo solamente un momento difficile della mia vita in maniera totalmente personale, che c’è di sbagliato?
A noi sembra di fare una comunicazione molto discreta, i visitatori non sono moltissimi e non si vendono amuleti o guarigioni a nessuno: si tiene informato, chi lo vuole, su quello che facciamo, si raccolgono riflessioni sul disagio, si cercano scambi-intrecci su delle proposte, su delle strade possibilmente nuove di salute e di comunità territoriale attiva.
E per chi vuole abbiamo messo pure i recapiti, che male c’è? Magari qualcuno è incuriosito e vuole approfondire, anzi ci hanno già scritto alcune persone.
Insomma si cerca di dare spazio su internet anche alla nostra realtà, come oggi fa chiunque, anche i truffatori e chi non ha niente da dire, purtroppo… Tu che un truffatore non sei…
A me non mi paga nessuno e non siamo interessati a fare proseliti.
Vai a cliccare da un’altra parte pezzo di merda!!
Anonimo
Serena sai che in Francia e Spagna ci sono leggi che vietano il controllo e l’alterazione della personalità?
Se in Italia nel 2005 si fosse riuscito ad approvare una legge analoga, contrasta da in nome della “tutela della libertà religiosa” da Opus Dei, Compagnia delle opere, Scientology e da qualche altra Vanna Marchi,oggi dopo una lettera come quella di Faber qualcuno di voi sarebbe finito dietro le sbarre.
Ci sono tante vergogne in Italia, una di queste è data dal comportamento pilatesco che coloro che hanno responsabilità all’interno delle aziende sanitarie in cui vostro metodo è praticato continuano ad avere.
Spero di essere stato chiaro.
serena
Anonimo io proprio non ti capisco, come se parlassi un’altra lingua. Non sai essere più chiaro?
Comunque il blog non è di Faber.
Anonimo
Trovo agghiacciante il blog di Faber e non voglio fare nessun tipo di commento.
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“CENTRO DI MEDICINA SOCIALE per alcoldipendenza, farmacodipendenza e disagio diffuso” – Ospedali Riuniti di FOGGIA. Via Arpi – 71100 Foggia. Tel. 0881/732816 – 0881/745123. Fax. 0881/745123.
CENTRO DIURNO “SOLEDALIA” – ASUR7 di ANCONA. Via G. Bruno – 60100 Ancona. Tel. 071/8705956.
“Associazione Alla Salute” ONLUS – FOGGIA. Viale Candelaro – 71100 Foggia; Tel. 340-9355309.
“Associazione Alla Salute” ONLUS – ANCONA. C/o Centro Diurno “Soledalia”, via G. Bruno – 60100 Ancona. Tel. 0721/897153 – 3286147257. Email: onlussalute@libero.it – raffaelecimetti@libero.it
Con il copia-incolla aggiungo le sedi ed i contatti del “Metodo alla salute”, così come indicate nel sito, mi auguro che il senso di responsabilità di chi presiede e dirige le strutture pubbliche suddette si manifesti.
Non aggiungo altro.
Catrin
Ooo Faber, sn Catrin. E’ la prima volta che scrivo in questo blog, ed è anche la prima volta che scrivo in generale dopo tanto tempo, però leggendoti nella pagina iniziale, mi hai fatto venire voglia di ricollegarmi al mondo attraverso la scrittura. Non sapevo che stavi passando un periodo così delicato quando ci siamo sentiti pochi giorni fa… abbiamo parlato dell’università, di quello, dell’altro, però però… Mi sento che dovevamo dare più ascolto a ciò che effettivamente la vita ci sta imprimendo dentro il silenzio dei travagli, che a quanto pare non siamo i soli ad attraversare. Ti sono cmq vicina, e ti auguro veramente di cuore che tu possa immergerti e farti immergere il più possibile da questa crisi, in modo da trarre crescita da ogni tipo di sofferenza che questa ti porterà. Ho capito che soffrire è ogni volta come passare un canale da parto dal quale nascono inedite parti di noi, che non uscirebbero se la crisi non ci fosse.
Ogni tanto però abbi la forza di affacciarti dal fondo, per alleggerirti un po’ con ciò che il mondo esterno ti offre, anche se superficialmente: la vita in quanto intera, conserva in sè tutti gli opposti, e in quanto tale non è solo profonda, ma anche fatta di robe superficiali, banali, ma che ti servono per rimanere nelle profondità anche con leggerezza. Profondità non è sempre sinonimo di pesantezza, si può dimorare in esse anche alleggerendosi…
E poi, a proposito di ciò che la vita ci offre nel superficiale, non ancora ho avuto modo di andare all’università di Urbino, perchè dopo il Bilancio di Sandra e Raffaele ho pernottato ad Ancona, da Roberto (me ne approfitto per ringraziarlo per avermi dato a disposizione il suo computer che mi ha permesso di ricontattarmi con te, Faber). Tuttavia, sabato mattina spero di riuscire a fare un salto in segreteria… Ti farò sapere, Faber tutto fare e troppo sentire… la sensibilità è un ingombrante dono… come ti capisco.
Ti sono vicina, amicone!
A risentirci!